EUR/USD sempre più su, esperti sempre più divisi
E’ di oggi la notizia: l’euro sfiora ormai sempre più da vicino un tasso di cambio nei confronti del dollaro statunitense pari all’1.40, soglia che è stata raggiunta l’ultima volta il 24 ottobre 2011, quando il cambio EUR/USD registrato fu di 1.4174.
Una soglia, quella dell’1.40, a dir poco simbolica, e soprattutto psicologica, visto che mostra una moneta unica sempre più forte, nonostante il tasso d’interesse a medio termine sia, secondo Schaeuble, troppo basso sul medio termine, almeno dal punto di vista Tedesco.
L’euro si rafforza sempre più, dunque, a scapito del dollaro americano, affaticato dalla situazione in Crimea e dagli ultimi dati macroeconomici giunti all’orecchio degli agenti di borsa.
Analisi del grafico EUR/USD
Che l’euro si stia decisamente rafforzando negli ultimi periodo è un dato di fatto. Ma quando, precisamente, è iniziato il suo rafforzamento?
Osservando con attenzione il grafico di cambio possiamo osservare come sia, di fatto, in una costante e decisa salita nel suo tasso di cambio. Salita iniziata il 3 febbraio, data in cui il cambio EUR/USD era pari a 1.3488. In appena poco più di un mese il tasso di cambio si è alzato con costanza, nonostante qualche breve oscillazione verso il basso (ad esempio, c’è stata un’inflessione negativa il 10 febbraio, in cui il cambio è passato da 1.3639 a 1.3590).
Il picco più positivo in assoluto, però, si ebbe il 3 marzo. In una sola giornata, il cambio EUR/USD si è alzato esponenzialmente, provocando un rafforzamento dell’euro quasi sbalorditivo: in 24 ore, il cambio è passato dall’1.3734 all’1.3863. Di seguito ti mostriamo il grafico dell’euro/dollaro in questo periodo e la sua ascesa.
Dopo questo vertiginoso picco in positivo, il rafforzamento dell’euro continua, sebbene ad una velocità decisamente più contenuta, fino al 10 marzo, data in cui il cambio termina la sua salita.
Il rallentamento della crescita dell’euro
A partire dal 10 marzo, la crescita dell’euro nel mercato del forex si arresta. Il cambio EUR/USD infatti rimane fisso per un intero giorno alla cifra di 1.3879.
Il 12 marzo, infine, il cambio inizia a tornare a favore del dollaro, facendo scendere il cambio analizzato all’1.3858. Persino le salite più repentine, quindi, hanno prima o poi un fermo.
Questa salita che c’è da qualche mese avrà una fine o porterà la moneta del vecchio continente a salire ancora di più, mettendo in crisi alcune fasi economiche di determinate nazioni che esportano all’estero? Il tempo ci darà le risposte che vogliamo.
Secondo te avremo una fine? Raccontacelo qui sotto nei commenti!