SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Dal 28 febbraio al Teatro Testaccio in scena “Popolo bue, ovvero l’arte di raggirare il popolo con le parole"

27/02/13

L’associazione culturale Compagnia delle Rose presenta Francesco Pompilio in "Popolo bue, ovvero l’arte di raggirare il popolo con le parole", l'opera liberamente ispirata a “La fattoria degli animali di G. Orwell.

All’interno della rassegna “Il teatro che non ti aspetti”, dal 28 febbraio al 3 marzo, torna in scena “Popolo bue”, la rappresentazione ispirata al celebre romanzo di. Orwell.
Scritta e interpretata da Francesco Pompilio, per la regia di Angelo Libri e con l’amichevole partecipazione di Teo Bellia, questa “favola per adulti” rappresenta una metafora attualissima del potere e degli strumenti con cui da sempre vengono manipolati e sottomessi coloro che sono costretti a subirlo.
La storia descrive la rivolta degli animali che vivono nella fattoria di Jones, in condizione di schiavitù e senza alcun diritto. Spinti dall’ennesimo sopruso e ispirati dal sogno del Vecchio Maggiore, questi si ribellano e diventano padroni della fattoria, costringendo alla fuga l’uomo sfruttatore. I maiali Napoleon e Palla di neve li guidano nella lotta. Ma, una volta al potere, gli animali si rendono conto che è più facile rovesciare un regime oppressore che vivere da esseri liberi. Il tutto disegnato con toni ironici e brillanti, al punto che solo alla fine gli spettatori si renderanno conto di aver assistito ad un “one man show”.

Tutti i giorni alle 21:00 e la domenica alle 18:00 al Teatro Testaccio.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
pluralefemminile
Responsabile account:
Raffaella Sirena (Ufficio Stampa)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere