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Come la Baviera festeggia l’arrivo della bella stagione

23/05/11

Il più bel mese dell’anno in Baviera si festeggia così, celebrando antiche tradizioni. Tra queste rientra l’allestimento del “Maibaum”, l’albero di maggio. Altrettanto importante è l’apertura della stagione dei Biergarten. Qui alcune informazioni sui più bei Biergarten delle Alpi Bavaresi, sulle tradizioni legate al mese di maggio e sulla storia di una bevanda particolare.

La tradizione dell’albero di maggio nella regione delle Alpi Bavaresi

Ogni anno, nei paesi e nelle città bavaresi, si rinnova la gara a chi riesce a innalzare e addobbare il “Maibaum” (albero di maggio) più alto (a volte fino a 30 m). L’allestimento di questo “albero” cambia da regione a regione. In alcune località ha la corteccia, in altre viene tolta, dipinto con i colori della Baviera - il bianco e il blu - o addobbato con nastri colorati, decorato con figure intagliate e con una corona. La preparazione del Maibaum richiede l’aiuto di tutta la comunità, la quale lavora utilizzando, come da tradizione, la sola forza fisica. La tradizione vuole che l’albero, abbattuto già molte settimane prima, debba essere “rubato”. E questo succede spesso, malgrado la vigilanza della popolazione. A questo punto si rendono necessarie delle trattative per la restituzione del prezioso tronco, trattative che si concludono sempre con una grande quantità di birra e libagioni varie da consumare tutti insieme.



La storia dei Biergarten bavaresi


In primavera e in estate i bavaresi stanno volentieri nei Biergarten
A maggio i giorni si allungano e il clima diventa più mite: è tempo per una visita al Biergarten. In Baviera questa tradizione si tramanda da molti secoli. Anziani e giovani qui trovano ristoro durante le giornate calde bevendo una birra all’aperto, all’ombra di grandi ippocastagni. In questa piacevole atmosfera è possibile trascorrere tutta la giornata, fino a sera.

La nascita dell’antica tradizione del Biergarten si deve alla chiesa cattolica e a due santi. Nel 1539 l’ordinamento che regolava la produzione di birra stabiliva che era consentito produrre questa bevanda esclusivamente tra le festività di S. Michele, il 29 settembre, e S. Giorgio, il 23 aprile. Durante l’estate ne era quindi vietata la produzione, a causa dell’elevato pericolo di incendi durante il processo di bollitura della birra. Per questo motivo nacque l’usanza di fare una grande scorta proprio per i mesi estivi. Restava tuttavia il problema relativo al suo raffreddamento, visto proprio in estate questa bevanda doveva essere particolarmente rinfrescante. La soluzione fu quella di costruire cantine apposite, particolarmente fresche, solitamente situate accanto al birrificio. Per creare un’atmosfera più fresca e ombrosa vennero piantati grandi alberi, in particolare ippocastagni, in quanto dotati di foglie particolarmente grandi. Affinché i produttori potessero vendere la loro birra direttamente alla popolazione, vennero infine allestiti spazi con sedie e panche all’ombra di questi ippocastagni, dove vendere e consumare la birra fresca. A Monaco ci furono diverse proteste da parte degli osti. Per scongiurare il pericolo di una ribellione il re bavarese Ludovico I trovò un compromesso: consentiva la vendita diretta dei produttori ma vietava loro di vendere cibo. Chi voleva consumare la propria birra all’ombra dei ippocastagni doveva quindi portarsi il proprio spuntino da casa. Nei Biergarten classici questo aspetto è rimasto intatto, nel pieno rispetto della tradizione.


Una particolare bevanda rinfrescante e la sua storia: la Radler

La leggenda vuole che la celebre “Radler”, bevanda rinfrescante a base di birra e limonata, sia stata inventata dall’oste Franz Xaver Kugler. La sua osteria si trovava su un pascolo montano conosciuto come il “Kugler Alm” e attraversato da molti ciclisti. Un giorno, rischiando di restare senza birra a causa della grande richiesta, servì ai suoi ospiti una bevanda, la “Radlermaß”, metà limonata e metà birra.



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