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“Facebook”: Chiuso il gruppo sulla strage di Termonde in Belgio

31/01/09

I navigatori protestano e Facebook risponde chiudendo il gruppo che a poche ore dalla strage, aveva raccolto oltre diversi fan.

Non mi interessa in realtà riportare la notizia in sé, bensì fare una digressione un poco più ampia su internet e su quello che rappresenta oggi.

Taluni si lasciano prendere dall’euforia libertina di Internet, altri dal clima di diffidenza e sospetto di quello che viene considerato terreno fertile per ideologismi, terrorismo, truffe e delinquenza.

In realtà, se riusciamo con serenità ad entrare e uscire da questo universo parallelo, ci accorgiamo che Internet, tutto sommato, si gestisce da sola.

Facendolo anche abbastanza bene sembrerebbe… Si perché anche in questo caso il buon senso delle persone “normali” viene fuori e alla pubblica indignazione risponde un provvedimento efficace e tanto risoluto quanto nessun governo probabilmente sarebbe in grado di fare.

Questo è un esempio molto specifico e si potrebbero forse trovare sul web altre decine di casi positivi e negativi per farne materia di discussione; è lampante tuttavia come il tessuto sociale esterno alla rete si stia replicando piano piano anche dentro internet, con le sue dinamiche e con le sue bizzarrie.

Chissà… e se fino ad oggi internet fosse cresciuta tanto per il gusto del nuovo, del diverso e del bizzarro legato alla minoranza che rappresentava e agli estremi comportamentali che inglobava?

Ma allora domani? Non è che ci stancheremo di Internet appena sarà omogenea a tutto quello che c’è fuori? Speriamo di no…



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