SALUTE e MEDICINA
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Fratture di Polso

10/12/10

La frattura del polso, detta altresì frattura di Colles, avviene generalmente a fronte di una caduta sul polso flesso, con il radio che arriva a piegarsi su di sè. Con il contributo del Dott. Massimo Massarella.

Tra gli effetti maggiormente riscontrabili a seguito della frattura di polso, merita una menzione particolare l'accorciamento del radio. A livello di trattamento, occorre tenere in debita considerazione alcuni fattori peculiari, come l'età, le condizioni di salute del paziente, la stabilità della frattura, coinvolgimento della superficie articolare e delle cartilagini, scomposizione della frattura e rischi connessi all'intervento chirurgico.

Per quanto riguarda il trattamento approntato, l'obiettivo precipuo è quello di mantenere l'osso fratturato in una posizione che ne favorisca la pronta guarigione. In caso di frattura scomposta, può rendersi necessaria una manovra di riduzione incruenta. In presenza di una frattura instabile, possono essere adottate medotiche di tipo cruento come placche, viti, fissatori esterni e fili d'acciaio.

Il movimento del polso è possibile soltanto ad avvenuta guarigione. In base all'entità della frattura, l'ortopedico può optare per un trattamento conservativo o al contrario, di natura chirurgica.

Le fratture di radio, invece, vengono classificate in questa maniera:

- Fratture metafisarie con spostamento dorsale

- Fratture da separazione superficiale articolare

- Fratture da compressione superficiale articolare

Completano la sequenza le fratture da avulsione e quelle da meccanismo duplice combinato I-IV.

Meritano un cenno, anche le fratture del radio distale, le quali differiscono sulla base di alcuni elementi quali meccanismo traumatico, alta/bassa energia, coinvolgimento articolare e lesioni associate.

Infine, occorre rimarcare il ruolo del tutore, in termini di utilizzo e complicanze.
Occorre che il paziente sopporti al meglio il tutore gessato. Tuttavia, esistono casi in cui l'arto immobilizzato crea qualche fastidio al paziente, nonostante l'elevazione dell'arto e l'assunzione di anti-infiammatori. A questo punto, rivolgersi ad un ortopedico diventa inevitabile.

In questo senso, è opportuno ricordare come l'immobilizzazione possa generare complicanze come gonfiore della mano, rotture tendinee, artrosi ecc.
Una volta rimosso il tutore, il paziente deve assolutamente recuperare la mobilità delle articolazioni attraverso esercizi quotidiani per polso e dita (palline in gommapiuma). Evitare comunque sforzi eccessivi come pratiche sportive di contatto e sollevamento pesi.



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