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Comunicato Stampa

Brescia, richiami vivi: ambientalisti denunciano il rischio di truffe

E' in corso una legalizzazione di fauna protetta senza alcun rigoroso controllo sulla quantità e sulle specie in possesso dei cacciatori

LAC, Legambiente e WWF hanno trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica.
Le associazioni WWF Lombardia, Lega Abolizione Caccia Brescia e SVA Legambiente Brescia, hanno posto l'attenzione sulle fasi terminali dell'operazione di censimento dei richiami vivi posseduti dai cacciatori bresciani per la realizzazione della banca dati avviata dalla Regione Lombardia e da varie province interessate, tra cui quella di Brescia. Un "censimento" che nelle sue dinamiche si sta rivelando una "sanatoria" mascherata del possesso di migliaia di uccelli detenuti illegalmente.
L'operazione è iniziata mesi fa con l'autocertificazione da parte dei cacciatori bresciani circa il numero dei richiami vivi detenuti: pacchi di dichiarazioni fatte in casa senza che sia stata prevista alcuna forma di controllo della veridicità delle stesse.
Quindi è toccato alla consegna dei nuovi anellini metallici e la fase di distribuzione ha visto l'assegnazione di questi anelli ai cacciatori sulla base della semplice consegna di vecchie fascette di plastica di diverso colore risalenti anche a sanatorie di venti anni fa e, pure in questo caso, senza alcuna forma di controllo.
Nessun operatore pubblico ha visto e verificato la corrispondenza, in carne e ossa, dei volatili da "reidentificare" con questa procedura.
Insomma una legalizzazione di fatto di fauna protetta, con numeri e specie fuori controllo, che potrà rivelarsi una vera e propria truffa ai danni dello Stato, con conseguenze economiche per tutti i cittadini se la Commissione Europea procederà con la procedura di infrazione n.2014/2006 alla Direttiva uccelli, aperta nei confronti del nostro Paese, proprio per la superficialità delle politiche venatorie in diverse regioni italiane, Lombardia in testa, per quanto riguarda cattura, cessione e detenzione di richiami vivi.
"Abbiamo trasmesso - concludono LAC Brescia, SVA Legambiente e WWF Lombardia - un puntuale esposto alla Procura della Repubblica di Brescia al fine di attivare subito verifiche e indagini, anche sulla scorta di quanto la stessa magistratura ha avviato in altre province lombarde".

Ufficio stampa: LAC Lega Abolizione Caccia Sezione Brescia
(via Cocchetti, 11 -25126 Brescia lacbrescia@email.it)
SVA (Servizio vigilanza ambientale) Legambiente Brescia
WWF Lombardia

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