Brescia Unesco - Italia langobardorum – The Longobards in Italy. Places of the power (568 – 774 d.C.)
Cerimonia Ufficiale per il Riconoscimento Unesco. 18 Giugno 2012 ORE 16,00 Auditorium di Santa Giulia - Brescia.
Con soddisfazione La Strada del Vino “Colli dei Longobardi“, in collaborazione con l’Associazione Longobardia, e il Forum del Turismo Sociale partecipano alla cerimonia del riconoscimento UNESCO in data 18 giugno 2012.
l'iniziativa si terrà alle ore 16,00 presso l'Auditorium Santa Giulia a Bresca in Via Piamarta 6, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali prof. Lorenzo Ornaghi, che interverrà insieme alle massime autorità cittadine. A seguire, dalle 17.00 alle 22.00, il Museo "Regale" di Santa Giulia rimarrà aperto gratuitamente (ultimo ingresso ore 21.30). Diversi saranno gli interventi artistici che animeranno il museo: nel chiostro di San Salvatore si esibirà il Duoacrobat; lungo le sale si incontreranno le performance dei danzatori dell’Associazione Culturale Danzarte; la musica di un trio del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia riempirà il Coro delle Monache; si potranno ascoltare i brani tratti dalle opere di Paolo Diacono e di Alessandro Manzoni letti e interpretati dagli attori dell’Associazione Culturale Cieli Vibranti e CUT “La stanza” Università Cattolica di Brescia nella Basilica di San Salvatore; un’ interprete della badessa Masperoni accoglierà i visitatori in Santa Maria in Solario. Un operatore della didattica sarà inoltre a disposizione dei visitatori nella sezione dei Longobardi, per spiegarne la storia e illustrarne i reperti esposti in museo e infine, per l’occasione, sarà possibile rivedere l’installazione “Water roots” del videoartista Enrico Ranzanici nelle Domus dell’Ortaglia.
Ricordiamo che queste tre associazioni hanno sostenuto attivamente, con numerose azioni territoriali, la candidatura seriale UNESCO denominata “ITALIA LANGOBARDORUM – The Longobards in Italy. Places of the power (568 – 774 d.C.)”, che, insieme ad altri sei siti nazionali, coinvolge anche la città di Brescia.
, insieme ad altri sei siti nazionali, coinvolge anche la città di Brescia.
In Particolare l’associazione Longobardia insieme al Forum del Turismo Sociale sono stati i “motori” primi nei primi anni del nuovo secolo , insieme alle istituzioni , nella germinazione dell'idea di una candidatura Unesco in rete e della costruzione della Regione Virtuale Europea. Idee e percorsi che sono sfociati nel 2004 in un protocollo di intenti tra il Forum del Turismo Sociale, l’associazione Longobardia e i Comuni di Brescia e Cividale del Friuli. Ovvero Tra l’alfa (Cividale del Friuli)e l’Omega (Brescia) del Regno Longobardo in Italia.
L’associazione Strada del Vino Colli dei Longobardi, deve proprio il suo nome a questa intuizione, nel 2001, da parte dei fondatori di nominare una Strada enogastronomica che partendo da Brescia si sviluppa sulle colline circostanti, abbracciando i paesi di Botticino, Rezzato, Castenedolo, Montirone, Flero, Capriano del Colle, Poncarale e Montichari, ricchi di testimonianze del periodo longobardo.
La Strada del Vino Colli dei Longobardi è un itinerario enogastronomico, che si snoda nel territorio bresciano. Racchiude Brescia, le ultime propaggini delle Prealpi bresciane e l’iniziale territorio pianeggiante a Sud-Est, che le fa da corona. E’ un’area vocata, sin dall’antichità, alla produzione vitivinicola anche come supporto alle esigenze della città; antico centro gallico, avamposto della civiltà romana e, successivamente, sede di un importante ducato longobardo. Il marchio della Strada del Vino Colli dei Longobardi raffigura, stilizzato, il galletto segnavento commissionato dal Vescovo Ramperto ad un artigiano locale per il campanile della chiesa di San Faustino in Brescia. E’ un reperto conservato nella sezione longobarda del Museo di Santa Giulia, punto di partenza del nostro percorso, insieme al vigneto Pusterla.
Tutte e tre queste associazioni sono anche coinvolte a pieno titolo nel dossier della candidatura presentato a Parigi e nel comitato di gestione del Patrimonio Unesco.
Il riconoscimento Unesco, non è un traguardo, ma l’inizio di un percorso nuovo ed impegnativo per tutta la società civile ed ecomonica bresciana,(privato, pubblico e non profit) nessuno escluso. Infatti il “nostro” patrimonio è adesso il “PATRIMONIO dell’UMANITA’. Quindi è enorme la nostra responsabilità e nel nostro piccolo faremo la nostra parte consapevoli che come diceva lo scrittore Gianni Rodari in una lettera rivolta ai bambini : “ e’ difficile, fare le cose difficili”, ma siamo consapevoli di questo lascito e accettiamo la sfida.
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