Filumena Marturano al Teatro della Regina di Cattolica
Con Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses. Regia Liliana Cavani
Al Teatro della Regina di Cattolica
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses
regia Liliana Cavani
scene e costumi Raimonda Gaetani
luci Luigi Ascione
musiche originali Teho Teardo
e con
Nunzia Schiano
Domenico Mignemi
Gregorio Maria De Paola
Elisabetta Mirra
Ylenia Oliviero
Agostino Pannone
Fabio Pappacena
Eduardo Scarpetta.
assistente alla regia Marina Bianchi
scenografo collaboratore Alessandro Nico
assistente costumista Sonia Salvatori
direttore di scena Francesco Grieco
capo macchinista Gennaro Iengo
capo elettricista Rosario D’Alise
capo sarta Rosa Perillo
amministratore Nicola Cosenza
trovarobato Barbara Sanfelice
scenografia Scenarredo srl
Produzione Gitiesse Artisti Riuniti diretta da Geppy Gleijeses
in collaborazione con Spoleto 59 Festival dei 2Mondi
Dopo il debutto, in prima nazionale, al Festival dei 2 Mondi di Spoleto, giunge al Teatro della Regina di Cattolica, 'Filumena Marturano', una delle opere più amate e conosciute di Eduardo de Filippo, diretta da Liliana Cavani, interpretata da Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses e da un affiatato gruppo di comprimari.
Nel dramma di 'Filumena' il grande drammaturgo aveva voluto rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata, anche moralmente, prefigurandone però al contempo la dignità e la volontà di riscatto.
''Ho accettato l’invito generoso e ottimista di Geppy Gleijeses - ha scritto nelle note di regia Liliana Cavani - 'Filumena Marturano' e' un testo che mi piace moltissimo, da sempre. Ho anche amato il film di De Sica con Sofia Loren e Mastroianni. È un’opera di grande impegno morale e oltretutto in anticipo sui tempi, scritto senza retorica, ma con la naturalezza della vita. Un capolavoro''.
''Filumena crede nella vita, la ama, la trova vivibile per quello cerca di raddrizzare le storture, di vincere le ingiustizie - conclude la Cavani - Eduardo deve aver amato moltissimo questa commedia, perché è pura vita''.
Una interpretazione che nasce da dentro ed esce all'esterno con una grande forza. E' la forza della dignità e del riscatto in una Italia umiliata, offesa e depauperata.