Genova. Corso di Analisi Bioenergetica per già psicoterapeuti. Intervista con Nicoletta Cinotti
In occasione del “Corso SIAB di specializzazione in analisi bioenergetica per già psicoterapeuti”, che si terrà prossimamente a Genova, abbiamo intervistato Nicoletta Cinotti, psicoterapeuta e docente del corso.
D: Come ti sei avvicinata alla bioenergetica?
R: Ho incontrato l’analisi bioenergetica da studentessa universitaria, allora ventenne, nel 1979 attraverso il lavoro di un terapeuta americano, chiamato in Italia dall’allora Istituto Reich di Roma. Erano anni di grande cambiamento e di grande novità nel quadro della psicoterapia corporea. Anni in cui non c’era ancora una formazione strutturata in analisi bioenergetica. Da quel primo incontro è nata una vera e propria passione: la passione che si prova quando si comprende di aver incontrato qualcosa di prezioso, prima di tutto per la propria vita personale, e poi anche per la propria vita professionale. Da quegli anni è stata fatta molta strada. In Italia l’analisi bioenergetica è diventata un approccio riconosciuto dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica tra le scuole di formazione per diventare psicoterapeuti. Poi, dopo la formazione per diventare analista bioenergetica e, dopo la certificazione internazionale, sono diventata anche docente per la Società Italiana di Analisi Bioenergetica (SIAB). Malgrado siano passati tanti anni - anzi direi quasi tutta la mia vita adulta - la passione è rimasta intatta. Un matrimonio in cui all'innamoramento iniziale è seguito un amore profondo e appassionato.
D: Ci racconti brevemente quali benefici può portare alle persone?
R: Il grande merito della bioenergetica è quella di essere prima di tutto un’esperienza che cambia il senso di gioia e vitalità con cui si vive. Questa esperienza di vitalità è ciò che lega alla bioenergetica. Comprendi il senso dell’essere vivo, oltre, e al di là, della teoria che sostiene questo approccio, riscoprendo la semplice felicità dell’infanzia, del corpo, della spontaneità.
D: A quale tipo di persone la consiglieresti?
R: Potenzialmente la bioenergetica è adatta a tutti, visto che tutti noi, per vivere, dobbiamo riconoscere la realtà del nostro corpo. All’inizio può esserci un senso di sorpresa dovuto alla dis-abitudine ad ascoltare e praticare il “linguaggio del corpo”. Se si supera questa difficoltà iniziale, se si accetta di declinare le tre colonne del Sé corporeo - consapevolezza di sé, autoespressione e padronanza - i risultati sono così incoraggianti che la motivazione a continuare ad approfondire la conoscenza di se stessi diventa il miglior alleato.
D: A quale tipo di terapeuta consiglieresti il corso SIAB di bioenergetica?
R: L’analisi bioenergetica è un approccio esperienziale e quindi è adatta per persone che desiderano imparare dall’esperienza e non solo dalla teoria. Richiede inoltre la disponibilità a impegnarsi in un percorso terapeutico individuale e di gruppo. Due condizioni necessarie per comprendere cosa significa “Imparare dall’esperienza corporea”, dall’esperienza vissuta in prima persona.
D: Hai dati recenti sull’interesse, magari nel mondo verso la bioenergetica?
R: Attualmente l’interesse nei confronti dell’esperienza corporea in psicoterapia è centrale ed emergente in tutti gli approcci. Sapere leggere l’esperienza corporea propria e dei propri pazienti permette di approfondire il percorso terapeutico in una maniera impagabile. Nello specifico bioenergetico Italia e Brasile sono i paesi in cui, in questo momento, sta avendo la maggiore diffusione.
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere