SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Dialoghi sul teatro contemporaneo nelle lingue del piemonte

31/05/11

Martedì 14 giugno 2011 la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino ospiterà la manifestazione DIALOGHI SUL TEATRO CONTEMPORANEO NELLE LINGUE DEL PIEMONTE, un appuntamento dedicato alle Lingue Storiche del Piemonte e alla loro implicazione nel teatro contemporaneo.

Si comincerà alle ore 18.30 con una tavola rotonda, aperta a tutti - che vuole essere un’occasione di riflessione sul tema - che verrà introdotta da esponenti di Enti Istituzionali e alla quale parteciperanno alcuni operatori del settore.
A seguito di un momento conviviale alle ore 21.00 inizierà la cerimonia di premiazione dei testi vincitori del Premio per un testo teatrale nelle lingue storiche del Piemonte – XIV edizione anno 2009 e XV edizione anno 2010. A seguire, la lettura di alcuni brani da parte degli autori.
Infine alle ore 21.30 si potrà assistere allo spettacolo teatrale - prodotto dalla Fondazione TRG onlus in collaborazione con l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare - L’ANCIOVÉ SÖTA SAL di e con Marco Gobetti, il cui testo ha ricevuto un premio speciale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus per l’edizione 2009.

L’ iniziativa è organizzata dalla Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, Il Centro Studi Piemontesi - Ca dë Studi Piemontèis e il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino.

L’ingresso sarà gratuito a tutte le iniziative fino ad esaurimento dei posti disponibili. Pertanto è consigliabile la prenotazione al n. tel. 011.19740285.

PROGRAMMA

ore 18.30 – 20.00
Tavola Rotonda

Introducono:
Anna Maria Morello, dirigente - Regione Piemonte
Albina Malerba, direttore - Centro Studi Piemontesi - Ca dë Studi Piemontèis
Pietro Crivellaro, responsabile sviluppo, scuola e centro studi - Teatro Stabile di Torino
Giovanni Moretti, presidente - Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare

Moderatore:
Graziano Melano, direttore artistico e progettuale - Fondazione TRG onlus

Parteciperanno ai Dialoghi :
Dario Anghilante, Chambra d’Oc, operatore e attore di teatro | Girolamo Angione, direttore artistico, Festival di Cultura Classica Ferie di Augusto, Bene Vagienna | Sergio Ariotti, direttore, Festival delle Colline Torinesi | Mauro Arneodo, rappresentante, Compagnia teatrale Coumboscuro | Maurizio Babuin, regista, attore e organizzatore | Gimmi Basilotta, regista e autore | Mario Brusa, attore | Ivano Favre, presidente, Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro della Regione Valle d'Aosta | Nicola Gallino, giornalista | Pier Giorgio Gili, regista e autore | Marco Grilli, direttore, Alfa Teatro | Roberto J. M. Novero, Gioventura Piemontèisa | Beppe Rosso, attore, regista e autore | Massimo Scaglione, regista.


ore 20.00
Brindisi


ore 21.00
Premio per un testo teatrale nelle lingue storiche del Piemonte
Cerimonia di consegna dei premi:
Edizione 2009
Primo Premio ex aequo
“L’antrigh ëd la marcia dël Rè” di Michele Bonavero e Danilo Tacchino
“La reusa bianca” di Vittorio Sivera
Premio speciale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
“L’anciové sota sal” di Marco Gobetti
Edizione 2010
Proclamazione Primo Premio
“Maria Madalena” di Oscar Barile
Opera segnalata per la pubblicazione
“Bastian Nevacho” di Diego Anghilante

Lettura di alcuni brani da parte degli autori.

ore 21.30
Spettacolo L’ANCIOVÉ SÖTA SAL di e con Marco Gobetti

La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
in collaborazione con Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
presenta
Compagnia Marco Gobetti

L'ANCIOVE' SOTA SAL
Testo e recitazione Marco Gobetti
direzione Anna Delfina Arcostanzo, Marco Gobetti
disegno luci Simona Gallo
allestimento tecnico Simona Gallo, Lisa Guerini
burattino Andrea Rugolo
musiche Fabio Viana
scene e costumi La Compagnia

"Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà".
Pier Paolo Pasolini

Un uomo sogna una notte di essere un venditore di acciughe che finisce sotto sale fra le sue stesse acciughe, dentro al barile che le contiene. Questo è un sogno che lascerà il suo segno nella vita dell'uomo e in quella delle persone che incontrerà:
“A val nen tant ël seugn: / col seugn a l'é la spluva ch'a 'nvisca 'l feau. / A val còsa ch'a l'é capitàie dòp”

Nell’Anciové sota sal si usa poeticamente il dialetto piemontese per evocare un mestiere ormai scomparso, ma drammaturgicamente incastonato in un’immaginaria vicenda attuale. Lingua e trama dello spettacolo mirano così a diventare strumento per ragionare - analogicamente e oggettivamente - su quanto siamo padroni della realtà contemporanea; o anche solo per intuirlo od avvertirlo: vale ogni grado di consapevolezza.

Comprensione e comunicazione sono le urgenze forti dalle quali muove l’agire del protagonista. Uno dei dati più importanti riguardo a ciò che accade all’uomo dopo il suo bizzarro sogno, è il fatto che lui cerca altre persone. Unito al bisogno di trovarle c'è uno scopo preciso: comunicare loro qualcosa. E’ in questa ricerca di incontro - che diventa il senso ultimo di una vita - che il nostro si perde, giungendo a confondere ruoli, cause ed effetti. Si ritroverà proprio perdendosi.
Il suo spettacolo (perché il protagonista ne crea uno) tenta di incidere sulla singola realtà di ognuno degli spettatori, fornendo loro strumenti per sognare e pensare, ciascuno a suo modo. In tal senso anche l'ascolto e il tentativo di comprensione di una lingua sconosciuta, può diventare una leva emotiva efficace.



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