Francesco Valsecchi: Agenda Digitale Italiana, “Grande opportunità di sviluppo”
La realizzazione dell’Agenda Digitale Italiana rappresenta una grande opportunità di modernizzazione del paese e di rilancio della crescita.
Francesco Valsecchi interviene sulla digitalizzazione in Italia soffermandosi, in particolare, sull’iniziativa della realizzazione di un sistema integrato di dati di interesse nazionale (System of Registers) che permette di valorizzare il patrimonio informativo, ad oggi disperso in sistemi ed archivi separati, relativo all’interazione ed alle correlazioni degli elementi principali del sistema paese: individui, territorio, immobili, infrastrutture, pubblica amministrazione, aziende e professionisti.
L’iniziativa si innesta in quel percorso verso la digitalizzazione che l’Italia sta cercando di intraprendere: “Sarà importante usare il semestre Ue anche con sfide innovative” ha recentemente dichiarato il neo Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Camera. “A Luglio organizzeremo un importante appuntamento sull’agenda digitale immaginando di arrivarci con un lavoro ancora più approfondito dal nostro Governo, perché gran parte della competitività del sistema arriva anche da questo”.
I primi elementi del sistema integrato di cui parla Francesco Valsecchi sono rappresentati dalle iniziative di realizzazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e dell’Archivio Nazionale delle Strade e dei Numeri Civici, che premetteranno non solo di rimuovere la frammentazione territoriale degli archivi anagrafici recuperando efficienza nello svolgimento di gran parte delle pratiche amministrative e nell’erogazione dei servizi ai cittadini, ma anche di abilitare il “censimento continuo” della popolazione e delle abitazioni, per una migliorata gestione del territorio e dei servizi ad esso associati.
Il successo progettuale della realizzazione del sistema integrato di dati di interesse nazionale è determinato da tre elementi fondamentali: la definizione di un modello informativo integrato, un governo unitario del modello informativo ed infine l’adozione di piattaforme tecnologiche in grado non solo di memorizzare i grandi volumi dati necessari, ma soprattutto di consentirne l’accesso efficiente e sicuro in corrispondenza di una grande varietà di modalità di utilizzo e di una grande molteplicità di utilizzatori.
Fonte: Studio Valsecchi
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