ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Compravendita immobiliare. Rischi gravi. Il fallimento dei costruttori fa la parte del leone nei primi 6 mesi del 2012

Il bilancio del primo semestre. Hanno portato i libri in tribunale 6.321 società, un quinto sono dell'edilizia.Il compratore di immobili deve prestare attenzione alla solvibilità del venditore , pena la perdita di quanto versato o la revoca del suo acquisto. Il bilancio del primo semestre. Hanno portato i libri in tribunale 6.321 società, un quinto sono dell'edilizia. In Italia falliscono 35 imprese al giorno.

In Italia nei primi sei mesi dell'anno quasi 35 imprese al giorno hanno dichiarato default, oltre mille al mese, per un totale di 6.321 fallimenti: numeri da brivido che misurano la febbre dell'economia. I settori più colpiti sono le costruzioni e il commercio mentre tra le regioni svetta la Lombardia che raccoglie oltre un quinto delle istanze. Rispetto al 1° gennaio 2009 sono complessivamente 39.159 le imprese che hanno portato i libri in tribunale, con un trend in costante aumento. I dati emergono dall'Analisi dei fallimenti in Italia realizzata da Cribis D&B, la società del gruppo Crif specializzata nella business information.
«Purtroppo – osserva Marco Preti, ad di Cribis D&B - non ci sono elementi che facciano pensare a un miglioramento del trend per il resto dell'anno: alle difficoltà commerciali si aggiunge il credit crunch. Anzi a volte la selettività del credito dà il colpo di grazia anche a quelle imprese che potrebbero superare le difficoltà di mercato».
Le istanze di fallimento del primo semestre 2012, sebbene in lieve calo (6.399) rispetto all'analogo periodo 2011, risultano superiori del 30% rispetto al 2009 (4.593 casi), il periodo pre-crisi.
Nella distribuzione geografica dei fallimenti, svetta la Lombardia con 1.384 imprese in default, seguita dal Lazio, con 715 istanze, e dal Veneto, con 505 casi. Poco sotto incalzano Campania (491), Piemonte (480), Emilia Romagna (462) e Toscana (430). Più di 300 casi nei primi sei mesi dell'anno si contano poi in Puglia e Sicilia, oltre 200 nelle Marche.
Quasi un quinto di tutti i fallimenti riguarda l'edilizia, che si conferma il "grande malato" dell'economia con 1.345 casi, sommando però i microsettori della costruzione di edifici, degli installatori e dell'edilizia specializzata. La situazione critica del settore edile trova peraltro conferma nel drastico allungamento dei tempi di pagamento ai fornitori. Particolarmente colpito anche il commercio all'ingrosso (461 fallimenti nel microsettore dell'ingrosso dei beni durevoli, 411 nell'ingrosso dei non durevoli), al quale si aggiungono i 399 fallimenti nei servizi commerciali.
Ma a fallire in Italia sono soprattutto società di capitali, con 4.839 casi nel semestre, il 77% del totale. Contro il 12% di società di persone e l'11% di ditte individuali.

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