ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Enza de Paolis, mostra personale al Museo d'Arte e Scienza di Milano

17/05/18

"Poesia e metamorfosi della luce" la mostra personale della fotografa De Paolis, a cura di Alberto Moioli, dal 26 maggio al Museo d'Arte e Scienza. Un appuntamento molto importante e una tappa fondamentale per il percorso creativo dell'artista.

FotoSi inaugura il 26 Maggio alle 16.30 la grande mostra personale di Enza De Paolis nel prestigioso Museo d’Arte e Scienza, situato nel cuore centrale della Città di Milano, tra il Castello Sforzesco e il Piccolo Teatro Strehler.
Un appuntamento molto importante perché rappresenta una tappa determinante per l’artista giunta ad un’esposizione museale dopo un luogo e attento percorso creativo. Ritengo con convinzione che il vero valore aggiunto di quello che oggi possiamo osservare e ammirare negli scatti di Enza stia proprio nella raffinata ricerca che ha caratterizzato tutta la sua produzione, passando da un’espressione figurativa fino a giungere ad una sintesi estrema cromatica e aniconica, passando però sempre attraverso una sensibilità poetica molto particolare e silenziosa.
L’approccio ad ogni opera della fotografa è un’esperienza che appartiene al mondo delle emozioni e della meditazione perché riescono ad arrivare al cuore dell’osservatore più attento, svelando quel nervo segreto che risponde alle vibrazioni potenti che suscita la “bellezza”, come insegnava con la sua celebre sottile ironia lo scrittore statunitense Christopher Morley.


POESIA E METAMORFOSI DELLA LUCE
Mostra fotografica di Enza De Paolis
Museo d’Arte e Scienza – Via Quintino Sella 4 – Milano
Inaugurazione 26 Maggio 2018 ore 16.30
dal 26 Maggio al 1° Giugno 2018
Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Enza De Paolis è un’artista inserita nell’ENCICLOPEDIA D’ARTE ITALIANA


Testo critico
“….i codici del linguaggio fotografico di Enza De Paolis traducono in opera d’arte i riflessi e i colori …:” con queste parole scrivevo dell’artista nel 2012 nel volume n.1 dell’Enciclopedia d’Arte Italiana. La fortuna di svolgere una professione come la mia, sempre a contatto con le storie e le opere degli artisti, è il privilegio che mi consente di poterne seguire sviluppi e progressi di chi percorre costantemente sentieri espressivi alla ricerca di nuovi linguaggi ed emozioni.
La parte che mi affascina rientra dunque nella possibilità di osservare e analizzare, ove possibile, il cammino dell’artista che muta con il passare degli anni a pari passo con le proprie esperienze personali e con una sensibilità intima mutevole e condizionata dalle differenze che dentro di noi ci rendono unici e irripetibili. Enza De Paolis mi ha offerto questa straordinaria opportunità, è così che oggi rileggendo quando scrissi quasi cinque anni fa posso aggiungere quell’evoluzione che conferma la costante crescita qualitativa dell’artista confermandone una maturità artistica sempre più interessante. La consapevolezza della forza del mezzo espressivo utilizzato, consente all’artista di lasciarsi trasportare dalle sensazioni percepite dai meravigliosi giochi della natura e tradurli così in fotografia e in poesia.
Il forse senso del territorio ne è un valore aggiunto che completa idealmente la tavolozza di colori dell’anima utilizzata dall’artista, è attraverso tutto ciò nascono tutte le opere fotografiche che oggi possiamo ammirare. In un’ipotetica grande antologica di Enza De Paolis potremmo così ripercorrere gli anni che precedono gli ultimi straordinari scatti ed apprezzare così le più recenti riflessioni ed evoluzioni stilistiche.
Con Enza De Paolis la natura si specchia nell’acqua giocando con essa, compiacendosi della sua indubbia bellezza, come fosse un nuovo Narciso, allegoricamente interpretato però come l’inganno che ci attira nella sua straordinaria bellezza poetica e ci inghiottisce nella poesia dell’artista.
È in questo modo che un sottile ma indistruttibile filo tiene unito tutto il lavoro di Enza, dal principio figurativo fino alle ultime meditazioni artistiche.
L’intensità vibrante di ogni sua opera si traduce oggi in nuove espressioni particolarmente interessanti per intensità emotiva e ritmo compositivo, nuove creazioni studiate su rinnovate sperimentazioni che tenendo conto del percorso di crescita riesce a mantenere ancora una volta collegate tutte le sue opere precedenti.
“La realtà, il sogno, la fantasia e l’emozione” sono gli ingredienti delle nuove opere, la cui alchimia genera immagini dove i riflessi dell’acqua alimentano l’abbandono definitivo della figurazione e l’esplosione espressiva della poesia.
“La realtà e il sogno, la fantasia e l’emozione, mondi sconosciuti. – scrive Enza De Paolis – L’immagine catturata fa emergere l’insondabile alla ricerca dell’io. Dilaga l’ansia e l’attesa. Si liberano, fermano il tempo dove l’angoscia svela le sue enigmatiche icone.”
L’indagine su se stessa l’artista viene svolta sistematicamente attraverso la riflessione sull’io, uno studio costante che si traduce in opere la cui introspezione è sempre armonica, alla ricerca forse di un equilibrio benefico interiore che ora passa attraverso la ricerca di una semplificazione e selezione. La traduzione espressa attraverso il suo linguaggio creativo è la ricerca sull’essenziale, sulla scia forse inconscia delle ricerche interiori svolte dai grandi personaggi della storia dell’arte. Così come Paul Gauguin nella sua ricerca creò una semplificazione delle forme, affini al primativismo, e dei colori, anche Enza De Paolis ha intrapreso una nuova strada attraverso la sintesi estrema della forme e dei colori giocando in ambito ormai astratto sui consueti riflessi sull’acqua come fossero ormai la sua firma costante.
In proposito alla nuova ricerca minimalista Enza De Paolis racconta: “nel mio vagabondare alla ricerca
continua di intermittenti folgorazioni creative, lo sguardo accoglie paesaggi silenti, visioni incorporee di melanconia radicate nelle falde più profonde dell’io. Ogni cosa diviene un presente immobile nella sua struttura semplice, in un tempo sospeso. Luce, suono, espressione minima del linguaggio, come un componimento poetico della natura. “ Quello che accade nelle nuove opere è una confessione intima dell’artista, sottolineata dalle sue intense parole, è dunque la natura a manifestarsi a lei sotto forma di momento da immortalare e di nuova forma poetica. La natura si svela dunque sotto un nuovo modo d’essere cerando nuove emozioni, sensazioni e riflessioni, un modo che è colto sapientemente dall’occhio e dal cuore dell’artista che, in quanto tale, può percepire sensazioni suggerite sottovoce da madre natura. Enza De Paolis apre così la strada verso una nuova rappresentazione più sintetica, più intima ed esaltata dalla spiritualità del poeta, strumenti consoni solo a chi ha percorso ogni attimo della propria vita seguendo il tempo del proprio cuore. (2016)
POESIA E



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