ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Federico Zandomeneghi: Maestro dell'Impressionismo italiano

02/06/25 Veneto (Venezia)

Ricordo del grande pittore di Venezia

Bruno PollacciOggi è il 2 Giugno ed in questo giorno, nel 1841, a Venezia nasceva il grande pittore Federico Zandomeneghi. Figlio d'arte ( il padre ed il nonno erano scultori in stile “neoclassico”) si formò prima all'Accademia di Belle Arti di Venezia e poi a quella di Milano. Si trasferì a Firenze dove soggiornò per quasi 5 anni, frequentando le riunioni artistiche al Caffè Michelangiolo ed entrando quindi in contatto con gli artisti Macchiaioli Fattori, Lega, Segantini, Borrani, Banti e Cabianca. Grazie alla spiccata personalità però non si fece mai condizionare, sviluppando presto un proprio stile individuale attraverso una pennellata di sintesi ed un cromatismo acceso. Di lui s'iniziò a scrivere positivamente a livello critico dal 1871 e la sua opera “Impressioni di Roma”, eseguita nel 1872, suscitò l'ammirazione di Edouard Manet, quando il grande artista francese ebbe l'occasione di ammirarla presso la Pinacoteca di Brera, nel 1875. Nel 1874 Zandomeneghi partì improvvisamente per Parigi, proprio nel momento in cui nasceva l'Impressionismo con l'esposizione degli “indipendenti” rifiutati al “Salon”, che esposero nello studio del fotografo Nadar. Anche se quel soggiorno sarebbe dovuto essere temporaneo, Zandomeneghi, coinvolto dalla vivace scena artistica parigina, si stabilì definitivamente nella capitale francese e non fece più ritorno in Italia, frequentando gli ambienti impressionisti e stabilendo amicizia con Renoir e Degas in particolare. Iniziò un'attività di disegnatore di moda e dal 1879 iniziò ad esporre con regolarità con il gruppo degli impressionisti, dedicandosi anche alla pittura “en plain air”, anche se tra i suoi soggetti preferiti rimasero sempre figure e ritratti femminili. Nel 1888 le sue opere entrarono a far parte della sezione italiana dell'”Esposizione Universale di Parigi” ed in seguito, nel 1914, la “Biennale di Venezia” gli allestì una esposizione personale, che però non riscosse successo presso la critica del momento. Il suo corpo venne ritrovato esanime ai piedi del suo letto, nella casa di Montmartre nel 1917 (dove aveva vissuto accanto a Toulouse Lautrec) e le sue opere vennero vendute all'asta per pochi soldi. Fu in seguito riconosciuto tra i più abili e talentuosi pittori impressionisti italiani. Questa mia opera realizzata a sanguigna e seppia acquerellate ed acquerello, che è stata esposta nel 2017 nella mia mostra personale dedicata ai "Grandi Artisti Italiani tra '800 e '900" inserita nelle manifestazioni di "ITALIART" - Festival dell'Arte Italiana a Digione, in Francia, è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa

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