Esportare in Russia: la certificazione Gost R
Sempre più imprese decidono di sbarcare con i loro prodotti in Russia, per fare ciò però necessitano di adempiere ad alcuni obblighi tra cui l'ottenimento della certificazione Gost R, vediamone i punti essenziali.
Negli ultimi dieci anni, troppo concentrati alla vertiginosa crescita cinese, abbiamo fatto passare in secondo piano altre notevoli economie caratterizzate da performances sopra le righe e soprattutto, sopra quel paio di punti percentuali che si è abituati a registrare in Europa.
Questo ovviamente non costituisce una critica alle economie del vecchio continente, che a causa del livello già assolutamente elevato ormai raggiunto, si trovano nell’impossibilità oggettiva di replicare gli stessi indici di sviluppo.
Tra le grandi economie, la Russia ha dimostrato una particolare vitalità. Ad eccezione del 2009 infatti, anno di decisa contrazione sulla scia della crisi mondiale, è riuscita a mantenersi sopra il notevole tasso di crescita del 4% annuo per 11 anni consecutivi, con un picco nel 2007 del 8,1 e ben 5 anni consecutivi senza scendere sotto il 6%.
L’economia russa deve il suo ottimo stato dalle rendite ricavate dall’esportazione di materie prime, idrocarburi in primo luogo, ma anche metalli, minerali e prodotti agricoli. Gas e petrolio per esempio rappresentano il 60% delle esportazioni russe.
D’altra parte, ne in epoca sovietica ne nel ventennio successivo, la federazione ha sviluppato una efficiente, e soprattutto sufficiente per il suo fabbisogno, produzione di lavorati, macchinari e beni di consumo. Questi sono i motivi che fanno della Russia, oltre che una delle economie più fiorenti del momento, una perfetta destinazione per la produzione mondiale di numerose merci.
L’esportazione in Russia, oltre ad essere molto redditiera, garantisce ogni anno, per gli importatori stranieri, una maggiore stabilità, sicurezza, economicità e semplicità. L’entrata nella WTO (l’organizzazione mondiale del commercio) confermata in questi giorni poi, assicura una prossima riduzione di tariffe doganali e contributi ai produttori locali, fatto che la rende ancora più appetibile per le imprese estere.
Uno degli ostacoli ancora più presenti e sentiti dagli esportatori esteri rimane senza dubbio la questione della certificazione della produzione in Russia. Per essere precisi, la stessa WTO ha, dagli anni settanta, regolato la pratica delle conformità agli standard e la valutazione del rispetto dei regolamenti tecnici, tra quelle che vengono chiamate barriere non tariffarie al commercio, principalmente tramite due accordi inclusi nel GATT (il precursore della WTO), l’accordo TBT per le barriere tecniche e l’accordo SBS per i requisiti fitosanitari.
Riprenderemo in un futuro articolo le questioni, anche spinose, aperte attorno a questi due accordi, i quali per esempio permettono agli Stati Uniti, di rivalersi economicamente sull’Unione Europea, in quanto quest’ultima si rifiuta di importare carne allevata con ormoni e quindi potenzialmente dannosa per la salute dei consumatori.
In questo spazio riprenderemo invece, le definizione che tramite questi due accordi la WTO ci da a proposito di standard e regolamenti tecnici.
Il regolamento tecnico viene quindi definito come un documento approvato da un organismo riconosciuto che esplicita, per un uso comune e ripetuto: regole, linee guida, caratteristiche per prodotti, processi o metodi di produzione relativi, il cui rispetto è obbligatorio. Nel caso invece degli standard lo stesso documento non è vincolante per la messa in commercio, ma rimane essenziale per la classificazione dei prodotti, la sicurezza e la capacità di scelta dei clienti.
In Russia, il complesso di norme e documenti che regolano questo campo è chiamato: standard di stato Gosstandar anche se più conosciuto a livello mondiale come Gost R o semplicemente Gost.
Di conseguenza il termine Gost R finisce per rappresentare: non un particolare tipo di certificazione in vigore in Russia oggi, come in Unione Sovietica fino a 20 anni fa, ma un complesso di normative, documenti, standard e regolamenti tecnici che rischiano di trarre in inganno i non addetti ai lavori.
Per citare i più comuni equivoci, con Gost R vengono per esempio definiti sia il regolamento tecnico, che il certificato di conformità, che la dichiarazione di conformità che il permesso d’uso del Rostekhnadzor, conosciuto quest’ultimo a volte come Gost RTN.
Vero è comunque che, la quasi totalità dei prodotti immessi in commercio in Russia, necessitano obbligatoriamente di una o più certificazioni a seconda delle leggi in vigore.
In generale obbligatorietà della certificazione Gost R è definita dal documento emesso dal governo della Federazione Russa il giorno 01 dicembre 2009 e successivamente continuamente modifica. La supervisione su tutte le attività legate alla standardizzazione in Russia, sono invece a carico dell’agenzia governativa Rosstandart, la quale per esempio deve supervisionare il lavoro dei laboratori esterni e delle agenzie accreditate.
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