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Comunicato Stampa

Evoluzione delle terapie termali e dei modelli di gestione del benessere

09/12/10

Si è concluso ad Acqui Terme (Alessandria) il 42º Congresso Nazionale dell'A.I.T.I dedicato a "Architettura ed ecologia termale. Nuove tecniche e modelli specialistici"

Acqui Terme (AL) - Oltre 100 partecipanti tra medici termali, medici di famiglia e professionisti impegnati nel settore del termalismo si sono radunati al Grand Hotel Nuove Terme per il 42º Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana di Tecnica Idrotermale, conclusosi lo scorso 28 novembre nella cittadina dell'Alto Monferrato dopo una intensa due giorni di lavori.

Il 42º Congresso A.I.T.I. - intitolato “Architettura ed ecologia termale. Nuove tecniche e modelli specialistici”, valido per il conseguimento di crediti formativi ECM per le professioni sanitarie – si è aperto con la lettura magistrale dell'Ingegner Ennio Gori, Presidente dell'Organizzazione Mondiale del Termalismo (OMTH), dedicata a “Le prospettive di un nuovo termalismo nel XXI secolo”.

«Le stazioni termali devono diventare poli di eccellenza curativa - ha auspicato l'ingegner Gori. Negli ultimi anni c'è stata una evoluzione del concetto di “termalismo”, anche a livello Comunitario, con l'interessante percorso compiuto dal Parlamento Europeo a partire dal 2007. L'ultima direttiva in materia, del 13/09/2010, prevede ad esempio il rimborso delle spese sanitarie sostenute per le cure termali. Questa internazionalizzazione del processo evolutivo del termalismo andrà sicuramente a favore dei cittadini, di regimi termali speciali per le categorie più disagiate, della formazione universitaria, e porterà a più elevati standard qualitativi, alla qualificazione delle aree termali con specifici marchi di qualità e alla promozione del territorio».

Momento centrale dei lavori è stata la sessione pomeridiana di sabato 27 novembre, dedicata ai nuovi modelli specialistici per le terapie termali. Il dottor Salvatore Ragusa - Direttore S.O.C. di O.R.L. presso la ASL di Alessandria - ha illustrato in particolare l'evoluzione delle terapie termali in ambito otorinolaringoiatrico, partendo dal presupposto che la terapia termale «indirizza verso un'idea di benessere che va oltre il concetto di “guarigione da una malattia” » e che la mission principale del termalismo debba essere «il recupero del benessere fisico e psichico e quindi il riequilibrio del paziente con se stesso e con l'ambiente». In questa direzione, l'auspicio è che le strutture sanitarie termali si aprano ad ambiti ben più ampi di quelli utilizzati finora: «I centri benessere possono diventare “centri di terapia naturale”, con l'integrazione di competenze diverse; per cui l'associazione con terapie “non convenzionali” - quali ad esempio la cromoterapia e l'aromaterapia – può ampliare le indicazioni alle cure termali anche in otorinolaringoiatria».

Sempre nell'ottica di un benessere dell'individuo inteso in senso globale si colloca l'intervento della dottoressa Luisa Pietrasanta – specialista in Idrologia Medica e Psicoterapia – dedicato, proprio nell' “anno del polmone” (il 2010), alla possibilità di combinare le terapie termali e la psicoterapia, in particolare quella di approccio cognitivo-comportamentale, nella disassuefazione dal fumo di sigaretta.

Per quanto riguarda i disturbi e le patologie dell'apparato respiratorio, un importante contributo scientifico è stato portato dalla dottoressa Antonella Marchisio - medico di Medicina Generale dell'ASL di Torino 5 e specialista in Idrologia medica - che ha illustrato i nuovi indicatori biologici di efficacia delle cure termali in ambito pneumologico.

Di stampo tecnico-giuridico l'intervento dei Consiglieri nazionali A.I.T.I. Adelmo Corsini e Fabrizio Chiti insieme a Maria Antonietta Vassallo – specialista in Idrologia Medica - dedicato alle procedure autorizzative per il riconoscimento e l'utilizzo di un'acqua minerale secondo le recenti normative, con l'esposione dei risultati di una indagine conoscitiva svolta sulla composizione chimica e microbiologica dell'acqua di un pozzo in Calabria, al fine di valutarne la possibilità di utilizzo a scopi termali.

Non è mancata un'accurata riflessione sull'evoluzione storica delle tecniche e dell'ecologia termale, aperta dal Presidente nazionale A.I.T.I uscente Francesco Di Carlo - professore di Farmacologia all'Università di Torino – con la presentazione dei ritrovamenti archeologici termali nella città di Acqui. In questo contesto di analisi storica, Maria Franca Buffa – docente all'Università di Genova – Giuseppe Buffa e Corrado Biolè – rispettivamente Segretario nazionale e Consigliere nazionale A.I.T.I. - hanno illustrato i diversi modelli socioeconomici di termalismo a cui ci si è ispirati nel tempo; Arianna Comes – dottoressa in Conservazione dei Beni Culturali – è intervenuta sulle differenze architettoniche e culturali delle terme islamiche (hamman) nel bacino del Mediterraneo rispetto a quelle romane e bizantine; Giorgio Rodolfo Marini del Collegio revisori dell'A.I.T.I. ha riferito, invece, sulle antiche terme romane di Como, città resa famosa, già secondo Plinio il Vecchio, proprio a causa delle sue acque.

Il 42º Congresso Nazionale ha costituito per l'Associazione Italiana di Tecnica Idrotermale anche un importante momento di riorganizzazione interna, con il rinnovo della carica di Presidente nazionale che ha portato all'elezione del Professor Francesco Russo, al posto del Professor Di Carlo.

«Rispondendo ai molteplici inviti ricevuti in questi ultimi tempi a candidarmi a presiedere l’A.I.T.I. - commenta il neo Presidente - ho percepito il profondo desiderio da parte di molti amici e colleghi di riaffermare gli intenti originari che portarono il compianto Ingegner Enrico Chiostri a immaginare e poi fondare la nostra Associazione. La multidisciplinarietà è stata fin dalle origini il pilastro essenziale dell’A.I.T.I. e, mai come in questi ultimi tempi, nel nostro termalismo assistiamo proprio a una carenza di team multiprofessionali capaci di fare “sistema” e quindi di interfacciarsi concretamente e autorevolmente col mondo imprenditoriale di settore e con le istituzioni locali e centrali, senza dimenticare il fondamentale supporto al complesso mondo della formazione delle varie professionalità necessarie».

«Ovviamente - aggiunge il Professor Russo, riferendosi all'importante compito che lo attende - l’assoluta necessità di realizzare una serie di partnership e iniziative indispensabili per riaffermare l’importanza e la “funzione guida” dell’A.I.T.I., richiederà un impegno importante non solo da parte mia, ma di ognuno dei soci che ringrazio singolarmente per l’amicizia e la fiducia accordatami affidandomi tale incarico. Sarà, inoltre, necessario un aggiornamento di alcuni meccanismi organizzativi interni dell’Associazione, come anche un’opera di progressivo coinvolgimento e collaborazione con gli esperti più autorevoli della materia termale e delle aziende operanti sul territorio, rispettando le esigenze locali ma mantenendo sempre una visione d’insieme del sistema termale italiano. Credo, poi, che dovrà essere impegno primario per l’Associazione dedicarsi alla ricerca e raccolta di tutte quelle testimonianze storiche che nel passato hanno reso il termalismo italiano un assoluto riferimento nel mondo».

Infine i ringraziamenti del neo Presidente Russo «all’amico Professor Francesco Di Carlo, Presidente uscente, e a tutti i soci componenti il Consiglio Direttivo precedente, che in questi ultimi quattro anni, pur se fra molte difficoltà, hanno contribuito con la loro ostinata abnegazione a mantenere “in vita” l’Associazione, auspicando che anche nel prossimo futuro l’A.I.T.I. possa avvelersi del loro prezioso contributo”.





Fondata nel 1959 a Salsomaggiore Terme dall'Ingegner Enrico Chiostri, l'Associazione Italiana di Tecnica Idrotermale - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale - raggruppa laureati in diverse discipline scientifiche, ingegneristiche ed economico–giuridiche, nonché gli enti e le aziende attive nel settore dell’Idro-termalismo, della Climatologia, della Talassoterapia, del Benessere. Nata con l'obiettivo di rendere applicativi i risultati degli studi dell'Idrologia Medica, l'A.I.T.I. ha tra i suoi scopi quello di far progredire le ricerche relative alla tecnica idro-termale nei vari settori dell’Ingegneria, dell’Architettura, della Chimica, della Fisica, delle Scienze Naturali, della Geologia, della Medicina; divulgare le proprie finalità nel campo tecnico e sociale; adoperarsi affinché si attui una sempre migliore legislazione a favore del patrimonio idroclimatico italiano e affinché venga concesso un adeguato sviluppo anche all'insegnamento della tecnica idrotermale nelle Università; valorizzare l’attività del tecnico idro-termale, della Climatologia, della Talassoterapia, del Benessere in ambito nazionale. L'A.I.T.I. promuove attivamente congressi, riunioni, pubblicazioni e incoraggia la costituzione di Centri di sperimentazione e di ricerca scientifica per gli studi in tali campi.



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