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Gaeta città da dimenticare

22/07/14

Prezzi alle stelle, pioggia di multe, turisti penalizzati

Lo scrivo a malincuore, ma Gaeta, definita niente meno che “Perla del Tirreno”, è una località da dimenticare. A malincuore perchè, giornalista professionista sessantunenne, Gaeta per me è sempre stato un “mito” avendo lì le radici la mia famiglia paterna, originaria del rione San Francesco. In questa balorda estate 2014, è entrata in vigore la ZTL che relega i turisti a parcheggiare solo sul lungo mare, provocando, soprattutto nei fine settimana file interminabile, litigate, suoni prolungati di clacson. I vigili, diversi dei quali visti a fumare in servizio, assediano, falciando, allo scadere del tempo, di multe i malcapitati. Intanto Gaeta “vecchia” cade a pezzi, altro che medievale! I prezzi degli affitti estivi sono esorbitanti, ma molti sono in nero. In “compenso” nidiate di gatti di tutte le dimensioni vi8vono indisturbati in tutte le viuzze del molo e sulle scale che da Piazza Traniello portano verso i castelli e la chiesa di San Francesco. I commercianti, soprattutto dei generi alimentari sono inospitali. I prezzi degli stabilimenti balneari, nei quali vige un regime quasi da “caserma” sono alle stelle. Se sei sotto l'ombrellone e ti viene a trovare un amico viene allontanato perchè l'ombra si paga. In un bar campeggia un cartello vicino ai video-giochi: “E' consentito giocare, non guardare”. Il mercato del pesce? Impraticabile per i prezzi. Però a 5 euro puoi comprare una cassetta di pesciolini “abusivi”, all'arrivo delle paranze, in barba alla Scuola della Guardia di Finanza. Meglio fermarsi qui.

Giancarlo Padula

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