ECONOMIA e FINANZA
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Criptovalute e politica: un’analisi

15/11/19

Criptovalute e politica. Si parla molto di criptovalute, soprattutto da quando anche i governi hanno iniziato a prendere atto del vero e proprio fenomeno rappresentato dalle monete virtuali.

FotoCriptovalute e politica

Criptovalute e politica. Si parla molto di criptovalute, soprattutto da quando anche i governi hanno iniziato a prendere atto del vero e proprio fenomeno rappresentato dalle monete virtuali. Di fronte alle quali, la politica ha adottato un ventaglio di atteggiamenti che vanno dall’aperto rifiuto alla presa d’atto delle opportunità che può offrire il denaro elettronico.

I tentativi di controllo di Cina e Francia

In questo quadro, va intanto messo in rilievo l’atteggiamento adottato dai governi di Francia e Cina, che possono essere considerati i capofila dello schieramento che vuole arrivare ad un controllo sempre più rigido sulle cryptocurrency, proprio al fine di limitarne gli aspetti puramente speculativi.
La Francia, ha infatti chiesto agli altri governi dell’Unione Europea di dare vita ad un vero e proprio regolamento, una serie di paletti tesi a depotenziare gli aspetti più pericolosi del comparto, in particolare quelli legati alla possibilità di sottrarre a qualsiasi tentativo di controllo le transazioni.
La Cina ha invece proceduto prima a mettere fuori dal mercato una serie di exchange, per poi proibire del tutto le ICO sul territorio della Repubblica Popolare. Il tutto con l’evidente intento di favorire soltanto i soggetti più affidabili e pronti ad inchinarsi di fronte all’autorità statale, evitando per questa via uno choc come quello che potrebbe fare seguito allo scoppio di una bolla speculativa. Il rapporto tra criptovalute e politica rimane sotto i riflettori della scena finanziaria internazionale.

Il Petro di Maduro

Del tutto diversa la strada scelta da Nicholas Maduro e dal Venezuela. Lo stato sudamericano, messo alle strette dall’embargo statunitense e dalla continua svalutazione della sua moneta, il bolivar, ha infatti deciso di puntare su una propria criptovaluta, il Petro. La peculiarità di questa nuova divisa virtuale sta proprio nel fatto di avere come garanzia tangibile le risorse minerarie del Paese, ovvero petrolio, oro, gas e diamanti. Una strada che potrebbe essere seguita presto da altri Paesi, a partire dall’Estonia, ove si parla ormai da mesi del possibile lancio dell’Estcoin. Parleremo di criptovalute e politica anche nei prossimi articoli di Criptovalute 24/7.



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