Cecina e la Strada del Vino
Una suggestiva pedalata tra le colline della Costa degli Etruschi
Tra la costa e l'entroterra toscano ci sono luoghi poco conosciuti che regalano piccoli tesori, panorami collinari con strade serpeggianti tra olivi e viti che fanno la gioia dei ciclisti. Turisti e non solo, se è vero che la zona che vi portiamo a conoscere è la base da anni dei ritiri invernali di molte squadre del ciclismo professionistico. Il clima eccellente e la bellezza delle strade è del resto l'ideale per pedalare in inverno, quando non è raro trovarsi fianco a fianco con qualche campione.
Siamo in Costa Etrusca, quel tratto di litorale tra Livorno e Piombino che deve il suo nome ai numerosi rinvenimenti riconducibili al misterioso popolo che abitò la zona in epoca preromana.
L'itinerario che proponiamo è di chilometraggio e difficoltà altimetriche non particolarmente rilevanti, adatto quindi a tutti. Si parte da Cecina, il più recente dei centri della Costa Etrusca: dal centro cittadino usciamo prendendo via Montanara e alla grande rotatoria che si interseca con la Variante Aurelia svoltiamo a sinistra in direzione di Montescudaio. I primi 5 km sono lineari e pianeggianti, moderatamente trafficati, e ci conducono alla parte più interessante del nostro percorso.
Dopo 5 km che tagliano la campagna della Val di Cecina, appunto, troviamo il bivio che ci fa salire verso Montescudaio. Da qui la strada, che assume la denominazione di "Strada del Vino" inizia a salire, ma con pendenze limitate: al 10° km dell'itinerario vediamo finalmente il paese con la sua chiesa che si affaccia quasi da un balcone. La salita per Montescudaio ha una pendenza che non arriva al 4%, con un paio di rampette al 7-8%, ma molto limitate. Il paese è un bell'esempio di borgo medioevale, dove spicca una Torre del XII secolo. La strada costeggia il centro con un tratto pianeggiante, quindi riprende a salire per circa 1 km verso l'altro borgo di Guardistallo, "Cima Coppi" dell'itinerario, anche qui con pendenze al massimo sul 7%. Da Guardistallo inizia una discesa a scalini: al primo incrocio subito dopo aver superato il paese imbocchiamo la direzione per Casale Marittimo, che ci compare al termine di una veloce e semplice discesa. Se non vogliamo trovarci in difficoltà sulle pietre e sulle pendenze del centro storico, ignoriamo il primo incrocio che ci invita all'ingresso in paese, e seguendo ora le indicazioni per Bibbona, svoltiamo alla successiva rotonda in fondo alla discesa. Qualche piccola attenzione al seguente chilometro di discesa e poi ecco uno dei tratti più suggestivi, l'ampia vallata tra Casale e Bibbona, dove fioriscono gli agriturismo e dove Casale ci saluta con uno spettacolo da cartolina.
La strada plana dolcemente verso Bibbona, dove giungiamo dopo circa 21 km dalla partenza. Anche Bibbona ha degli scorci da gioiellino medioevale: giunti in fondo alla discesa, nella piazza principale dove domina la Chiesa di Santa Maria della Pietà, svoltiamo a sinistra, aiutandoci con le indicazioni per Bolgheri e comunque tenendo sempre come punto di riferimento i cartelli della Strada del Vino. Da qui la strada è tutta un susseguirsi di dossi e strappetti per circa 5 km, immersa in un paesaggio splendido, tra boschetti, vigne e olivi, che sembra lontanissimo dalla modernità. Un'ultima rampetta abbastanza tosta ci fa arrivare al famoso, carducciano, Viale dei Cipressi di Bolgheri. Possiamo fare una capatina al vicinissimo borgo di Bolgheri, oppure buttarci subito nel viale in direzione dell'Aurelia e del mare. Percorrere la strada dei cipressi è un'emozione particolare, come essere parte di un pezzo di storia e cultura della Costa Etrusca. Sono cinquemila metri per scendere leggermente verso San Guido, tra vigneti dai nomi celebri come il Sassicaia, ed un'aurea di nobiltà che trasuda da ogni particolare. Giunti in fondo al viale, dopo circa 31 km dalla partenza, non ci resta che osservare la curiosa chiesetta di San Guido contornata dai cipressi e percorrere l'Aurelia in direzione di Cecina, altri 12 km circa completamene pianeggianti, che passano anche dall'ormai famosa California Bettiniana.
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