Compravedite immobiliari le truffe originate dall'acquisto presso il costruttore disonesto
Lancia l’allarme per la tutela degli acquirenti di immobili. L’avv. Katia Spagnuolo, responsabile della Confconsumatori
“Partendo da numerose segnalazioni di cittadini di che si sono rivolti alla Confconsumatori al fine di ricevere chiarimenti e tutela, è emersa una tipologia di compravendita che presenta gravi rischi per l’acquirente. Infatti, i cittadini rivolgendosi ad alcune società di costruzione, volendo acquistare un immobile, spesso la prima casa, si trovano subito dopo la sottoscrizione del preliminare, a dover effettuare ulteriori versamenti di denaro così come richiesto dalle stesse società, le quali fanno pressione affermando che, in mancanza, potrebbe essere pregiudicata la prosecuzione dei lavori del fabbricato in questione. Pertanto, gli acquirenti soddisfano le richieste di denaro delle società al fine di agevolare l’ultimazione degli immobili e di poterne acquistare la proprietà ed il possesso quanto prima. Spesso a tali richieste di denaro se ne aggiungono delle altre, anche con toni e modi poco gentili. Fino a quando il malcapitato acquirente scopre, con amarezza, che gli immobili promessi in vendita, nel frattempo, sono stati promessi in vendita e, poi, definitivamente venduti a terzi“.
“A questo punto inizia un braccio di ferro con le società le quali impongono di sostituire gli immobili di cui al preliminare iniziale, con altri – aggiunge il legale - Vengono stipulati diversi preliminari su immobili promessi a terzi, e per l’acquirente inizia il calvario vedendo svanire il sogno di poter acquistare una casa con la beffa della perdita dei soldi versati e frutto di tanti sacrifici.
E’ bene ricordare che in caso di acquisto di un immobile, generalmente, se il costruttore (impresa o cooperativa) dovesse fallire prima della stipula dell’atto di trasferimento della proprietà (che di solito avviene dopo il completamento della costruzione) solo i creditori dotati di garanzia reale sul fabbricato in costruzione vedranno soddisfatte le proprie ragioni di credito”.
“L’acquirente, invece, privo di specifiche garanzie sugli immobili, difficilmente potrà recuperare anche solo parte degli importi versati a titolo di caparra e/o di acconto di prezzo, col rischio concreto, qualora intendesse comunque acquistare la proprietà dell’immobile, di dover versare ulteriori somme, quindi pagare la casa due volte. Attenzione alle truffe.”
Ogni cittadino che abbia intenzione di acquistare una unità immobiliare come una casa, un ufficio, un terreno, sa benissimo che si tratta di un atto che si compie poche volte nella vita. Vale la pena quindi, di ricorrere più spesso, per non incorrere in brutte sorprese, alla consulenza di tipo immobiliare. Purtroppo però, nella realtà, la transazione immobiliare è soggetta a molte spese aggiuntive al prezzo della compravendita: la parcella elevata del notaio, le imposte, la mediazione spettante all’agenzia che ha permesso di concludere l’affare e nel caso di mutuo anche: le spese bancarie per l’atto, per la perizia di stima e le immancabili imposte di mutuo. In questa triste situazione, visti anche i tempi di crisi, è scontato che chiunque possa evitare ulteriori spese come quella del consulente, è tentato a rinunciarvi.
In realtà si tratta di una cifra ben spesa perché un buon esperto è in grado di far risparmiare somme consistenti che ripagano la consulenza stessa e può evitare futuri guai e grattacapi all’acquirente soprattutto in relazione agli elevati rischi legati alla compravendita”.
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