ECONOMIA e FINANZA
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EUR/USD e leggi sull’aborto: una lunga storia di NO

09/04/14

Che l’America sia, sotto molti versi, un paese conservatore, è risaputo. Sotto questo profilo si spiegano le numerose leggi restrittive che hanno coinvolto numerosi stati americani; esse vietano, limitano o rendono difficoltoso l’aborto, a volte in maniere talmente decise da essere state contestate da numerose associazioni per i diritti delle donne. I mercati e l’EUR/USD avranno reagito a tutto questo?

FotoLa legge dell’Oklahoma

Risale al 2010 una delle leggi che hanno destato più scalpore a livello internazionale: il 29 aprile di quell’anno, infatti, lo stato ha introdotto una legge secondo la quale le donne, prima di abortire, saranno costrette a vedere l’ecografia del feto e ad ascoltare il battito del suo cuore. Non sono previste eccezioni in caso di stupri o incesti; inoltre i dottori non potranno essere denunciati per non aver informato le gestanti di malformazioni del nascituro.

Come ha influenzato questa legge l’andamento dei mercati? In particolare, come ha modificato il cambio EUR/USD?

EUR/USD

Il 29 aprile 2010 il cambio era pari a 1.3263, a seguito della diffusione dell’approvazione della legge, il cambio EUR/USD è prima aumentato fino a 1.3323 al 2 maggio 2010. Questo rafforzamento era già in in atto prima dell’approvazione legge, e dunque non è un dato determinante per la nostra analisi.

Dal 2 maggio infatti, l’EUR/USD ha una decisa inversione di tendenza: esso infatti cala a picco, sfavorendo l’euro e dando credito alla moneta americana, fino al raggiungimento di un tassi di cambio pari a 1.2633. L’euro recupererà poi in parte il terreno perduto entro il 9 maggio, data in cui il cambio si assesterà su un 1.2875.

Il picco del 6 maggio è stato il tasso più basso del cambio EUR/USD dalla fine del febbraio 2009 a quel momento.

La legge del Texas

Anche il Texas ha deciso di restringere decisamente i diritti delle gestanti riguardo all’aborto in tempi più recenti.

La legge è stata infatti approvata con 19 voti favorevoli contro 11, il 13 luglio 2013. Essa vieta l’interruzione della gravidanza oltre la ventesima settimana, aumentando al contempo gli obblighi e i controlli per i medici che offrono tale possibilità.

Il progetto ha ricevuto parecchie critiche negative, anche da parte di noti giornali di medicina, che non hanno gradito l’ingerenza legislativa in ambito medico.

Il 12 luglio, l’EUR/USD era pari a 1.3098. 4 giorni dopo, il 16 luglio 2013, esso è pari a 1.3059. A un primo acchito, la legge produce dunque un rafforzamento della moneta americana a scapito di quella europea.

Volgendo lo sguardo sul medio periodo possiamo però notare che l’EUR/USD ha modo di riprendere terreno velocemente: il 17 il cambio infatti è pari 1.3151.



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