Getty Images annuncia i vincitori dei sussidi 2011 Grants for Editorial Photography
Getty Images ha annunciato che cinque fotogiornalisti sono stati scelti per ricevere un sussidio di 20.000 dollari ciascuno e la collaborazione editoriale di Getty Images a supporto di progetti di documentazione fotografica. I vincitori e i loro progetti sono i seguenti: • Alvarro Ybarra Zavala, reportage ‘Colombia, eterno dolore’ • Walter Astrada, reportage ‘La violenza sulle donne in Norvegia’ • Stanley Greene, reportage ‘La Via dei rifiuti elettronici: Cina/ Pakistan/ Nigeria’ • Liz Hingley, reportage ‘La famiglia Jones’ • Joan Bardeletti, reportage ‘KILL BILL, pena di morte per i gay africani’ Aidan Sullivan, Vice President of Photo Assignments di Getty Images, ha commentato: “Sono molto soddisfatto che il nostro programma di finanziamenti a supporto di progetti di fotografia editoriale continui a offrire nuove opportunità ai fotogiornalisti affinché possano portare il loro lavoro all'attenzione del mondo intero. La giuria di questa edizione ha esaminato oltre 400 candidature provenienti da ogni angolo del globo, e ora siamo lieti di poter annunciare i cinque vincitori per il 2011. I progetti prescelti quest'anno riguardano temi sociali complessi e sfide difficili, quali ad esempio la guerra civile in Colombia e la povertà nel Regno Unito”. La giuria era costituita da: • Tom Stoddart, fotoreporter • Jean-Francois Leroy, direttore generale, Visa Pour l’Image • Jon Jones, direttore della fotografia, The Sunday Times • Cyril Drouhet, direttore della fotografia, Le Figaro • Emanuela Mirabelli, photo editor, Marie Claire Italia
Perpignan, 2 settembre 2011 - Getty Images ha annunciato che cinque fotogiornalisti sono stati scelti per ricevere un sussidio di 20.000 dollari ciascuno e la collaborazione editoriale di Getty Images a supporto di progetti di documentazione fotografica. I vincitori e i loro progetti sono i seguenti:
• Alvarro Ybarra Zavala, reportage ‘Colombia, eterno dolore’
• Walter Astrada, reportage ‘La violenza sulle donne in Norvegia’
• Stanley Greene, reportage ‘La Via dei rifiuti elettronici: Cina/ Pakistan/ Nigeria’
• Liz Hingley, reportage ‘La famiglia Jones’
• Joan Bardeletti, reportage ‘KILL BILL, pena di morte per i gay africani’
Aidan Sullivan, Vice President of Photo Assignments di Getty Images, ha commentato: “Sono molto soddisfatto che il nostro programma di finanziamenti a supporto di progetti di fotografia editoriale continui a offrire nuove opportunità ai fotogiornalisti affinché possano portare il loro lavoro all'attenzione del mondo intero. La giuria di questa edizione ha esaminato oltre 400 candidature provenienti da ogni angolo del globo, e ora siamo lieti di poter annunciare i cinque vincitori per il 2011. I progetti prescelti quest'anno riguardano temi sociali complessi e sfide difficili, quali ad esempio la guerra civile in Colombia e la povertà nel Regno Unito”.
La giuria era costituita da:
• Tom Stoddart, fotoreporter
• Jean-Francois Leroy, direttore generale, Visa Pour l’Image
• Jon Jones, direttore della fotografia, The Sunday Times
• Cyril Drouhet, direttore della fotografia, Le Figaro
• Emanuela Mirabelli, photo editor, Marie Claire Italia
(Disponibili qui le schede biografiche dei singoli giurati)
Tom Stoddart, fotogiornalista e giurato di questa edizione 2011, ha osservato: “E’stato davvero un piacere per me far parte della giuria di questa edizione dei Grants for Editorial Photography. Ho trascorso ore e ore a esaminare e valutare i lavori di questi fotografi così appassionati, impegnati e talentuosi, e sono arrivato alla conclusione che il fotogiornalismo non è affatto una professione ormai scomparsa: anzi, al contrario, è più che mai viva e dinamica!”.
Il programma Getty Images Grants for Editorial Photography è nato nel 2004 con l'obiettivo di offrire l'opportunità a fotogiornalisti emergenti e affermati di realizzare reportage editoriali e personali focalizzando l'attenzione su rilevanti questioni di interesse sociale e culturale. Dal 2005 Getty Images ha assegnato attraverso questa iniziativa sussidi per oltre 700.000 dollari, dando prova del proprio impegno a supporto dell'eccellenza nel fotogiornalismo con contributi concreti e tangibili.
Per maggiori informazioni sulla giuria, sui vincitori e sui loro reportage: www.gettyimages.com/grants.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I progetti vincitori in breve:
• Walter Astrada, ‘La violenza sulle donne in Norvegia’
Il problema della violenza sulle donne è uno dei più diffusi esempi di violazione dei diritti umani che resta largamente impunito. Si tratta di una realtà di portata mondiale che affligge tutti i contesti sociali, a prescindere dal sistema economico e politico di riferimento; tocca tutte le culture, le classi sociali e le etnie. E comporta conseguenze devastanti: le vittime soffrono sistematicamente per il resto della loro esistenza di disordini emotivi e problemi di salute, senza pensare a chi vi trova addirittura la morte.
Secondo il Global Peace Index, la Norvegia è il Paese più sicuro al mondo; ciò nonostante tra il 2000 e il 2010 83 donne sono state uccise dal partner o ex-partner; solo nel 2008 oltre 25.000 donne si sono affidate a strutture di supporto.
• Stanley Norman Greene, ‘La Via dei rifiuti elettronici’
La Via dei rifiuti elettronici è un documentario fotografico che ritrae il percorso che i nostri scarti tecnologici compiono una volta che non ci servono più, con aziende e governi che prendono decisioni tanto remunerative quanto dannose e irresponsabili nei confronti della salute dei cittadini più vulnerabili.
Il veleno contenuto in questi rifiuti è costituito da agenti tossici come i policlorobifenili (PCB), il rame, il piombo, lo zinco, l'oro, l'acciaio, il tallio, il mercurio e così via. In particolare il piombo agisce sul sistema nervoso avvelenandolo e compromettendo via via le funzioni cerebrali; se presente in livelli consistenti può essere persino causa di paralisi. Il cadmio, principale componente di alcune batterie e circuiti stampati, causa il cancro.
• Liz Hingley, ‘La famiglia Jones’
Nel Regno Unito vi sono attualmente 1,6 milioni di bambini che vivono in condizioni di estrema povertà (30%). Si tratta di una percentuale fortemente superiore a quelle registrate nei restanti Paesi europei, ma il fenomeno della povertà in Occidente risulta spesso difficile da comprendere e da comunicare visivamente rispetto a quanto non accada nel caso di altri angoli del mondo colpiti dalla medesima piaga.
La famiglia Jones vive nella città industriale di Wolverhampton in una casa popolare di tre stanze. Si tratta della prima abitazione nella quale la famiglia vive dopo tre generazioni: madre e padre sono entrambi cresciuti nelle roulotte, così come i loro genitori. La casa diventa pertanto un punto di riferimento fondamentale per la famiglia, luogo di raccolta di tutti i ricordi, al punto che per quanto risulti piccola e invivibile mai verrebbe abbandonata alla volta di una sistemazione più ampia e comoda. I tre figli maschi e le quattro figlie femmine conservano grandi sogni e aspirazioni per il loro futuro, pur consapevoli del fatto che dal punto di vista economico sarà difficile, se non impossibile, abbandonare il tetto di famiglia.
• Joan Bardeletti, ‘KILL BILL – pena di morte per i gay africani’
In Uganda è al vaglio un progetto di legge che prevede la pena di morte per gli omosessuali pregiudicati, positivi all'HIV o che abbiano avuto relazioni con minori di 18 anni.
Secondo le organizzazioni mondiali per la difesa dei diritti umani, si contano ad oggi oltre 500.000 omosessuali in Uganda, Paese che già ne prevede la carcerazione fino a 14 anni.
Oggi l'Uganda è in prima linea nella lotta condotta dalla chiesa cristiana estremista ai danni della comunità omosessuale. In occasione di un raduno a Kampala nel 2010, il pastore evangelico americano Lou Engle ha dichiarato: “In America abbiamo perso la battaglia, ma in Uganda siamo al ground zero”.
• Alvaro Ybarra Zavala, ‘Colombia, eterno dolore’
“Colombia, eterno dolore” è un reportage fotografico personale che ritrae gli anni del potere del presidente Alvaro Uribe, uno dei momenti più bui, controversi e violenti mai conosciuti nella storia del conflitto colombiano.
La stampa internazionale vive la realtà colombiana dall'esterno; oltre 40 anni di guerra civile sembrano fungere da scusa per non prendere in serie considerazione il dramma della popolazione locale. Il Paese è diviso e attraversato da realtà e situazioni molto diverse, tutte da testimoniare.
Le Forze Armate Rivoluzionarie dell'Esercito popolare della Colombia (FARC-EP), l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), i gruppi paramilitari e le forze governative stanno lottando con un unico obiettivo, quello di controllare le risorse. E, ancora una volta, i civili ne subiscono le conseguenze.
Il materiale fotografico è disponibile su richiesta
Getty Images
Getty Images è leader mondiale nella creazione e distribuzione di immagini, filmati e prodotti multimediali, nonché fornitore di altre forme di contenuti digitali, compresa la musica. Getty Images soddisfa una clientela di professionisti in oltre 100 nazioni, rappresentando il principale punto di riferimento per i creativi e i media alla ricerca di immagini e di altri contenuti digitali. I fotografi e le immagini di Getty Images permettono ai clienti di produrre lavori di alta qualità e di grande impatto che compaiono quotidianamente nelle riviste, nei quotidiani, nelle campagne pubblicitarie, nei film, nei programmi televisivi, nei libri e nei siti Web più influenti del mondo. Il sito www.gettyimages.com illustra come Getty Images contribuisca allo sviluppo del ruolo dei media digitali nella comunicazione e nel business, favorendo la realizzazione di idee creative.
Per maggiori dettagli o per fissare un'intervista con uno degli assegnatari dei 2011 Grants for Editorial Photography è possibile contattare:
Seigradi
Barbara Gemma La Malfa/Ilaria Sala
gettyimages@seigradi.com
tel.: 02 84560801