Celeste Dell' Anna presenta 'Turning The Table'
“La nuova visione del Designer sulla Porcellana Imperiale Russa che reinventa i temi dell’avanguardia sovietica e crea una nuova collezione di “occasional tables”.
Non passerà inosservata l’audacia creativa dell’interior designer milanese Celeste Dell’Anna che, in occasione del prossimo Salone Internazionale del Mobile di Milano, presenterà un concetto estetico di occasional tables, una collezione di tavoli in ceramica composta da 5 differenti soggetti prodotti in edizione limitata.
La nuova creazione di Dell’Anna si ispira alla rivoluzione d’Ottobre quando i Bolscevichi, nel 1917, presero il potere in Russia.
Alcuni piatti rimasti intonsi, totalmente privi di decorazione e custoditi nei depositi delle Manifattura Ceramica Imperiale, furono affidati a un gruppo di artisti di talento, capitanato da Sergei Chekhonin. Ebbe così inizio la decennale vicenda della porcellana d’avanguardia sovietica. Sulla scintillante superficie dei manufatti, le sofisticazioni dell’ancien regime zarista lasciavano posto alle dinamiche e stilizzate simbologie del nuovo stato sovietico.
In effetti c’era già stato un precedente quando, all’acme della Rivoluzione Francese, tutto un immaginario di berretti frigi e di gatti che scacciavano i cani controrivoluzionari al grido di “liberté, egalité, fraternité” apparve brevemente a siglare la superba produzione della reale fabbrica di Sèvres. Di lì a poco scomparvero all’avvento di Napoleone, che impose i propri emblemi e un’ul¬teriore opulenza Empire. La borghesia francese, che usciva rafforzata dalla bufera rivoluzionaria, aveva dunque avuto l’ultima parola.
Nel caso della Russia invece, questa revanche si è dovuta attendere assai più a lungo. Ed è Celeste Dell’Anna ad affermare la vitalità della civiltà “borghese” paradossalmente proprio convertendo le tavole alla rivoluzione.
“Quando per la prima volta, per caso, mi sono imbattuto in questi straordinari pezzi d’arte ceramica - racconta Dell’Anna - sono rimasto incantato dalla loro forza prorompente e dalla loro diversità e spiccata modernità. Mi apparvero estremamente contemporanei, affascinanti nella vocazione astratta che riassumevano in sé. Non sapevo quasi nulla della storia che li aveva prodotti anche se, naturalmente, conoscevo l’ambiente del Suprematismo, spentosi sotto la cappa totalitaristica dello stalinismo. Sono apolitico, e ritengo che gli artisti impegnatisi in quest’operazione dai risvolti propagandistici e simbolici, cercassero solamente una forma di sublime bellezza, piuttosto che farsi paladini delle istanze della giustizia sociale. Immedia¬tamente decisi di trovar loro un riparo, un rifugio fuori dalle intricate ragioni della politica. Volevo liberarli dal giogo ideologico e dar loro una casa.”
Nasce in questo modo e sull’onda di una peculiare emozione estetica, la nuova collezione di occasional tables, tavoli d’appoggio, da caffè e da cocktail, concepita da Celeste Dell’Anna. Le ceramiche rivoluzionarie degli artisti sovietici guidati da Chekhonin, a cavallo tra la fine degli anni ’10 e i primi ’30 del Novecento, hanno fornito il punto di partenza tramite la riproduzione adattata e rivista di alcuni tipici motivi e composizioni, realizzata in una manifattura napoletana di antica tradizione e altissima qualità. I piani, che sono siglati da splendidi patterns policromi, sono posti su basi eseguite in prezioso ebano Macassar e Palissandro del Brasile, con elementi finali in corno polito.
Per l’occasione sono stati ridisegnati 5 soggetti che verranno realizzati in edizione limitata di 50 esemplari. Falce e martello, la stella rossa e il resto della panoplia di simboli che doveva rappresentare la conquistata valenza proletaria della porcellana degli Zar, tutto ciò, con una svolta radicale, è stato ricollocato da Dell’Anna in un nuovo contesto visuale: l’atemporale e perenne contesto della casa.
E’ la casa, quell’ideale “bourgeois”, se si vuole distrutto dal regime dei Soviet, il vero medium, l’ambito di riferimento da cui il designer ha tratto l’idea base per la collezione proposta al Salone del Mobile 2011.
Celeste Dell’Anna crede fermamente che quegli artisti, cui si deve l’originaria ideazione dei piatti, sognassero e portassero avanti non i programmi della propagan¬da comunista ma, esattamente come lui, carezzassero l’aspirazione verso un futuro nel quale un’estetica radicalmente innovativa potesse appartenere all’universo della casa in modo naturale, proprio come gli assodati e irrinunciabili aspetti di lusso e comfort.
Turning The Table, la nuova collezione di occasional tables, sarà presentata in occasione del Salone del Mobile 2011 presso lo spazio Celeste Dell’Anna di Viale Monte Grappa, 2 Milano.
Celeste Dell’Anna. Lo scenografo della vita privata
Celeste Dell’Anna, è una consolidata realtà internazionale nell’Interior Design di prestigio, con sede a Londra e Milano, una rappresentanza a New York ed lo spazio Celeste Dell’Anna a Milano, luogo di grande charme dove vengono proposti oggetti. d’arte e d’arredo tradizionali e contemporanei, nonché pezzi unici disegnati e firmati direttamente da Celeste Dell’Anna (CDA).
Dal 1983, firma progetti esclusivi per residenze private, alberghi, yacht e jet privati, con importanti realizzazioni nelle località più esclusive al mondo.
CDA ha realizzato innumerevoli progetti per dimore private di personalità di rilievo internazionale in Italia, Inghilterra e Stati Uniti, nonché importanti residenze in Costa Azzurra e in Engadina.
Ha curato, inoltre, in occasione del Forum internazionale dell’economia di Davos, gli arredi per la residenza ufficiale del presidente dell’Uzbekistan, Islom Karimov.
Fra gli yacht si possono ricordare Be Mine, Mau Mau e Force Blue, nonché il restyling di Shergar per l’Aga Kahn, senza tralasciare la prestigiosa committenza legata al design degli interni di Fortuna, per parte del Patrimonio National di Spagna, in uso esclusivo alla Famiglia Reale Spagnola.
Nel corporate ha disegnato e realizzato gli interni della nuova immagine dei gioiellieri Chatila in Bond Street, a Londra, nonché il recente spazio nella esclusiva Rue du Rohne a Ginevra.
L’estro e la creatività del Designer ben si adattano anche all’hosting, settore nel quale Celeste Dell’Anna ha progettato e realizzato il Club Privé a St Moritz e, più recentemente, il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, così come le quattro suite imperiali, caratterizzate da uno stile conteporary classic.
“Non riempio il vuoto creativo con il mio ego, ma modello gli spazi arredandoli in equilibrio e in armonia con la personalità di chi li vive. Mi piace creare la scenografia degli interni come teatro della rappresentazione pubblica e privata della vita dei clienti che mi affidano un loro progetto. Lo stile delle mie case appartiene alle persone che le vivranno, io traduco ed interpreto le loro aspettative senza demagogia o presunzione personale.”
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