SPORT
Comunicato Stampa

La squadra granata espugna Reggio Emilia

20/01/14

Risultato preziosissimo, ottenuto su un campo, lo stadio di Reggio Emilia, ostico per i nostri colori soprattutto per il ricordo di quello sciagurato spareggio con il Perugia con le speranze di tornare in serie A infrantesi sul palo colpito nel rigore decisivo da Dorigo, ennesimo laterale sinistro di mestiere ma con il meglio della carriera alle spalle venuto a chiudere la carriera da noi.

Risultato preziosissimo, ottenuto su un campo, lo stadio di Reggio Emilia, ostico per i nostri colori soprattutto per il ricordo di quello sciagurato spareggio con il Perugia con le speranze di tornare in serie A infrantesi sul palo colpito nel rigore decisivo da Dorigo, ennesimo laterale sinistro di mestiere ma con il meglio della carriera alle spalle venuto a chiudere la carriera da noi.

Vittoria meritatissima costruita minuto dopo minuto, lottando con spirito giusto su un campo imbevuto di pioggia che sa tanto di impresa antica. La disposizione tattica improntata dal nostro Mister Ventura è stata letale per i neroverdi di Di Francesco, ma la tattica è vincente solo quando gli interpreti ci credono e danno il meglio di loro stessi.

Efficace la mossa di mettere al fianco di muro-Vives, garanzia di copertura per la difesa, due mediani in grado di svolgere il doppio ruolo di difendere e di offendere come Brighi, sempre lucido su quel terreno impossibile, e come Farnerud.

Quando è uscito lo svedese abbiamo avuto la conferma che Basha è sempre un tassello utilissimo del centrocampo granata. Spero che Prandelli in tribuna abbia segnato sul suo taccuino, come si diceva una volta, il nome di Darmian, grande terzino destro, lasciatemi usare questo termine antico ma che esprime al meglio il ruolo di chi si occupa di quella fascia sia quando si attacca sia quando si difende strenuamente un risultato determinante per continuare a sognare.

Solito possesso di palla da dietro in attesa di trovare il corridoio giusto che Immobile sa trovare in continuazione e la sua assenza nel match casalingo con la viola suscita recriminazioni del tipo “ah se ci fosse stato Ciro”. Il più svantaggiato dal terreno al limite della praticabilità è sicuramente stato Alessio Cerci, comunque determinante nell’azione che ha portato al gol di Brighi.

Maksimovic, giovane talento sempre tempestivo nelle chiusure e mai banale nel disbrigo del rilancio e Moretti, imperioso mancino di lunga carriera che non finisce di stupire chi vi scrive contento di aver sbagliato nei suoi primi e frettolosi giudizi su questo autentico professionista, hanno chiuso i corridoi a destra e a sinistra rendendo impossibile andare a sfondare dalle loro parti.

Moretti ha praticamente resa inoffensiva la presenza del tanto temuto Berardi, in prima battuta affrontato da un Masiello oggi apprezzato per la sua attenta applicazione sulla sua fascia. Per il Sassuolo, così chiuso sugli esterni, è stato inevitabile ricorrere al cross dalla trequarti, manna per i difensori centrali e se il difensore centrale in questo caso è un atleta forte fisicamente e implacabile di testa allora si può tranquillamente dire che segnare è quasi impossibile.

Naturalmente il difensore in questione è Glik, oggi, ma non solo oggi se si esclude la brutta immagine del polacco battuto dalla sua bestia nera Amauri, insuperabile. Continuo a sostenere che si deve provare a raggiungere il traguardo Europa subito perché l’Inter disastrosa anche a Genova, difficilmente si ripeterà a questi mediocri livelli l’anno prossimo.

Inoltre il Verona può andare incontro ad un periodo di crisi che ancora non ha avuto fino ad oggi. Oltretutto i veneti hanno perso il loro faro di centrocampo, Jorginho. - See more at: http://www.tuttotoro.com/toro-torinofc/9/23596/GRANDE-TORO.html#sthash.UIonpt0h.dpuf



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