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Comunicato Stampa

Cronoscalate: Trentini centra il successo sul Bondone

Il pilota di Omega vince il testa a testa tra le Suzuki Racing Start mentre Zanoni, sfortunato protagonista nelle prove, rimanda al domani il riscatto.

Giuseppe RainieriÈ una Cronoscalata Trento - Bondone a due facce per Omega, equamente divisa tra la soddisfazione per un'altra vittoria e l'amarezza per uno stop forzato.
A portare il sole nella sede della scuderia di Verona ci ha pensato Daniele Trentini, al volante di una Suzuki Swift 1.0 Booster Jet del team Calibra con la quale ha fatto suo il testa a testa che lo ha visto protagonista nella categoria RS10TB, al debutto su una vettura di derivazione rally.

“Era la prima volta che utilizzavo una vettura da rally” – racconta Trentini – “quindi le due manche di prova mi sono servite per cercare di prendere confidenza con il mezzo e per capirne i suoi limiti. È stata una vittoria con colpo di scena perchè, a causa di un problema tecnico allo staccabatteria, la Swift si è spenta in gara quando ero in piena accelerazione. Dopo aver rallentato ed effettuato la procedura di accensione sono riuscito a ripartire ed a tagliare il traguardo, mantenendo il primo posto di classe. Grazie al team Calibra, molto professionale, ed in particolare a Fabio Branchi. Grazie a tutti i partners, alla scuderia ed a chi mi ha sostenuto.”

Da un Sabato ed una Domenica sul podio, nell'evento valevole per il FIA European Hill Climb Championship, per il Campionato Italiano Super Salita e per il Campionato Italiano Velocità Montagna, ad un boccone decisamente amaro da digerire per Alessandro Zanoni, atteso protagonista della vigilia con la Nova Proto NP03 curata da Rope Motorsport.
Il pilota di Sant'Ambrogio di Valpolicella, seconda punta in campo per il sodalizio scaligero, si rendeva protagonista di un'importante toccata nelle prove, optando poi per il ritiro anticipato.

“Nella prima manche di prova ho toccato ad alta velocità” – racconta Zanoni – “e devo dire che mi è andata davvero bene. I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro per permettermi di ripartire ma, durante la seconda salita, un problema tecnico mi ha fermato nuovamente, pur riuscendo ad arrivare fino in fondo. A quel punto abbiamo fatto un'analisi con il team ed abbiamo capito che non eravamo pronti per affrontare in gara un tracciato impegnativo come questo. Mi spiace per Ivano, per la Gloria e per Diego che erano saliti fin qui per fare il tifo per me. Peccato.”

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