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Comunicato Stampa

Gli studenti del Pio X tolgono il velo alle ricchezze di Treviso

11/05/12

I ragazzi delle Terze Medie, al temine del ciclo di orientamento interdisciplinare sui tesori architettonici e artisitci del tempio di San Nicolò e del Seminario, hanno fatto la guida per un giorno

TREVISO. E’ stata la scoperta di un autentico ed enorme patrimonio nascosto all’ombra del tempio di San Nicolò a Treviso. I ragazzi delle Terze Medie del Collegio Pio X hanno ‘preso in mano’ il complesso architettonico e museale, dal chiostro del Seminario alla Sala del Capitolo zeppa dei capolavori di Tomaso da Modena affrescati sulle pareti fin sotto il soffitto, dalla biblioteca, forziere pieno di incunaboli, volumi antichi e testi di storia trevigiana, al museo Scarpa (uccelli, rettili anfibi e oggetti indios dell’America Latina). Una ricchezza certamente ben conservata, ma al di fuori di ogni circuito culturale, oltre che turistico. I 70 ragazzi del Pio X si sono presentati divisi in gruppi, ogni gruppo appostato in prossimità di un bene artistico da illustrare in italiano ma anche alcuni in spagnolo e altri in inglese. Dotati di tabelloni, video autoprodotti e slides gli studenti hanno spiegato gli ordini mendicanti a Treviso, la struttura architettonica di San Nicolò e del chiostro, le ricchezze della biblioteca, gli splendori e il valore storico degli affreschi della Sala del Capitolo, la storia del Venezuela. Ma hanno anche proposto musica del ‘300, musica sacra e altra indio-sudamericana. Gli adulti presenti sono stati inondati di sapere e si stimoli al buon uso della città.
La mattinata è stata il risultato di un ciclo di attività con docenti dei licei al fine di conoscere le proprie attitudini e aspirazioni per la scelta del ciclo di studi superiori. L’orientamento si è nutrito quindi sul patrimonio storico-artistico della città, in prima battuta illustrato da professori o esperti, poi oggetto di ricerca e infine di produzione di materiali per la presentazione al pubblico. “Il progetto Terze di orientamento allo studio superiore”, ha detto la preside Nicoletta Garau, “è occasione e strumento per condurre i ragazzi alla conoscenza delle proprie origini e del patrimonio collettivo, oltre che alla scelta del loro futuro. Certamente il contributo dei docenti è stato importante, ma quanto i ragazzi hanno mostrato questa mattina è stato straordinariamente ricco, appassionato, competente. Siamo ricchi in casa, è corretto farlo sapere ai giovani e con lor, se possibile, anche ai visitatori della città”.

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