ECONOMIA e FINANZA
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Gli strumenti della metodologia Six Sigma

24/11/08

Si sente spesso parlare di Sei Sigma nel mondo della Qualità e della certificazione ma, a volte, c'è poca chiarezza su quali strumenti si debbano utilizzare per implementare questa metodologia. Ve li riassumiamo brevemente qui di seguito.

I progetti, sia quelli ben pianificati sia quelli messi insieme in maniera più maldestra, possono sfuggire di mano, producendo risultati indesiderati o mancando di produrre quelli desiderati dopo aver, comunque, consumato più risorse e più tempo. L'unico modo per evitare tutto questo è mantenere un buon monitoraggio su di essi, utilizzando gli strumenti più appropriati.

I trabocchetti nei quali possiamo cadere non utilizzando gli strumenti giusti per fare questo lavoro sono molti e complessi da spiegare. Senza essere in possesso delle leve giuste, diventa praticamente impossibile gestire una grande quantità di dati in maniera sistematica in modo da facilitare un'analisi pragmatica come auspicato negli obiettivi del progetto.
Se si prova a considerare la faccenda da un altro punto di vista, cioè da quello puramente amministrativo, fattori come il tempo, il desiderio di capire l'andamento delle cose nel prossimo futuro e la crescita esponenziale dei costi del progetto possono far sì che le cose prendano una piega del tutto inaspettata.
Strumenti della metodologia Six Sigma: tre gruppi distinti

Gli strumenti utilizzati nell'ambito del Six Sigma possono essere divisi in tre grandi categorie a seconda della loro utilità e della loro natura:

- Strumenti statistici
- Strumenti che hanno a che fare col software
- Strumenti che aiutano a formulare giudizi

Precisiamo che gli strumenti software sono basati anch'essi sulle statistiche, dunque non c'è molta differenza tra queste e un puro strumento statistico nell'ambito della metodologia Six Sigma. Differiscono, però, nel modo in cui vengono utilizzati. Il terzo gruppo, quello degli strumenti che aiutano a formulare giudizi, si distingue, invece, del tutto dagli altri due, e assume un significato ben preciso nel supportare le decisioni attraverso tutte le fasi del processo.
Strumenti statistici

Il primo strumento che incontriamo all'interno di questo gruppo è il metodo del Percorso critico o, per dirla con gli americani, il Critical Path Method (CPM). Il CPM non è esattamente uno strumento dedicato alla metodologia Six Sigma ma vi si è adattato benissimo grazie alla sua capacità di contribuire alla gestione del progetto. Lavorare costantemente sotto pressione e portare avanti in contemporanea diversi progetti richiede, infatti, che venga relaizzata una buona pianificazione delle tempistiche. Enumerando tutti i cosiddetti eventi critici durante il percorso del progetto si possono fare previsioni in merito alle date chiave del progetto e alla data di conclusione. Gli eventi chiave sono quelli che permettono di dividere l'intero progetto in diverse fasi collegate tra loro. Il metodo del Percorso critico può essere considerato come uno strumento basilare per la pianificazione dei progetti.

Un altro insieme di strumenti può essere raggruppato in una sottocategoria di questo gruppo, etichettatabile come strumenti analitici, utili, cioè, per fare un'analisi e per prendere decisioni. A questo gruppo appartiene, ad esempio, l'FMEA (Failure Modes and Effects Analysis) che aiuta a prevedere i problemi, parlandone tutti insieme per fare in modo che non si verifichino.

Come ben sappiamo, tradurre le osservazioni dei clienti, che possono essere poco articolate, in requisiti funzionali misurabili aumenterà la possibilità che l'organizzazione sia in grado di progettare e di fornire al cliente un prodotto/servizio che lo soddisfi pienamente. La traduzione della Voce del cliente (Voice Of Customer o VOC) e l'Analisi di Kano in questo caso sono più che sufficienti. In questo gruppo ci sono strumenti che hanno a che fare con i dati dei clienti come, ad esempio, la Segmentazione e la raccolta dei dati che derivano dalle segnalazioni o dai reclami.
Strumenti che aiutano a formulare un giudizio

Il diagramma di Ishikawa (o diagramma a lisca di pesce o diagramma causa-effetto) è utilissimo per individuare le ragioni che portano ad avere problemi all'inizio del progetto in ogni iniziativa Six Sigma, per identificare le aree dalle quali raccogliere dati e, cosa ancora più importante, per rispondere alla domanda che chiede come mai il progetto è fuori controllo e non produce i risultati sperati.

Ci sono molti altri strumenti che rientrano di diritto in questa categoria, come, ad esempio, il diagramma regolato della mappa dei pensieri, il Brainstorming e il Diagramma di affinità. per i problemi più complessi e meno lineari, non è consigliabile avvalersi del diagramma causa-effetto che è, invece, decisamente più adatto ai problemi privi di troppe complicazioni. Per problemi complessi, dunque, è preferibile utilizzare il diagramma della mappa dei pensieri o Thought Map Relations Diagram.
Il Brainstorming, però, in certi ambiti è ancora di gran lunga lo strumento migliore per analizzare i dati.
Strumenti software

Gli strumenti software non si limitano a velocizzare le nostre analisi ma eliminano tutti gli errori tipici della fase analitica. Lo strumento più popolare di questa categoria è quello che possiamo chiamare foglio di calcolo, con tutte le sue applicazioni. Nel gruppo, però, ce ne sono molti altri tra cui i più importanti sono:

- il RapAnalyst che semplifica il DOE e molte attività di modellazione predittiva
- pacchetti come MiniTab, SixNet Intelligence
- il più semplice tra tutti questi strumenti è però il Six Sigma calculator



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