SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Gli spettacoli delle festivitá natalizie al teatro a l'Avogaria

14/12/12

Commedia dell'arte, comicità veneziana e teatro contemporaneo. Spettacoli per tutti gusti in un Natale da passare a Teatro

Un Natale da passare a Teatro. E’ ricco per queste festività il calendario degli appuntamenti che propone lo storico spazio scenico veneziano del Teatro a l’Avogaria ( Dorsoduro 1607)
Si parte domenica 23 dicembre 2012, ore 18.00 con “ E luce fu”, di e con Olga Manganotti e Carla Marazzato, riflessione clownesca sulla relazione, tutta al femminile. Due clown donne si contendono il centro del palcoscenico. Giocano a mostrare e nascondere: celare i difetti e esibire le qualità. Sono donne, ma sono clown, e con il loro approccio sincero, finiscono per mostrare proprio ciò che vorrebbero occultare. La sincerità è il motore principale di questo spettacolo fatto di confronti, contrasti, tenerezze, amore. Con questa sincerità di presenza i due pagliacci affrontano gli eventi e gli accidenti con risposte istintive e inaspettate, con una straordinaria carica di umanità. Gli spettatori vengono progressivamente trasportati all'interno di un mondo intimo e frizzante, mentre il ritmo aumenta in una progressione liberatoria, coinvolgente, denudante, tutta al femminile. Uno spettacolo di clown per adulti adatto anche ai bambini. 'E luce fu' è nato da un progetto di interscambio culturale in Brasile.
A Santo Stefano , Mercoledì 26 dicembre 2012, ore 18, ed in replica sabato 29 dicembre alle 21.00, va in scena “ Sono l’idolo di Brodue”, di Elisabetta Mason con Angelo Callipo ed Elisabetta Mason. Negli anni del fascismo, Mussolini, in nome di una idea tutta sua di italianità, cercò di contenere la grande migrazione italiana in America, ma allo stesso tempo, in nome di quella stessa italianità, favoriva la partenza di chi avrebbe potuto tenere alto il nome e l’orgoglio dell’Italia in terra straniera, ovvero scienziati e artisti. Erano loro, secondo il Duce, il vero veicolo dello spirito italico nel mondo. A questi intellettuali “emigranti” è dedicato lo spettacolo. La storia di un attore che vuole andare a recitare nei grandi teatri della ‘Merica e per questo si inventa una vera e propria compagnia di attori, solo che questi attori non sono altro che contadini.
Venerdi 28 dicembre alle 21.00, ed in replica domenica 30 dicembre alle 18.00, un classico goldoniano “Il servitore di due padroni” per Baracca e burattini, da un’idea di Piermario Vescovo e Antonella Zaggia, interpretato dal “Teatro dell’orso in peata”. Una originalissima versione della celebre piece goldoniana che vede cinque attrici impegnatea dar vita – dentro e fuori la baracca, manovrando i burattini e
lasciandosene trasportare – a tutti i personaggi della commedia. Uno spettacolo che vuole riscoprire la “meccanica” scenica della commedia goldoniana, svelandone i trucchi ed i segreti del suo fascino. Come dicono gli interpreti stessi, “ una piece teatrale che ricorda una raccolta di cover, quelle canzoni che tutti conoscono e che gli artisti continuano a reinterpretare e proprio per questo piacciono ed il pubblico si diverte rivedere più volte.

Chiusura delle festività tutta in allegria, sabato 5 gennaio ore 21 e domenica 6 gennaio ore 18, gennaio 2012, con “Bricola e Regina”, due personaggi nati dalla creatività e dalle radici veneziane di due attori, Giorgio Bertan ed Eleonora Fuser. Dopo circa vent’anni dalla loro invenzione, queste due maschere ci intratterranno ancora con rinnovate e esilaranti trovate e momenti di intimità comico-grotteschi, conditi con un linguaggio popolare ormai quasi estinto. Il pubblico, coinvolto dal loro saporito mondo, viene idealmente fatto proseguire lungo l’antica via della Commedia dell’Arte, di cui i due attori sono magistralmente interpreti. In questo spettacolo, i due protagonisti, reduci dall’ospizio di S. Lorenzo a Venezia, seduti sulla panchina di un campiello, tra temi universali e vita quotidiana, dialogano ai margini della società sul difficile mondo della terza età, e sono pronti a ragionarci sopra con chiunque, all’insegna di un grande amore per la vita.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.

Gli spettacoli su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com

Info: http://www.teatro-avogaria.it/

Info: Sabino Cirulli - Ufficio Stampa
Tel. 349 2165175

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