SPORT
Comunicato Stampa

Fair play a Spalato in Europa League

25/08/14

Il Toro pareggia a Spalato

La partita: Peccato, le occasioni migliori sono state granata e sono arrivate molto prima di quelle dello Spalato che in realtà si sono limitate ad un tiro dalla distanza in caduta di Belle ed a due punizioni di Bilic di cui solo una veramente pericolosa. Il Toro poteva passare al decimo minuto con Darmian servito da uno splendido assist di El Kaddouri ma il nostro Nazionale sbaglia uno stop semplice (evento rarissimo) che consente a Vukovic di porsi in ottima posizione per respingere. Poi Nocerino non riesce a tenere bassa la palla nella ribattuta. Sette minuti dopo Larrondo servito sulla corsa da Matteo arriva con passo lungo alla conclusione in porta da ottima posizione. Il calcio è tecnicamente corretto, ad incrociare, ma a causa della coordinazione non corretta consente all’estremo difensore croato di respingere con il corpo. Se la punta argentina fosse arrivata con la coordinazione corrette avrebbe potuto sia anticipare il portiere che optare per un pallonetto. Altra occasione granata, sempre nella prima frazione di gioco, con Barreto che all’altezza del calcio di rigore non riesce a mettere la palla in rete optando più per la potenza, per me l’occasione più ghiotta. Comunque un’altra conclusione respinta fortunosamente da Vukotic. Infine, nel secondo tempo, sempre il brasiliano, su bel passaggio in profondità di Nocerino, spara una bomba che colpisce al volto il portiere croato.

Quest’ultima circostanza oltre a dimostrare uno stile assai curioso di Vukotic, nemmeno tra i bimbi delle scuole calcio si vedono interventi così goffi e fortunosi, dimostra che la serata non è stata anche delle più fortunate. Non dimentico due richieste di estreme punizioni per un fallo di mano netto in area e per un entrata del più volte citato Vukoic su Larrondo nel finire. Ma se quest’ultima circostanza non è così evidente, il portiere mi pare tocchi prima il pallone, quello del fallo di mani è stato davvero clamoroso. Non abbiamo perso un’occasione per colpa dell’arbitro, sia chiaro, però è giusto ricordarlo. Per la cronaca, anche contro il modesto club svedese abbiamo sbloccato l’andata grazie ad un rigore e poi tutto è stato più semplice. Alla fine della partita zero gol fatti e zero gol subiti, certo concediamo il vantaggio del doppio risultato ai croati che ora possono passare ai gironi anche solo pareggiando con gol, ma io credo che lo zero nella loro casella dei gol subiti sia stato solo una casualità che difficilmente si ripeterà giovedì prossimo 28 agosto allo Stadio Olimpico.La differenza tecnica è stata evidente, forse siamo stati meno lucidi del solito e non so se per via di un’attività di scarico della preparazione non ancora terminata. La settimana che ci separa dal ritorno risolverà l’eventuale problema.

Concludendo, non ho visto passi indietro, non sono preoccupato o scandalizzato per i gol non realizzati da Larrondo e Barreto, non vedo motivi che possano giustificare allarmismi. Il famoso “equilibrio” nei giudizi tecnici e di tifosi non è del mondo granata che perde spesso l’umiltà dopo qualche risultato positivo. Per fortuna non avviene nel gruppo del Torino FC. Non si può iniziare una stagione pensando di essere diventati infallibili o creando ansia solo dopo un normale pareggio fuori casa in un preliminare di Europa League qualche anno fa solo inimmaginabile disputarlo. Sono certo che, salvo cataclismi, il ritorno ci vedrà vincenti in virtù della già accennata superiorità tecnica emersa e soprattutto perché si giocherà in uno Stadio, quello dell’ex Comunale, deputato al calcio, per chi sa giocare al calcio e noi lo sappiamo fare molto bene. Poi non credo che Vukotic potrà avere un’altra serata tanto favorevole al di là degli interpreti che scenderanno in campo. Dopo un anno di inattività, forse Larrondo e Barreto hanno solo bisogno di giocare.Tutti concentrati sul 28 agosto 2014 quindi, per staccare il biglietto utile all’ingresso nel teatro europeo che da troppo tempo ci vede assenti non per colpa di noi tifosi ma per i troppi avventurieri che hanno guidato il Toro negli ultimi decenni.

Mercato – 10 al termine. Ore 23,00 dell’1.9.2014

Nel frattempo il mercato continua e sta per entrare nell’ultima settimana di trattative. La settimana in cui si svegliano tutti e cominciano a materializzarsi idee valutate per mesi. Anche il Toro, in attesa del ritorno europeo che potrebbe aumentare e migliorare l’organico già esistente, si relaziona costantemente con la vicenda Cerci che ormai è promesso sposo al Milan. Non ci sono ancora accordi ufficiali ma ormai è chiaro a tutti che Alessio ha fatto una scelta da mesi ed ha solo aspettato, ed aspetta, il momento giusto per trasferirsi nella società rossonera dove guadagnerà di più, avrà un centro sportivo che reputa adeguato alla sue capacità ed una squadra con ambizione Champions. Ho solo elencato i desideri che ha sempre raccontato nelle sue interviste. Conclusa l’operazione, non credo andremo oltre martedì, il Toro penserà a chiudere le sue trattative allo stato in standby. Finchè non sarà ufficiale credo che qualsiasi tifoso spera sempre che Alessio resti.

Petrachi nei prossimi 10 giorni dovrà:

1. verificare le offerte per Gillet e Avramov, il primo è richiesto da Catania, Cagliari e Sassuolo che gli offrono la titolarità, quello a cui ambisce il Gatto di Liegi; il secondo può essere sempre stata la soluzione nel cassetto per liberare il posto da extracomunitario.

2. assicurarsi che la cittadinanza italiana di Sanchez venga ratificata entro la sessione di mercato per il tesseramento come comunitario dell’argentino (al momento, non sono a conoscenza di eventuali deroghe che potrebbero essere concesse).

3. tesserare Peres, vedi anche punti precedenti.

4. acquistare una punta (due?) che sostituisca Cerci nel ruolo.

5. prendere un difensore

6. cedere Basha e Gazzi

7. acquistare un centrocampista.

In entrata i nomi sono sempre gli stessi e nessuno di loro si è ancora accasato. Questo dimostra che il nostro DS ha un diritto di scelta che eserciterà a seconda delle necessità di organico. Mi riferisco a Zapata, Okaka (dichiarato incedibile dalla Samp), Puggioni, Faraoni, Botta, Pavoletti. Insomma, al nostro Gianluca il lavoro non manca. Ricordo sempre che arriviamo allo sprint finale con una base ben definita di organico. Solo le vicende Peres e Sanchez stanno andando per le lunghe, tutto il resto rientra nella logica di un mercato che ormai da anni vede il calciatore al centro di tutto. Basta solo dare un’occhiata agli altri club per capire che si subiscono i desiderata degli atleti.Alla prossima e Forza Toro.
- See more at: http://www.tuttotoro.com/toro-torinofc/9/24483/IL-TORO-DAL-SALENTO--RAMMARICO-GRANATA.html#sthash.wbqcdEAt.dpuf

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere