SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

GASTRITE da farmaci: con GSE e COLOSTRO si possono evitare o “riparare”

Nonostante la grande maneggevolezza dei FANS, la comparsa di effetti collaterali epatici, renali, cardiocircolatori e gastrointestinali sono frequenti.

FotoLe proprietà farmacologiche analgesica e antipiretica rendeì i farmaci antiflogistici non steroidei (FANS) di vasto impiego clinico. Insieme all’aumentata prevalenza nei popoli occidentali di malattie croniche come l’artrosi, hanno avuto come conseguenza un incrementato uso di FANS negli ultimi decenni, tanto da rappresentare oggi circa l’8% delle prescrizioni totali (1).

I dati italiani (Rapporto OSMED 2011), documentano come i FANS siano la classe più prescritta tra i farmaci dell’apparato muscolo-scheletrico. Allo stesso tempo l’acido acetilsalicilico (ASA), FANS oggi prevalentemente utilizzato come antiaggregante piastrinico, è il secondo farmaco più prescritto in assoluto. Infine i farmaci dell’apparato gastrointestinale, al secondo posto per la spesa sanitaria e prevalentemente rappresentati dagli inibitori di pompa protonica, sono usati spesso come protettori nei confronti dei danni gastrici da FANS.

Sebbene stomaco e duodeno siano gli organi maggiormente esposti al danno da FANS, l’intero apparato digerente ne è soggetto. Le lesioni compaiono in genere durante i primi 2 mesi di trattamento, anche se il rischio è già presente dalle prime assunzioni, come evidenziato da recenti trial clinici randomizzati e studi osservazionali (2 3).
I danni gastrointestinali da farmaci rappresentano un’importante causa di mortalità e soprattutto il più comune motivo di ricovero per eventi avversi (4) ; i FANS sono i farmaci più frequentemente coinvolti, come emerso anche da studi epidemiologici della Medicina Generale italiana (5) . L’emorragia digestiva è il più frequente evento avverso responsabile di ricovero (15,7%), mentre l’ulcera peptica rappresenta il 10,8% e la gastrite erosiva il 9,8%. Il 37,2% dei pazienti ricoverati non è gastroprotetto anche se esposto a più fattori di rischio. Il dilemma del clinico resta quindi quello di prescrivere il FANS quando necessario ma di ridurre o prevenirne gli effetti collaterali gastrointestinali.

I FANS esercitano il loro effetto farmacologico attraverso l’inibizione della cicloossigenasi (COX), enzima che permette la trasformazione dell’acido arachidonico in prostaglandine (PG), sostanze deputate al controllo di numerosi processi fisiopatologici. La COX possiede due isoforme, COX-1 e COX-2; la prima regola la sintesi delle PG in condizioni fisiologiche, la seconda è prodotta solo nelle sedi di flogosi. L’effetto inibitorio dei FANS tradizionali si esplica su entrambe le COX e produce necessariamente, oltre alla soppressione dell’infiammazione e del dolore, una serie di effetti biochimici a livello gastrico legati alla ridotta sintesi di PG; queste infatti riducono la secrezione acida, stimolano la produzione di muco e bicarbonati, favoriscono l’irrorazione ematica della mucosa garantendone l’integrità. I FANS sono inoltre dotati di un’azione lesiva locale PG indipendente, legata alla loro capacità di favorire la penetrazione dell’acido cloridrico nella parete dello stomaco con ovvi effetti corrosivi sulla mucosa.

IN SINTESI:
I danni gastrointestinali da farmaci rappresentano un’importante causa di mortalità e soprattutto il più comune motivo di ricovero per eventi avversi :
• La mucosa gastroduodenale possiede diversi sistemi di difesa e i FANS hanno effetti deleteri su quasi tutti.
• I fattori che aumentano la gastrolesività da FANS sono: associazione ad ASA (anche a basse dosi), assunzione contemporanea di più FANS, anamnesi positiva per ulcera peptica, anticoagulanti orali, H. pilory, fumo, alcol, stress, corticosteroidi, età.
• L’esistenza di un’enteropatia da FANS è stata recentemente confermata

EFFETTI COLLATERALI
Quante volte, leggendo i foglietti illustrativi che accompagnano le specialità, medicinali, ci è capitato di trovare indicati, alla voce “effetti indesiderati", i disturbi o i danni a livello gastrico!?
Assai di frequente... Con ciò si intendono tutta una serie di problematiche, direttamente conseguenti all'assunzione del farmaco, che insorgono a causa dell'azione aggressiva del principio attivo verso la barriera mucosa di stomaco e duodeno (il primo tratto dell'intestino). Le evidenze possono essere di varia natura: dalla comparsa dei più comuni bruciori o dolori di stomaco, alle gastriti, o ad eventi più seri come lesioni con ulcerazioni, erosioni e perforazioni alle pareti dello stomaco, fino ad arrivare a veri e propri sanguinamenti.
Il tipo di farmaco assunto, le dosi e la durata della terapia, l'assunzione di più farmaci concomitanti sono tutti elementi direttamente implicati nell'insorgenza del problema; a tutto questo possono concorrere altri fattori di rischio quali l'avanzare dell' età, gli stati d'ansia, lo stress, uno stile di vita e alimentare scorretti. Nei casi più semplici il problema gastrico può risolversi con la sospensione del farmaco implicato, ma molto più spesso, a causa di terapie protratte per lungo tempo o quando ci sono condizioni patologiche per cui non è possibile sospendere l'assunzione, ecco che il danno può diventare cronico, e ci si ritrova ad avere a che fare con una nuova "malattia" da curare.

LA MUCOSA GASTRICA.
Per svolgere le sue funzioni di digestione dei nutrienti e protezione dai patogeni, lo stomaco secerne un succo dal pH fortemente acido per la presenza di acido cloridrico. La mucosa gastrica, per proteggersi dall' azione aggressiva di questo secreto, sotto lo stimolo di sostanze fisiologiche (le prostaglandine), produce uno strato di muco alcalino che ne assicura integrità ed efficienza. In condizioni di salute quindi, fattori aggressivi e fattori protettivi convivono in equilibrio; se però quest'equilibrio si sposta a danno dei meccanismi protettivi ecco che insorgono le lesioni, più o meno profonde, alle pareti dello stomaco, che possono complicarsi in eventi emorragici.
Molti farmaci di largo consumo hanno insita, nel meccanismo d'azione, la capacità di agire, in modo negativo, sui meccanismi protettivi, che venendo meno, lasciano la mucosa esposta all'aggressione acida del secreto gastrico.

NON SOLO FANS
I farmaci sono sostanze chimiche estranee all' organismo che esercitano fatalmente oltre agli effetti favorevoli e curativi che si ricercano, altri effetti indesiderati; di questo rapporto danno/beneficio si deve sempre tenere conto. É noto che gli antinfiammatori non steroidei (FANS), di cui fa parte anche la famosa aspirina, sono tra i principali incriminati delle alterazioni della mucosa dello stomaco.
Questi farmaci agiscono inibendo direttamente la sintesi delle prostaglandine; di conseguenza viene meno la produzione di muco alcalino, così come la sua azione protettiva. Eppure se ne abusa! Sono assunti spesso, senza reale necessità, per una banale influenza o per il classico mal di testa. Ma non sono i soli: molti altri farmaci, che richiedono terapie croniche e assunzioni quotidiane, a lungo andare sono responsabili di lesioni gastro-duodenali. Ne sono un esempio gli anticoagulanti (ASA a basso dosaggio, eparina, warfarin) usati per fluidificare il sangue e assolutamente indispensabili per ridurre il rischio di trombosi. Lo stesso vale per i cortisonici che, grazie al loro potere antinflogistico, vengono ampiamente impiegati nelle malattie reumatiche, per i dolori articolari e muscolari, oltre che nei casi di allergia. Ma anche chi soffre di ipertensione deve fare attenzione, poiché con farmaci di prima scelta per abbassare la pressione (es. diuretici tiazidici) si sono osservati disturbi gastrici.
E ancora, gli studi hanno dimostrato che anche farmaci comunemente impiegati nel trattamento della depressione, gli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (es. fluoxetina), possono aumentare il rischio di sanguinamento gastro-duodenale. Nel caso di associazione di più farmaci poi, come spesso accade, il rischio di lesioni aumenta considerevolmente e gli effetti negativi diventano tanto più marcati e gravi.

L’APPROCCIO "UFFICIALE"
Negli ultimi anni si sta cercando di sensibilizzare sempre più medici e pazienti sulla necessità di associare alle cure farmacologiche prolungate un' adeguata gastroprotezione, consiglio seguito però solo da un 10-15% di chi assume farmaci gastrolesivi. I farmaci maggiormente utilizzati sono gli inibitori di pompa protonica, che riducono la secrezione acida, e le prostaglandine sintetiche (misoprostolo) che stimolano la produzione del muco; tuttavia questi farmaci, se da un lato risolvono apparentemente parte del problema, dall' altro alterano la normale fisiologia gastrica, rendendosi responsabili di altri effetti negativi, conseguenti al loro stesso uso (disturbi gastrointestinali in genere, diarrea, stitichezza, dolori addominali, problemi digestivi e maggiore facilità alle infezioni gastro-intestinali).
Vi è quindi la necessità di un approccio diverso, efficace e risolutivo, per contrastare i danni dei farmaci e favorire i naturali meccanismi protettivi della mucosa. Tutto ciò senza interferire con i fisiologici meccanismi secretivi e preservando l'efficienza dell'intero apparato digestivo.

LA SOLUZIONE NATURALE PARTE DALLE PROPRIETÀ GASTROPROTETTIVE DEL GSE
Recenti ricerche (eseguite dai ricercatori del Jagiellonian University Medical College a Cracovia) hanno messo in evidenza ulteriori straordinarie capacità dell' Estratto di semi di Pompelmo (GSE), già, noto per le proprietà antibatteriche, antimicotiche, antivirali ed antiparassitarie, riconosciute da laboratori ed istituti di tutto il mondo. Gli studiosi hanno indagato per verificare la capacità del GSE di esercitare azione protettiva sulla mucosa gastrica, come ipotizzato da studi preliminari.

Le indagini hanno confermato l'incredibile ruolo gastroprotettivo del GSE e la sua capacità di accelerare la guarigione delle lesioni. Non solo protettivo, quindi, ma anche riparatore! Il GSE si è dimostrato in grado di esplicare tale azione riparatrice attraverso la stimolazione della sintesi di alcune sostanze, fisiologicamente presenti nel nostro organismo, con un ruolo protettivo nei confronti della mucosa gastrica.
Tali sostanze, quali le prostanglandine, i fattori di crescita cellulari e l'ossido nitrico, determinano un aumento del flusso sanguigno nella sottomucosa che garantisce un continuo apporto di ossigeno ed elementi nutritivi necessari, sostengono il ricambio e la crescita cellulare, favoriscono la rapida reintegrazione dell' epitelio mucosale e lo proteggono dai danni dello stress ossidativo. Queste scoperte, unite alle note proprietà antimicrobiche, esaltano la funzionalità del GSE nei confronti della mucosa gastro-duodenale e lo rendono ideale per un approccio naturale ed efficace, volto al ripristino dell' integrità funzionale e protettiva della mucosa stessa.

GSE E I PRINCIPI VEGETALI SPECIFICI: L'APPROCCIO NATURALE COMPLETO ED EFFICACE
Per affrontare in modo completo il problema dei danni dei farmaci ed offrire una soluzione efficace e risolutiva è necessario favorire il ripristino dell'equilibrio della mucosa gastrica, rafforzandola e potenziandone i naturali fattori protettivi, senza interferire in alcun modo con le fisiologiche funzionalità del processo digestivo. A questo scopo, ferma restando la particolare attenzione all' alimentazione e allo stile di vita, un aiuto concreto viene dall'associazione di Estratto di semi di Pompelmo e principi vegetali specifici. Il GSE, da studi recenti, è risultato efficace nel proteggere la mucosa gastrica e nell'accelerare la riparazione delle lesioni, tutte proprietà che ne garantiscono l'efficacia come gastroprotettivo e riparatore della mucosa danneggiata.
"Le incredibili proprietà terapeutiche dei semi di pompelmo" di Allan Sachs Ed. Il Punto d'Incontro e "Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo" d'i S.Sharamon e B.J.Baginski Ed.Tecniche nuove ed hanno uno scopo esclusivamente informativo, ben lungi dal voler dare consigli terapeutici su patologie che rimangono di esclusiva competenza dei medici specialisti. Il nostro unico fine è di divulgare in Italia la conoscenza dell'Estratto di semi di Pompelmo.

COLOSTRO
Il colostro è un liquido secreto inizialmente dalla ghiandola mammaria di tutti i mammiferi prima che venga prodotto il vero latte dopo circa 24/48 ore dal parto. Si presenta molto denso, giallastro, ricco di proteine molto digeribili, sali minerali e vitamine. Il suo compito in natura è quello di fornire l’intera memoria del sistema immunitario attivandolo, di mantenere la vitalità dell’organismo fornendo il giusto nutrimento e di evitare l’accumulo di sostanze potenzialmente nocive che possano danneggiarlo.
Ripetute sperimentazioni hanno dimostrato che, grazie ai suoi buoni contenuti in Immunoglobiline (IgA, IgG ed IgM), molecole ad azione antimicrobica (Lisozima, Lattoperossidasi, Inibitori delle proteasi e lactofferrina che compete per la sua affinità al Fe con i microrganismi ferro-dipendenti sottraendolo) nonché sostanze ad azione immunostimolante (interferone e citochine) rappresentando un’importante strumento di trasferimento di Immunità Passiva.
Il colostro è in grado di stimolare la crescita delle cellule intestinali, rafforzare la parete dell'intestino e prevenire la permeabilità intestinale (una condizione che causa la dispersione delle particelle dell'intestino nel resto del corpo). Questi effetti benefici sono probabilmente dovuti alla lattoferrina e ai fattori di crescita contenuti nel colostro.

La peculiarità del colostro è quella di contenere altre sostanze particolarmente interessanti tra cui fattori di crescita (GH, IGF I e II) le IGF(insulin-like growth factor) ormoni peptidici dalle proprietà anaboliche; anche le poliamine e le molecole GLP1 e GLP2, per le quali molti studi hanno dimostrato la loro importanza nel sostenere un azione di stabilizzazione della barriera intestinale (a livello delle giunzioni strette), migliorare la capacità di riparazione del tessuto gastro-intestinale. Infine il contenuto di amminoacidi essenziali (taurina)permette al colostro cdi esercitare una importante azione antiossidante in grado di contribuire alla prevenzione di ingiurie intestinali da parte dei radicai liberi. Molti studi scientifici fatti:
• nella regolazione delle risposta allergica e antifiammatoria
• Nelle problematiche digestive di varia natura come gastriti, ulcera gastrica e duodenale, diarree funzionali, disbiosi intestinale, coliti, sindromi da malassorbimento
• nella risposta pancreatica nell’insulino-resistenza
• nel fornire energia per aumento delle prestazioni atletiche e nel coinvolgimento del miglioramento della massa magra a discapito della grassa.
• nei casi di sistema immunitario basso o con decifit
• nel contrastare ritardi della crescita
• nel coadiuvare gli stati di convalescenza e invecchiamento

È possibile assumere colostro come integratore, a qualsiasi età, per incrementare le difese immunitarie, combattere le infezioni e supportare la salute intestinale. Generalmente, viene sfruttato il colostro bovino e di capra. Per questi integratori il colostro delle mucche viene pastorizzato ed essiccato in compresse o in polveri che possono essere mescolate a liquidi o assunte direttamente in bocca senza bisogno di bere acqua (formulazioni orosolubili). Altrimenti, si può trovare già in forma liquida oppure gel.

ALTRI RIMEDI NATURALI PER LA GASTRITE
Sono diversi i rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare il bruciore di stomaco dovuto alla gastrite.
Tra i più utilizzati e apprezzati ci sono:
• liquirizia, da consumare pura o sotto forma di infuso (attenzione se si soffre di ipertensione);
• tisane a base di camomilla e malva, utili a calmare l’infiammazione e i fastidi allo stomaco;
• centrifugati di carote o finocchi, che possono essere consumati anche crudi prima dei pasti;
• zenzero, per chi preferisce si può masticare un pezzettino di radice fresca prima dei pasti così da stimolare la digestione, altrimenti è possibile preparare anche un infuso a base di zenzero;
• calendula, molto utile per i problemi infiammatori dell’apparato digerente per le sue proprietà antinfiammatorie;
• umeboshi, albicocche essiccate e fatte macerare sotto sale, utili perché alleggeriscono il lavoro dello stomaco durante la digestione;
• argilla verde ventilata, aiuta a calmare l’acidità dello stomaco, può essere assunta per via orale preparando l’acqua argillosa;
• succo di aloe, protegge lo stomaco e allevia i sintomi della gastrite;

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTACI:
ERBORISTERIA ARCOBALENO
Tel. 3200469843 / 0445-524576
info@erboristeriarcobaleno.com

Fonte: GSE FORUM ITALIA

BIBLIOGRAFIA:
1. Jones R. Nonsteroidal anti-inflammatory drug prescribing: past, present, and future. Am J Med 2001;110(Suppl 1A):4S-7.
2. Scarpignato C, Bjarnason I, Bretagne J-F, et al. Working team report: towards a GI safer antiinflammatory therapy. Gastroenterology Int 1999;12:186-215.
3. Hunt RH, Lanas A, Stichtenoth DO, et al. Myths and facts in the use of anti-inflammatory drugs. Ann Med 2009;8:1-16.
4. Gurwitz JH, Field TS, Harrold LR, et al. Incidence and preventability of adverse drug events among older persons in the ambulatory setting. JAMA 2003;289:1107-16.
5. Pilotto A, Franceschi M, Vitale D, et al.; FIRI (Fondazione Italiana Ricerca Invecchiamento), SOFIA Project Investigators. Drug use by the elderly in general practice: effects on upper gastrointestinal symptoms. Eur J Clin Pharmacol 2006;62:65-73.



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