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E-democracy...nessuno escluso!

17/10/11

Internet e tutta la tecnologia informatica correlata, ha letteralmente “stravolto” le nostre abitudini di vita: è cambiato il nostro modo di comunicare al lavoro, con gli amici, il nostro modo di fare shopping ed in ultimo, ma non meno importante, il nostro modo di interagire con le pubbliche amministrazioni.

Internet e tutta la tecnologia informatica correlata, ha letteralmente “stravolto” le nostre abitudini di vita: è cambiato il nostro modo di comunicare al lavoro, con gli amici, il nostro modo di fare shopping ed in ultimo, ma non meno importante, il nostro modo di interagire con le pubbliche amministrazioni.
La sfida oggi è riuscire a comunicare non solo con il nostro vicino, l’amico, il collega, ma anche con chi si trova dall’altra parte del pianeta, poter accedere all’archivio informatico di qualsiasi ente, estrarre documenti, avanzare reclami, il tutto stando comodamente seduti a casa propria, ed in tempo reale. Chi non ha la competenza o la possibilità, si trova all’improvviso allontanato, emarginato, per non dire escluso, da qualsiasi circuito sociale e culturale.
Sono molte le amministrazioni che stanno percorrendo questa strada, grazie alle innovative e rivoluzionarie iniziative di “e-democracy” che hanno accantonato la vecchia burocrazia, con tutto il cartaceo le lunghe file agli sportelli che ne seguivano: grazie alla realizzazione di servizi on line la maggioranza delle fasce di utenza potrà fruire dei servizi mediante le nuove modalità di erogazione. Abbiamo visto nascere nuovi spazi di dialogo tra cittadini e amministrazione che integrano e rafforzano le forme tradizionali di partecipazione ed abbattono le distanze fisiche e culturali. Attraverso l’utilizzo di Internet, dei vari strumenti di accesso, quali terminali, PC, cellulari e altri strumenti digitali, si migliora il grado di informazione, ma soprattutto la capacità di interagire attivamente e consapevolmente tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
I destinatari dell’iniziativa sono tutti i singoli cittadini, giovani, soggetti diversamente abili, immigrati, associazioni, soggetti sociali culturali e produttivi coinvolti nelle decisioni pubbliche; in particolare l’iniziativa riguarda i soggetti a rischio di esclusione sociale, che più di tutti hanno il bisogno di sentirsi parte attiva della comunità e far sentire la loro voce.
L’amministrazione dovrà prevedere sul territorio una efficace azione di comunicazione verso la propria utenza, estendere e rendere più efficace la partecipazione tramite strumenti specifici per l’e-participation, in contrasto all’e-esclusion. Grazie all’attivazione di “forum” si crea un’area dibattito sul comune, per inviare messaggi, aprire e sviluppare nuove discussioni tra cittadini e amministrazione. I partecipanti possono proporre mozioni, emendarle, metterle ai voti ecc. il tutto allo scopo di ridurre il malcontento cittadino e a costi ridotti.
E-democracy significa rafforzare la democrazia nel paese, accrescere la cultura della cittadinanza attiva, coinvolgere tutte le fasce d’età e tutti i ceti sociali, incrementando la cultura del web e della tecnologia digitale in quanto il cittadino non è più succube della burocrazia ma è coinvolto attivamente alla politica e alle decisioni del proprio comune o di qualsiasi altra Istituzione.
Da una parte i soggetti erogatori assicurano la piena informazione degli utenti circa i servizi, tariffe, modalità di accesso, riducono le distanze fisiche e i tempi per l’accesso agli atti amministrativi, dall’altra i cittadini possono intervenire attraverso osservazioni, reclami, petizioni, in tempo reale attraverso il web e far sentire la loro voce. Il coinvolgimento attivo, grazie alle nuove tecnologie, anticipa le esigenze e i bisogni inespressi, permette di esprimere opinioni e pareri che vengono presi in considerazione nell’elaborazione delle decisioni.
Aumentando il coinvolgimento si riducono anche i conflitti.
Avere la possibilità di pubblicare la propria opinione su una pagina web in rete, significa contribuire a consolidare la stima di sè, l’immagine dell’io, questo è importante per i soggetti con difficoltà comunicative, per i disabili, che riescono ad abbattere le barriere e a relazionarsi col mondo che lo circonda.

a cura di Anna Bertucci (Assistente Sociale Esperta)

Antonio Bellicoso
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