'HERNIA SPORTS': una patologia in costante aumento
Focus sull’ "Hernia Sports", patologia particolarmente frequente tra gli sportivi. Il punto con il Dott. Antonio Guglielmi, Medico Chirurgo Specializzato nella cura e nel trattamento della pubalgia. Nel biennio 2009-2010 registrati 40 casi, la maggior parte dei quali calciatori. Sintomi, casistica e metodiche d’intervento.
Sportivi afflitti da “Hernia Sports”. Nel biennio 2009-2010, presso le strutture sanitarie di Villa Stuart Sport Clinic, il Dott. Antonio Guglielmi ha visitato ed operato un cospicuo numero di atleti alle prese con questa patologia. Un fenomeno clinico dettato da debolezza congenita nella parete posteriore del canale inguinale. A differenza di un’ernia tradizionale, la patologia ”Hernia Sports”è caratterizzata da lesioni nella parte addominale, senza tumefazioni e rigonfiamenti sotto pelle.
Acclarata l’impossibilità di rinvenire segni visibili, i sintomi sono circoscritti ad un dolore acuto associato ad impotenza funzionale. Per questa ragione, diagnosticarla diventa compito assai impegnativo. Nonostante le difficoltà nel rilevarne l’insorgenza, il Dott. Guglielmi pone l’accento sull’assoluta necessità di una corretta diagnosi: “Alla base del successo terapeutico deve essere posta un’adeguata ed approfondita diagnosi, sostanziata da esame clinico, ecografia, risonanza magnetica ed esame RX bacino”.
Nel momento in cui il trattamento conservativo non sortisce gli effetti clinici sperati, si passa alla fase successiva, fondata sull’adozione del trattamento di tipo chirurgico. I tempi di guarigione si attestano tra le 4 e le 6 settimane.
“Hernia Sports”: autentica zavorra e condizione invalidante per gli atleti, siano essi osannati campioni o praticanti non agonisti. Statisticamente parlando, ai calciatori spetta il triste e fastidioso primato.
In quest’ottica, il Dott. Guglielmi traccia un bilancio delle attività svolte nell’arco degli ultimi due anni: “I dati certificano una crescente richiesta da parte degli sportivi che lamentano tali patologie. Negli ultimi due anni, ho gestito clinicamente 40 atleti, la maggior parte dei quali calciatori (circa l’80%); il restante 20% degli sportivi racchiude giocatori di basket ed hockey, pallavolisti, rugbysti e lottatori, equamente suddivisi in professionisti e semplici amatori”.
Come anticipato, la metodica d’intervento spazia dal trattamento conservativo, abbinato a somministrazione di farmaci anti-infiammatori e terapia fisica, a quello di stampo chirurgico, votato al riposizionamento e riparazione della parte inguinale posteriore. In alcuni casi, l’ernia da sport può determinare l’insorgenza di un’altra sindrome dolorosa: la pubalgia.
“Le ragioni risiedono nei meccanismi che governano sport come calcio, basket, pallavolo ecc., caratterizzati da salti, tackle, cambi di direzione, contatto fisico. Tali gestualità tecniche inducono ad affaticamento muscolare, ulteriormente gravato da inadeguata preparazione atletica” – il virgolettato del Dott. Guglielmi.
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