ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Fracta. Camilla Filograna, Orodé Deoro, Dario Giancane

21/10/21

Gli artisti pugliesi presentano per la prima volta a Milano gli esiti di un percorso condotto da Camilla Filograna sulla commistione tra arte visiva e arte decorativa. A partire dagli scatti della fotografa leccese, che compongono sempre una metà dell’opera, gli altri due artisti sono intervenuti alternativamente sull’altra metà, ognuno con la propria modalità espressiva. Ne risulta un corpus di lavori frutto di in un processo che mette da parte l’ego del singolo per dare spazio a un modus operandi realmente collettivo.

FotoHanno lavorato a quattro mani con Camilla Filograna gli artisti Orodé Deoro e Dario Giancane per realizzare le opere di “Fracta”, mostra a cura di Andrea Novembre che si svolge alla Other Size Gallery di Milano dal 21 ottobre al 24 novembre 2021.
Ne è nato un nucleo di otto lavori di grandi dimensioni che combinano il linguaggio fotografico di Filograna con le decorazioni musive di Deoro e le creazioni in lamiera ferrosa ossidata di Giancane: opere a parete dal forte carattere installativo.
Per la prima volta, con questa esposizione, Camilla Filograna presenta gli esiti di una ricerca artistica che mette in dialogo e in contrapposizione l’arte visiva e l’arte decorativa.

A partire dagli scatti della fotografa leccese, che compongono sempre una metà dell’opera, gli altri due artisti sono intervenuti alternativamente sull’altra metà, ognuno con la propria modalità espressiva.
Ne risulta un corpus di lavori in cui gli autori hanno potuto agire con grande libertà espressiva, in un processo che mette da parte l’ego del singolo per dare spazio a un modus operandi realmente collettivo.
Ogni opera si presenta dunque con una personalità spiccatamente eclettica, la cui resa finale è qualcosa di più della somma dei singoli interventi.

Come suggerisce il titolo, la frammentazione è al centro dell’attenzione degli artisti. I soggetti frammentati della fotografa Camilla Filograna, secondo cui la fotografia “è, come ogni arte visiva, la rappresentazione per difetto della complessità del reale” poiché ne ritaglia solo una parte, vengono ricostruiti e completati dal lavoro degli altri due autori che restituiscono loro complessità e ricchezza.
Un lavoro, questo di decostruzione e ricostruzione, che non può che essere frutto di uno sforzo collettivo, di una “comunità”: un messaggio fortemente simbolico in un momento storico che più che mai ci ha costretti al mantenimento di una distanza e, nei momenti più estremi, a un vero e proprio isolamento.

Non casuale è inoltre la scelta del soggetto, che si ripete ossessivamente in ogni lavoro: il cavallo. La figura equina porta infatti con sé una simbologia contraddittoria: in alcune culture è creatura solare e vitale, per altre è animale notturno e infero. Un soggetto doppio e, per questo, intrinsecamente frammentato.

In mostra, è presente inoltre il video di Bruno Barillari che dalle opere di “Fracta” trae ispirazione facendosene interprete.

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