Dietista: ecco le differenze con dietologo e nutrizionista

Spesso per coloro che non lavorano nel settore i termini “nutrizionista”, “dietologo” e “dietista” sono tre sinonimi. In realtà si tratta di professioni differenti...

Spesso per coloro che non lavorano nel settore i termini “nutrizionista”, “dietologo” e “dietista” sono tre sinonimi. In realtà si tratta di professioni differenti anche se hanno un punto in comune: tutti questi professionisti lavorano nel campo della nutrizione.

Ebbene, a seconda delle esigenze del paziente, potrebbe convenire una visita da un dietista, da un dietologo o da un nutrizionista perché, come abbiamo anticipato, sono professioni differenti.

In questo articolo andiamo a scoprire quali sono le differenze principali tra questi tre lavori del mondo della nutrizione.

Dietista, dietologo e nutrizionista: diversi lavori, diverse competenze

Cominciamo dal dietista. In questo caso non parliamo di un medico, ma di un operatore sanitario.

Questa figura professionale si occupa di creare piani alimentari e diete prescritte da un medico di nutrizione clinica.

Inoltre, è importante sottolineare che il dietista può lavorare solo ed esclusivamente su soggetti sani, per aiutarli nell’educazione alimentare.

La seconda professione che vogliamo andare ad approfondire è quella del dietologo, un medico a tutti gli effetti. Infatti, questo professionista ha una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione in Scienze dell’alimentazione.

Tale professionista ha la possibilità di effettuare diagnosi, prescrivere diete, ma anche farmaci ed esami diagnostici.

Infine, abbiamo la figura del nutrizionista. Si tratta di un professionista che non deve essere per forza un medico, ma spesso si tratta di un biologo.

Anche in questo caso, come accade per il dietista, il nutrizionista non può formulare una diagnosi per una patologia, ma può elaborare schemi alimentari e lavorare nell’ambiente dell’educazione del cibo e delle mense, sia pubbliche che private. Infine, il nutrizionista può prescrivere integratori alimentari, ma non dei farmaci.

Quale corso di laurea devo fare per ogni professione?

Ora che hai capito quali sono le differenze tra le diverse professioni, scopriamo quali sono le lauree che ti consentono di svolgerle.

Partiamo ancora una volta dal dietista, ossia quel professionista che ha conseguito la laurea in Dietistica.

Invece, il dietologo, come abbiamo anticipato, è un medico con una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione in Scienze dell’Alimentazione.

Infine, il nutrizionista è spesso un biologo, oppure un professionista che ha scelto questa specializzazione dopo una laurea in Scienze Motorie.

Quanto guadagnano dietologi, dietisti e nutrizionisti?

Eccoci arrivati ad un ultima questione: quella relativa agli stipendi.

In questo caso, possiamo fornirvi solo delle stime in quanto il guadagno di un professionista dipende da molti fattori.

Uno stipendio medio di un dietista si attesta intorno ai 1.650€ netti ma, se sei agli inizi della tua carriera, potresti guadagnare meno, in genere con uno stipendio intorno ai 1.200€ mensili.

Invece, un nutrizionista ha uno stipendio medio di 1.600€, ma ad inizio carriera può guadagnare anche 850€.

Infine, un dietologo guadagna circa 2.580€ al mese ma, con l’esperienza, può aumentare notevolmente i suoi incassi.

Attenzione: è bene considerare che, secondo delle stime, svolgere queste professioni come lavoratori autonomi, quindi liberi professionisti in Partita IVA e non dipendenti può portare ad incrementi salariali, spesso notevoli.

Nel caso del dietista questo incremento è del 44%, per il nutrizionista del 15% e per un dietologo del 65%.

Insomma, se vuoi intraprendere la strada della libera professione dovrai aprire la Partita IVA. Per farlo ti consigliamo di parlare con un esperto fiscale, che saprà indirizzarti al meglio verso le soluzioni migliori nel tuo caso specifico. Ad esempio, Fiscozen ti offre una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale, a cui potrai fare tutte le domande sui tuoi dubbi sulla Partita IVA, come l’esclusione dalla fatturazione elettronica oppure il pagamento delle tasse e dei contributi.

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