Corsi Formazione Professionale: solo costi o anche opportunità per i nostri giovani?
Riduzione della dispersione scolastica, facilitazione all’ingresso nel lavoro, integrazione delle fasce più deboli: parliamo allora di quanto serve e non solo di quanto costa.
Il caso dei corsi di formazione professionale in Veneto alla luce dei tagli del periodo. Un documento per fare chiarezza su quanto vale veramente la professionalità e non solo quanto costa la scuola professionale nella nostra regione.
Basta capire quale importante funzione svolge la scuola di specializzazione professionale e quanto incide sull’occupazione rispetto ad altri percorsi di studio per dare una risposta a questo interrogativo.
Partiamo innanzitutto da quanto enunciato nella recente riforma del sistema educativo (http://transalp.lavorosenzafrontiere.org/contenuti_it/italia/sist_scolastico_it.htm) , dove emerge che il sistema dei corsi di formazione professionale è preposto, alla pari dell’Istruzione, a realizzare interventi formativi per i giovani soggetti all’obbligo d’istruzione. Inoltre, ogni apprendimento è considerato “cultura “, qualunque sia il modo in cui viene acquisito, purché si giunga a dotare ciascun giovane di competenze chiave che gli consentano di vivere da protagonista nella società della conoscenza.
Ne ricaviamo che la cultura del lavoro e quindi la formazione professionale acquista valore educativo e culturale con pari onorabilità e dignitosa professionalità rispetto agli altri cicli di studio. La conferma a quanto sopra indicato ci viene anche dai dati.
Il numero dei giovani iscritti ai corsi di Formazione Professionale è in aumento; secondo l’ISFOL, in Italia dal 2003 ad oggi si è passati da circa 20.000 a 160.000 ragazzi.
Passando al Veneto alcune considerazioni importanti emergono dalla ricerca effettuata da Forma Veneto nel 2011 che ci conferma il ruolo strategico svolto dalla formazione professionale in questa realtà.
La ricerca prende a riferimento gli allievi qualificati nell’anno formativo 2007-2008 (3147 allievi), ed evidenzia che ad un anno dalla qualifica (2009) il 68% dei ragazzi risulta aver trovato lavoro coerentemente con la qualifica acquisita e il 76,8% risulta comunque occupato; il raffronto con l’indagine ISTAT nello stesso periodo e per medesima classe di età indica un tasso di occupazione generale del 30,2% nel Veneto e del 21,7% in Italia.
Altro aspetto da considerare è legato alla diffusione dei così detti “Neet” ossia dei giovani che non studiano e non lavorano che si sta drammaticamente affacciando anche in Veneto con un incidenza che varia a seconda del titolo di studio dal 19,7 % con licenza media, 14,3 % con diploma e 14,8% con laurea.
I Neet sono il risultato della dispersione scolastica e dalla distanza tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Il sistema veneto della formazione professionale riesce a ridurre tale distanza e la percentuale di dispersione scolastica specie per le fasce più a rischio della popolazione giovanile.
Da non sottovalutare inoltre il ruolo determinante svolto dalla formazione professionale iniziale nel formare e soprattutto integrare i giovani immigrati presenti nel nostro territorio. La presenza di giovani extracomunitari nei centri di formazione professionale (CFP) raggiunge in media il 30 % con picchi fino al 50%. Giovani che difficilmente troverebbero altri luoghi educativi e formativi adatti alla loro cultura e preparazione scolastica.
Detto questo vediamo anche quanto costa la formazione professionale così da avere un quadro completo della situazione costi/opportunità in Veneto.
Prendendo a riferimento il bilancio 2010, le spese della Regione Veneto, ammontano complessivamente a 13.306,41 milioni di euro. La Formazione professionale iniziale incide solo per lo 0,67 % sul bilancio regionale come si evince dalle tabelle riportate qui di seguito. Emerge chiaramente che un allievo di un istituto superiore statale (IPS e istituti d’arte) in base agli ultimi dati disponibili, ha un costo medio annuo di 7.147 euro ( “la scuola in cifre” MIUR 2008).
Con l’anno formativo 2011 – 2012 la Regione del Veneto ha introdotto il metodo di finanziamento dei progetti sulla base del costo standard (prendendo come riferimento i costi storici degli ultimi tre anni formativi).
Pur non entrando nel merito del metodo con il quale si è formato il “costo standard” si ritiene utile presentare una comparazione con i costi standard/ parametri utilizzati in altre regioni e per la stessa tipologia di attività (formazione iniziale ) da cui si evince che in Veneto viene applicato il costo standard più basso tra le regioni considerate.
La conclusione viene da se e si è tradotta in una serie di proposte fatte dagli enti federati Ficiap per mantenere il livello qualitativo della formazione professionale in Veneto.
Tratto dall’Assemblea degli Enti federati Ficiap Veneto
Proposte emerse nell’ Assemblea degli Enti federati Ficiap Veneto Mestre, 28 novembre 2011
Documento presentato alla 6° commissione consigliare del Veneto il 5 dicembre 2011
Documento presentato all’Assessore alla Formazione e Lavoro il 6 dicembre 2011.
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