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Displasia: cos'è e come riconoscerla

Il termine displasia identifica una patologia caratterizzata da uno sviluppo fuori dall'ordinario delle cellule...

Foto di PixabayIl termine displasia identifica una patologia caratterizzata da uno sviluppo fuori dall'ordinario delle cellule, le quali mostrano una proliferazione incontrollata e una struttura modificata rispetto a quella d'origine.

Benché abbia molti aspetti in comune con la neoplasia, la displasia differisce da questa in quanto le cellule mutate hanno ancora la possibilità di riassumere aspetti e caratteristiche normali.

Questa malattia può colpire quasi tutte le parti del corpo, compresi pelle, organi e ossa, e può avere numerose cause, a partire da quelle di origine genetica fino a quelle ambientali e infettive.

I sintomi della patologia cambiano in base al tessuto che viene colpito e, in alcuni casi, i segni non sono visibili. Laddove però si notasse qualcosa di anomalo, come un cambiamento nel colore o nella consistenza dell'epidermide, oppure deformità che potrebbero riguardare lo scheletro, sarebbe fondamentale contattare subito un medico specializzato.

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Tipi di displasie

La displasia può presentarsi in varie forme, ognuna caratterizzata da sintomatologie specifiche e dovuta a differenti cause.

Tra le tante vi sono la displasia corticale focale, patologia genetica che interessa il cervello, quella ectodermica, la quale interessa vari gruppi di tessuti, e quella bronchiale, la quale può presentarsi nei fumatori.

Molto conosciuta è la displasia dell'anca, provocata da uno sviluppo errato dell'articolazione durante la crescita del feto, il quale porta con il tempo alla fuoriuscita della testa del femore dalla sua sede.

Una particolare forma di displasia è l'adenoma tubolare con displasia di grado basso. L'adenoma tubolare è una forma precancerosa che interessa il colon; quando si identifica una displasia di basso grado, significa che vi è un numero contenuto di cellule mutate, le quali potrebbero anche indicare la presenza di una neoformazione.

Displasia lieve, moderata e severa

In base al livello di sviluppo, si possono avere tre gradi di displasia: lieve, moderata o severa.

La forma più severa indica la presenza di un processo di stadio avanzato che richiede un intervento rapido da parte del medico; oltre ad essere presenti in numero elevato, le cellule modificate potranno presentare nuclei grandi e forme irregolari.

La forma lieve indica invece una patologia al suo stadio iniziale, la quale non è detto che sia destinata a progredire. In questo caso, vengono individuate poche cellule mutate.

Quando viene rilevata una presenza media di cellule mutate, le quali presentano alterazioni evidenti, ma non ancora particolarmente gravi, si può parlare di displasia moderata.

Come riconoscere la displasia

La displasia presenta sintomi e segni diversi a seconda della tipologia, nonché del luogo interessato. Laddove interessi la cute, si potranno notare, ad esempio, modifiche nella consistenza o nella colorazione, mentre se colpisce lo scheletro, come nel caso della displasia dell'anca, si avranno deformazioni di vario genere o crescite anomale di parti ossee.

Nel caso in cui si sospettasse la presenza di una displasia, sarebbe molto importante non perdere tempo e contattare un medico di fiducia per ottenere una diagnosi certa e un trattamento adeguato alla situazione.

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