Cassazione accoglie ricorso di Unindustria Bologna contro il “click day”
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di illegittimità costituzionale presentato da Unindustria Bologna contro il “click day” introdotto nel 2009 dal Ministero dell’Economia per assegnare alle imprese i contributi per ricerca e sviluppo. Sono 328 le aziende che da tutta Italia hanno preso parte all’azione legale portata avanti da Unindustria Bologna.
Con l’ordinanza n. 9026 del 12 aprile 2013, infatti, la VI sezione tributaria della Corte di Cassazione ha dichiarato “rilevante e non manifestamente infondata, in relazione all’articolo 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale” nei confronti dell’art. 29 del Decreto Legge n. 185/2008, cioè quello del “click day”.
Tale articolo assicurava la fruizione del credito solo a quelle imprese che avessero inviato un apposito formulario al sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dalle ore 10 del 6 maggio 2009. Dopo appena 35 secondi il plafond stanziato di 1,62 miliardi di euro si era già esaurito, escludendo così moltissime aziende dai bonus fiscali per gli investimenti in ricerca. Una vera e propria gara di invio telematico che, in meno di un minuto, ha visto esauriti i fondi a disposizione per il 2008 e per il 2009. Tutti i formulari inviati dopo quell’istante hanno ricevuto il diniego di attribuzione del credito d’imposta. Il meccanismo di prenotazione ha, di fatto, premiato i “click” più veloci o le connessioni web più efficienti, a prescindere dal merito dei progetti.
Unindustria Bologna, determinata ad ottenere il riconoscimento del diritto acquisito per le aziende escluse dal beneficio, decise di impugnare il diniego, rivolgendosi alla Commissione Tributaria Provinciale ed intraprendendo così un’azione legale contro l’Amministrazione Finanziaria. All’iniziativa aderirono numerosissime imprese da tutta Italia: 328 sono quelle che hanno sostenuto l’azione fino al ricorso in Cassazione.
“Oggi raggiungiamo un traguardo molto importante. Il pronunciamento della Corte di Cassazione premia finalmente il nostro impegno a difesa delle imprese, e costituisce un precedente non trascurabile contro tutte le varie forme di ‘click day’”, dichiara Daniele Salati Chiodini, Vice Presidente di Unindustria Bologna con delega al Credito e Politiche fiscali.
“Con questa azione legale abbiamo tutelato le imprese più innovative, che avevano e hanno tuttora il diritto di ottenere l’interezza dei contributi per l’attività di ricerca e sviluppo che hanno svolto. Contributi che erano già stati previsti, e che invece in un secondo momento si sono visti sottrarre attraverso un meccanismo di assegnazione insensato, che viola il principio costituzionale dell’uguaglianza”, sottolinea il Vice Presidente di Unindustria Bologna.
Elena Boromeo
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