Fondi Europei, Conferme autorevoli
Viene confermata la nostra analisi sull'utilizzo dei fondi Europei in Campania.
CONFERME AUTOREVOLI ALLE NOSTRE ANALISI SULL’UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI IN CAMPANIA.
di: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco.
E’ già da qualche anno che continuiamo a pubblicare articoli di informazione sull’utilizzo dei Finanziamenti Europei in Campania, molti quotidiani ed organi di informazione hanno ripreso le nostre considerazioni, ma fino ad ora non si è aperto nessun dibattito, ne sono stati presi provvedimenti.
Sul “Corriere del Mezzogiorno” di oggi- 23 Ottobre-, vengono pubblicati i dati di un indagine che il Governo Italiano ha commissionato alla London School of Economy sullo sviluppo del Turismo, in questo studio è stato evidenziato che il Turismo in Campania è cresciuto talmente poco da risultare insignificante per la definizione dello sviluppo.
Approfondendo l’analisi si è notato che il P.I.L. era cresciuto di poco, che la disoccupazione era sempre elevata e che la Campania si colloca all’ultimo posto tra le Regioni dell’Obiettivo 1.
Da queste rilevazioni lo studio trae la conseguenza che i Fondi Europei assegnati alla Campania , non hanno raggiunto nessun obiettivo utile allo sviluppo.
La Campania è molto lontana dagli standard di sviluppo stabiliti a Lisbona nel 1999, mentre è aumentato il divario tra la nostra Regione e le altre Regioni meridionali, in particolare la Puglia, il Molise e la Basilicata.
Questo articolo fa seguito alle dichiarazioni del Ministro Nicolais, che rilevava come l’utilizzo dei Finanziamenti Europei non è servito allo sviluppo della Regione, perché i Fondi sono stati utilizzati per coprire spese ordinarie e non per creare nuove occasioni di lavoro e di crescita economica della Regione.
Il Ministro spiega in parte quali siano stati i limiti dell’azione del Governo Regionale, spingendosi fino a suggerire che Isaia Sales, responsabile dei Fondi Europei in Regione, fosse aiutato nella sua azione di programmazione.
Siamo veramente dispiaciuti di avere ragione, questo significa che la nostra Regione è in gravissime difficoltà ed occorre da subito un cambiamento radicale dell’azione di Governo.
Debbono cambiare strategie, metodi e persone, perché si possa ricominciare a crescere.
Il destino di Napoli e della Campania è quello di ricominciare sempre da capo, perché tutte le speranze sono state deluse.
Nel nostro ultimo articolo del 7 Ottobre, citavamo i dati della Ragioneria Generale dello Stato, che indicava, con un’approssimazione al centesimo di euro, quanta soldi erano stati impegnati e spesi dalle Regioni del Sud sui Fondi Europei.
Avevamo sottolineato ancora una volta, che oltre a spendere male, la Regione aveva speso anche meno di quello che aveva a disposizione; mentre Sales e Neri continuavano a parlare di premialità e di finanziamenti spesi al 100% del totale disponibile.
Valutare adesso i guasti fatti e gli errori commessi, serve soprattutto a non commetterne altri, per rendere pienamente efficace l’azione dei Fondi straordinari che l’Europa ci assegna fino al 2013.
Speriamo che la ragione sostituisca l’arroganza e lo spirito di servizio nei confronti dei cittadini non sia soppiantato dal bisogno di rispondere alle lobby di potere che in Regione Campania sono veramente molto forti e tante.
Napoli, 23/10/07