TURISMO
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Europa - Istria e Carnaro. Verso Pola

14/10/16

Da Pirano verso Pola - la storia e i paesaggi costieri in Istria

Foto On the road. E’ di prima mattina, mentre la città dorme e dopo aver respirato gli ultimi aliti della Slovenia che scendiamo verso la frontiera con la Croazia per entrare in Istria, prima tappa Umago

Itinerario in pillole: Umago – Cittanova – Parenzo – Rovigno
Le strade in Croazia sono belle e tenute bene; qui, all’interno dell’Istria, meno panoramiche anche se mentre scivoliamo lungo la costa siamo accompagnati da una vista sul mare punteggiato dalle isole veramente stupenda. Ci allunghiamo verso lo sbarramento del controllo documenti, non più abituati al fatto che, ancora oggi, possano esistere in Europa barriere e superiamo un confine invisibile che l’occhio stenta a riconoscere come tale.

– Croazia, l’antica terra degli Illiri. Capitale Zagabria, zona costiera suddivisa in tre regioni storiche: Istria, litorale croato e Dalmazia, tutte e tre meravigliosamente suggestive. Ci dirigiamo verso Umago, che subito offre uno splendido skyline con il suo slanciato campanile che si staglia sopra il paese affacciato sul mare. Scendiamo lungo la costa sulla D75 che a sguardi sul mare alterna tratti di paesaggi interni. Ci stiamo allungando verso la punta dell’Istria, ma prima abbiamo tante cose da vedere e tanti gioielli da scoprire.
Una fermata breve a Cittanova (Novi Grad) per uno sguardo verso il mare e poi di corsa, attraversando ponti sull’acqua, verso uno dei paesi più caratteristici e belli dell’Istria: Parenzo.

– Un’esplosione di bianco ci attende. La pietra d’Istria riluce qui di una inusuale bellezza rendendo questa città affascinante e luminosa. Impossibile resistere al fascino che questa pietra produce. Usata particolarmente dalla Repubblica di Venezia per strade ed edifici con manufatti esportati sin nel Levante, la pietra trova nelle vicinanze della città una delle sue cave di estrazione e anche uno dei fulgidi esempi urbanistici di quel periodo. Una caratteristica che ritroveremo in ogni cittadina che incontreremo lungo il nostro percorso, che assieme al “Leone veneziano” ci ricorderà sempre Venezia. Porto romano, poi bizantino e in seguito per cinque secoli sotto il dominio della Repubblica di Venezia, Parenzo brilla di luce propria e ospita una basilica iscritta tra i beni da tutelare dell’Unesco: la Basilica di Eufrasio la cui visita è d’obbligo. Una passeggiata tra i vicoli circondati dai turisti e poi di nuovo sulla strada. Prossima tappa – irrinunciabile – un bagno ristoratore.

– Scendendo lungo la costa, abbiamo impiegato un poco per capire come ogni punto per gettarsi in mare sia da sfruttare. Poche spiagge e molte scogliere hanno abituato le persone a cercarsi da sole angoli da sfruttare per un tuffo in queste acque che, per i loro colori e le loro sfumature, obbligano i viaggiatori, felici e soddisfatti, ad immergersi. Nei pressi di Rovigno anche noi troviamo il nostro luogo di ristoro, con il panorama della perla d’Istria di fronte, non rimane che gettarsi in mare e godersi la freschezza avvolgente di questo splendido regalo della natura.

– Chiunque si appresti a partire per la Croazia sappia che l’oggetto più importante da mettere in valigia sono le scarpette da scoglio. Senza non potrete approfittare delle tante opportunità che queste coste vi offriranno.
Rinfrescati ci apprestiamo ad immergerci nelle atmosfere seducenti di questo piccolo angolo di bellezza: Rovigno. Tra Parenzo e Pola, a sud del canale di Leme, sorge questa bella
cittadina di 14.000 abitanti. Di origini pre – romane, la città conosce il maggior sviluppo sotto lo sguardo vigile della Serenissima Repubblica di Venezia dalla quale eredita l’impianto urbanistico che ancora oggi ammalia i viaggiatori che da lontano ne ammirano il profilo. Passeggiando tra le stradine, circondati dal bianco classico della pietra d’Istria, tra questi vicoli si respira invece aria da tardo impero con le caffetterie tipiche dei vicini di casa austriaci che qui si sentono come a casa loro. Sorprende invece come, nonostante tutti questi rivolgimenti della storia, la cultura italiana sia quella che più ha attecchito da questo lato della sponda adriatica, oltre infatti all’uso della propria lingua possiamo godere di antiche melodie popolari che rimandano ad un uso del dialetto veneto a conferma del legame profondo che, sotterraneo, continua a legare questi tratti di territorio dove i confini diventano un puro fattore geografico.

– Risaliamo lungo le stradine del borgo antico sino a raggiungere l’affascinante chiesa barocca di Sant’Eufemia dove possiamo avvicinare lo splendido campanile che ricorda quello di piazza San Marco, simbolo ed emblema della città.

– Uscendo si riprende la 21 verso Pola. Stiamo scendendo verso la punta dell’Istria sapendo, anche se le strade sono molto ben tenute ma non panoramiche, che dietro ogni angolo può comparire improvvisamente alla vista un mare meravigliosamente azzurro o una piccola cittadina bianca e brillante sotto i raggi del sole.
Anche per oggi il nostro viaggio sembra dover terminare; siamo alla ricerca di un campeggio che troviamo allungandoci sino a Premantura, una decina di chilometri dopo Pola, dove ci attendono le splendide coste della penisola di Kamenjak. Baie, insenature e piccole isole immerse nelle pinete fanno di questo posto un piccolo paradiso nel quale trovare ristoro e riposo, e il Camping Tašalera ci offre un bel prato che digrada verso il mare e la possibilità di godere, mentre il sole al tramonto piano piano scompare, di un bel bagno in questa laguna accogliente.

– Domani si riparte da Pola che già ci evoca aspettative e grande curiosità



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