Distributori Automatici di Bevande: evoluzione del business
I distributori automatici di bevande, un business in piena regola spesso sottovalutato
Quello dei distributori automatici di bevande rappresenta un business da molti sottovalutato che tuttavia può garantire grandi soddisfazioni, soprattutto se si ha un certo occhio per gli affari e si riesce a trovare la location giusta dove piazzare i distributori. Quando si pensa a un business di questo tipo, solitamente si pensa a qualcosa in grado di garantire guadagni decisamente modesti, che non andrebbero comunque a garantire uno stipendio regolare e sufficiente a vivere in maniera agiata. In realtà non è così: ovviamente un solo distributore non è sufficiente che a garantire che una parte minima di guadagno, ma un vero business prevede diversi distributori automatici sparsi in giro, in una rete di esercizi commerciali (palestre, studi medici, parrucchieri, ipermercati, stazioni, ecc.) molto frequentati e dunque identificabili con un bacino piuttosto ampio di potenziali clienti. Senza contare che nell'ultimo periodo - per la precisione da diversi anni a questa parte, il business dei distributori automatici di bevande si è nettamente evoluto in una direzione impensabile appena dieci anni fa.
Tanto per cominciare, negli anni i distributori automatici di bevande si sono moltiplicati, evoluti e perfezionati sia nella quantità della merce venduta sia nella qualità. Non più, dunque, solo distributori di bevande calde e fredde, ma anche distributori di dolciumi, snack dolci e salati, gelati, panini, toast e persino pasti caldi. Questo almeno in Italia, perché all'estero il distributore automatico non si limita a vendere cose da mangiare o da bere, ma vi sono anche distributori automatici di giornali, libri e articoli da supermercato; questi ultimi, soprattutto, negli ultimi tempi si sono diffusi anche in Italia, soprattutto nelle grandi città. Qui, quando i negozi sono chiusi, è possibile comprare generi di prima necessità come per esempio latte, pasta, biscotti e farina. Tornando però ai distributori automatici di bevande, questi ultimi in particolar modo si sono fatti sempre più sofisticati, soprattutto quelli che riguardano le bevande calde. Ormai, infatti, un distributore automatico viene considerato alla stregua di un bar automatico. Si possono ordinare e ricevere sul momento - rigorosamente caldi - caffè normali o decaffeinati, espressini, cappuccini, caffè macchiati, cioccolate, tè e camomilla; si può scegliere il livello di zucchero e la massima rassicurazione rispetto all'igiene di queste macchine deriva dal fatto che vengono utilizzate stoviglie di plastica rigorosamente sterilizzate e che ciascun utilizzatore ha accesso solo alla propria bevanda, che può ritirare tramite apertura dell'apposito sportellino di vetro solo quando questa è pronta.
Ma il perfezionamento delle macchine e dell'offerta non rappresenta certo l'unica novità riguardante i distributori automatici di bevande e di altri prodotti. Sì, perché è cambiata anche la fruizione pubblica di queste macchine. Se un tempo, come già raccontato sopra, si trovavano quasi esclusivamente in locali chiusi, privati (supermercati, studi medici, palestre) o pubblico (scuole o stazioni), da un po' di anni a questa parte invece è possibile trovarne per strada. Ovviamente ciò non vuol dire che vengono installati ovunque senza criterio, ma che soprattutto nelle grandi città sono nati dei piccoli gruppi di distributori posizionati in piccoli negozi che si affacciano sulla strada e non hanno alcun personale impiegato nella distribuzione: ci sono soltanto distributori automatici dove i clienti possono servirsi giorno e notte, in qualsiasi momento sentano il bisogno di comprare delle bibite calde o fredde, di farsi un caffè o prendere qualcosa da mangiare senza necessariamente andare in un bar (che magari alle tre o alle quattro di notte è chiuso).
Si tratta insomma di negozi di alimentari e bevande completamente automatizzati, composti esclusivamente da distributori automatici che vengono i loro prodotti a un prezzo che non é né alto come quello dei bar (che comunque devono pagare i propri di dipendenti, in particolar modo chi prepara bevande e cibi e li serve a tavola), né basso come quello del supermercato. Aprire un negozio di distributori automatici di bevande o altri articoli rappresenta l'ultima evoluzione di questo business che in pratica nasce con l'invenzione di queste macchine, e si tratta di un'attività che non richiede alcun tipo di esperienza, se non una certa capacità imprenditoriale e gestionale nel capire in quale luogo aprire i negozi e soprattutto come gestirli al meglio ricavandone ottimi profitti. Va detto che, fatto salvo l'affitto (una spesa che può essere ammortizzata qualora si disponga di un locale commerciale di proprietà) per questo tipo di business non vi sono altre spese fisse. Tanto per cominciare, infatti, si risparmia sul costo dei dipendenti, poiché le macchine fatto tutto da sole servendo il cliente e intercettando gli ordini attraverso degli appositi codici numerici.
L'unico dipendente che si dovrà pagare è colui che avrà il compito di tanto in tanto di andare a prelevare i guadagni e soprattutto a rifornire le macchine con tutto il necessario: queste ultime, infatti, non vanno mai lasciate vuote o semi-vuote, perché un giorno in queste condizioni è un giorno di profitti persi. Ovviamente si può svolgere da soli il lavoro di prelievo dei contanti e di riassortimento della merce, a patto però di conoscere molto bene l'utilizzo di queste macchine onde evitare inutili, ma spesso costosissimi, guasti. E un'altra spesa che va fatta almeno ogni mese è quella che riguarda la manutenzione delle macchine, che ovviamente, per funzionare sempre al meglio, devono essere controllate e nel caso prontamente riparate. L'investimento iniziale per questo tipo di business comporta l'acquisto di tutte le macchine necessarie e l'eventuale caparra del locale scelto, ma si tratta di un investimento che generalmente viene coperto coi primi mesi di guadagno. Attualmente - e anche questa è un'evoluzione del business dei distributori automatici di bevande - ci sono anche delle società che sponsorizzano e incentivano l'apertura di questi negozi di distributori automatici in franchising, offrendo l'acquisto delle macchine a un prezzo ragionevole e la formazione riguardante l'attività in sé, oltre che l'utilizzo dei macchinari. In conclusione possiamo certamente affermare che questo dei distributori di bevande è un business che attualmente va molto bene, e che in alcune città - soprattutto quelle dal grande afflusso turistico in ogni mese nell'anno - e in alcuni luoghi (quelli molto centrali e frequentati) può garantire guadagni di tutto rispetto a fronte di un investimento iniziale tutto sommato contenuto.