ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Convegno sui buoni pasto: Gare più eque e sostenibili. Live Blogging

25/03/15

Si è svolto il 24 marzo, presso il Senato della repubblica, il Convegno "Gare sostenibili ed eque dei buoni pasto". Il presidente di Anseb, Franco Tumino, alla presenza di tutti gli attori della filiera del Servizio sostitutivo di mensa ha illustrato le debolezze dell'attuale sistema di assegnazione delle gare pubbliche sui buoni pasto, presentando anche possibili soluzioni normative.

Si è svolto il 24 marzo, presso il Senato della repubblica, il Convegno "Gare sostenibili ed eque dei buoni pasto". Il presidente di Anseb, Franco Tumino, alla presenza di tutti gli attori della filiera del Servizio sostitutivo di mensa ha illustrato le debolezze dell'attuale sistema di assegnazione delle gare pubbliche sui buoni pasto, presentando anche possibili soluzioni normative.
Nel suo intervento il presidente parla di PATOLOGIA riferendosi alle gare al massimo ribasso. Va rivista la normativa in materia di gare pubbliche, perché se in molti settori è troppo pesante e con una serie di leggi che bloccano di fatto gli appalti, nel settore dei buoni pasto è, invece poco argomentata e generica. Occorre quindi salvaguardare e migliorare la normativa prevista dall'art. 285 del regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici.

Tumino fa l'esempio del passaggio al buono pasto elettronico, incentivato dalla maggiorazione di vantaggio fiscale che il legislatore ha voluto sancire dal prossimo primo luglio (7 euro di decontribuzione per il datore di lavoro e di defiscalizzazione per il lavoratore, contro gli immutati 5,29 per il buono pasto cartaceo). ,E' un passaggio complesso è delicato, che quindi necessita di un accompagnamento normativo.

Sarebbe di interesse generale che, sull'esempio francese, si prevedesse una commissione nazionale, senza oneri per le casse pubbliche, composta da tutti gli stakeholder, con compiti di informazione, monitoraggio e proposta. Potrebbe dare un impulso al miglioramento del sistema e raccogliere tempestivamente eventuali warning segnalando gli interventi necessari e le soluzioni.

Le nuove direttive europee (24/2014 e 25/2014) fanno un passo avanti, poiché prevedono che gli Stati possano vietare per determinati settori le gare di solo prezzo o costo. E questa è appunto la richiesta che fa Tumino alla politica.

Occorre dunque che la scelta di gare con il metodo del prezzo/qualità e non del massimo ribasso sia effettiva, basta con le elusioni. Basta quindi a gare con la base d’asta già al di sotto del valore dei buoni pasto messi in gara (in pratica, la gara parte già con il ribasso effettuato direttamente a monte dal committente).

Va aumentato in sede di valutazione il punteggio della parte qualitativa dell’offerta, altrimenti è solo lo sconto ad essere determinante ai fini dell’aggiudicazione.

Da evitare anche le gare cosiddette sconto su sconto, con i punteggi attribuiti allo scarto percentuale, non alle differenze di valore assoluto tra le offerte.
Occorre che le verifiche cosiddette di congruità (il controllo cioè che l’offerta presentata non sia anomala, cioè non sia in perdita) non siano più così formali, e sostanzialmente inefficaci. Si ritiene che nel trasporre le nuove direttive, il legislatore integri il testo comunitario con una formulazione specifica.

Anche i controlli in fase di esecuzione devono diventare più efficaci.

Occorre aumentare, per la tranquillità di tutti e soprattutto delle imprese dei punti vendita, la solvibilità del sistema. Per questo si propone che il legislatore, nella salvaguardia e aggiornamento della disciplina specifica del settore dei buoni pasto, preveda l’obbligo degli emettitori di istituire al proprio interno dei Fondi di Garanzia rispetto al fatturato.

Vanno anche semplificati i contratti emettitori/esercente, per favorire la comprensione e la leggibilità degli stessi. Tumino propone l'obbligatorietà di un documento di sintesi snello, chiaro e leggibile, che ricapitoli in poche righe tutti i principali contenuti, soprattutto economici, del contratto che l'esercente sottoscrive per l'affiliazione.



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