ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Cosa dicono i numeri dell’autonoleggio del 2022? NLT fuori dalla crisi!

Dopo due anni di sofferenze, i numeri dell'autonoleggio del 2022 ci dicono che il noleggio a lungo termine cresce e supera i numeri precovid.

FotoI numeri dell’autonoleggio del 2022, forniti da Dataforce, ci danno finalmente una buona notizia. Dopo due anni di sofferenze, il noleggio a lungo termine torna ai livelli prepandemia e addirittura li supera con 302.116 immatricolazioni contro lo storico risultato del 2019 che era di 281.251. Di contro, il noleggio a breve termine continua a perdere quota con un calo del 18,61% stabilendosi a quota 55.588 immatricolazioni. Si tratta di una buona notizia a metà, ma è comunque un inizio.

Noleggio a lungo termine
Come pocanzi detto, il noleggio a lungo termine torna a crescere. I numeri dell’autonoleggio del 2022 mostrano 302.116 veicoli sono stati immatricolati come NLT contro le 251.276 del 2021 e contro le 281.251 del 2019 con una crescita rispettiva di +20,23% e + 7,4%. Decisivo è stato il quarto trimestre, in quanto nei primi nove mesi del 2022 si era già registrato una crescita del 6% sul 2021 ma il rush finale a determinato una crescita tre volte superiore. Un risultato sorprendente se si considera che è avvenuto praticamente tutto su un singolo trimestre. Non è un caso che il solo mese di Dicembre abbia registrato una crescita dell’89,42%. Ma è sorprendente anche per il fatto che ha superato un anno record come quello del 2019.

Bene tutti i segmenti. Il Top, formato dai big dell’autonoleggio, e il Captive, formato dalle case produttrici, assieme rappresentano il 97% della flotta NLT hanno fatto segnare +18,31% e +19,77%. Il Medium, formato da grossi dealer o da piccole aziende in crescita, ha fatto registrare una performance del 116,74%.


Noleggio a breve termine
I numeri dell’autonoleggio del 2022 ci mostrano per il noleggio a breve termine una situazione diametralmente opposta a quella del lungo termine. Purtroppo le immatricolazioni sono calate del 18,61% rispetto al 2021. Una calo così vistoso può avere diverse spiegazioni.

Come sappiamo il NBT è strettamente legato al turismo e se negli anni scorsi il calo delle immatricolazioni seguiva più o meno parallelamente il calo dei turisti causa pandemia quest’anno ci troviamo con una netta inversione di tendenza. Ad esempio il numero di turisti stranieri, tradizionalmente grandi utilizzatori del NBT, è raddoppiato.

Secondo Dataforce, gli operatori NBT hanno avuto difficoltà a causa della mancanza di reperibilità del prodotto e per le scontistiche ridotte e quindi anziché immatricolare nuovi veicoli hanno usato altri canali di approvvigionamento rivolgendosi ai concessionari per le Km0 o al mercato delle importazioni parallele. Purtroppo si tratta di volumi difficile da monitorare e che quindi non compaiono nelle statistiche ufficiali delle nuove immatricolazioni. Probabilmente, Dataforce nei prossimi mesi riuscirà a far chaerezza su questo punto.



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