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Crisi dei rifiuti

20/05/08

Crisi dei rifiuti e Crisi del Centro - Sinistra.

CRISI DEI RIFIUTI E CRISI DEL CENTRO SINISTRA
Di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco


Il periodo concesso al Prefetto De Gennaro per risolvere la emergenza rifiuti è terminato, il suo compito è stato prorogato per altri venti giorni. In attesa della riunione che il Governo Berlusconi terrà a Napoli il 21 Maggio 2008
Sono passati ben 4 mesi dall’inizio del suo incarico e la situazione è rimasta praticamente uguale a prima.
Non sono state aperte discariche, non si è proceduto sulla strada della raccolta differenziata dei rifiuti, non si è proceduto con la messa in funzione del termo valorizzatore di Acerra.
Gli unici risultati raggiunti riguardano l’invio di spazzatura in Germania a costi elevati e la messa in funzione di vecchi siti di stoccaggio.
Abbiamo negli occhi le drammatiche giornate della rivolta di Pianura, l’inerzia delle istituzioni locali e delle forze di polizia che soccombevano ogni giorno alla aggressività dei manifestanti che si dimostrarono in grado di controllare il territorio meglio di chiunque altro.
L’immagine del Prefetto De Gennaro, già capo della Polizia e responsabile del servizio d’ordine di Genova nelle giornate del G8, affiancato da un Generale dell’esercito in tuta mimetica, fece pensare ad una azione risoluta dello Stato per imporre ordine, soluzioni e nuova organizzazione del sistema dello smaltimento dei rifiuti in Campania.
Tutto questo non c’è stato, ed oggi verifichiamo solo due risultati certi: il primo riguarda la campagna elettorale che è stata gestita con la spazzatura per strada ed è stata la migliore alleata della Lega a sentire i loro massimi dirigenti; il secondo che la crisi sta evidenziando il cambiamento della impostazione culturale e politica dell’azione del Comune di Napoli in merito al rispetto del Piano Regolatore Generale ed alle prospettive di sviluppo della intera area metropolitana di Napoli.
Il cinismo del Centro Destra nella gestione della emergenza rifiuti è stato magistrale, meriterebbe un serio approfondimento il sistema con il quale una classe conservatrice che con i condoni e le politiche di aggressione del territorio ha consentito disastri ecologici enormi, che ha fornito per quattro anni personale tecnico scadente per il Commissariamento ai rifiuti, ha ottenuto tutto i benefici elettorali possibili ed immaginabili da una situazione come di crisi ed ora si toglie il gusto di riunire il Governo a Napoli, dove non ha mai vinto, ed al Senato della Repubblica sono state raccolte 70 firme per una mozione di sfiducia nei confronti di Antonio Bassolino.
Dopo Roma il centro destra vuole Napoli, per dimostrare la giustezza della loro politica. E Napoli e la Giunta Iervolino stanno facendo il possibile e l’impossibile perché questo avvenga.
La crisi dei rifiuti sta evidenziando quello che tutti avevamo intuito, il cambiamento della impostazione culturale e politica delle Giunte di Sinistra in una riproposizione di vecchie politiche democristiane in cui il patto tra amministrazioni e costruttori è lasse del governo della città.
Guardiamo i fatti: innanzi tutto i tempi lunghissimi per la chiusura di cantieri che potevano essere velocemente definiti. Sono quattro anni che insieme ai lavori della Metropolitana si continuano a chiudere strade per lavori di semplice manutenzione.
In secondo luogo le proposte offerte ai Commissari alla emergenza rifiuti dei siti napoletani per lo smaltimento: la chiusura della discarica di Pianura era un obiettivo della sinistra sin dai tempi delle Giunte Valenzi e il risanamento di quel territorio e di quei quartieri è stato un elemento di merito delle Giunte dal 1993 ad oggi; dopo Pianura si è offerta la soluzione della ex struttura della Manifattura dei Tabacchi, chiusa da anni, nel pieno della vecchia zona operaia di Napoli Est, che doveva rappresentare la nuova e moderna cittadella della Polizia. Per raggiungere gli obbiettivi di ridare tranquillità ad un quartiere periferico in stato di abbandono da troppo tempo; infine la proposta delle Cave di Chiaiano, uno dei quartieri maggiormente interessato da un risanamento strutturale basato sul trasporto pubblico e sulla rivalutazione delle antiche culture di frutta che ancora resistono nel territorio.
I cittadini che aderiscono alle battaglie contro lo smaltimento dei rifiuti nei loro territori, sono ancora convinti della correttezza delle impostazioni delle giunte di sinistra che sin dal 1975, hanno affermato che Napoli poteva essere una città normale.
Si comprende che nella Giunta Iervolino sono presenti forti tentativi di riportare in auge quella esperienza che andava sotto il nome di:”Il regno del Possibile”. Quella ipotesi prevedeva la ricostruzione dei Quartieri, l’ammodernamento del Centro Storico ed un piano di costruzioni di molte migliaia di vani, come scambio tra opere per la città ed interessi economici dei costruttori.
E’ evidente che queste intenzioni non sono state dichiarate, ma che bisogna far maturare nella coscienza della gente che costruire è il male minore. Meglio le case che le discariche. Ma la posizione precedente era : al posto delle case squallide delle periferie degradate, dove droga e delinquenza organizzata trovavano il loro habitat naturale, è meglio il verde attrezzato con funzioni di pregio culturale, turistico ed abitativo inserito in un contesto di servizi sociali ed infrastrutture moderne.
Bassolino aveva regalato un sogno a Napoli, perché non essere come Valentia, Barcellona, Lione e le grandi capitali dell’Europa? Ed ha lavorato per quel sogno dimostrando che era possibile, ora, la crisi dei rifiuti, sta evidenziando un cambiamento di politica che i cittadini non comprendono.
Quello che sta avvenendo in queste ore è molto grave, i cittadini sono ancora schierati sulle posizioni di quella sinistra che a Napoli ha rappresentato le lotte contro il sacco edilizio del territorio, ma per gli errori e le furbizie di una parte della maggioranza di centro sinistra, porteranno al successo elettorale al centro destra.
Siamo ancora in tempo per cambiare e per continuare sulla strada della innovazione della città e della sua area metropolitana. E' necessario fare in fretta e bene.
Napoli, 20/05/08

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