ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Il Circolo Culturale “L’Agorà” ricorda Ugo Tognazzi

Con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Cremona il il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una conversazione sul tema “1922-2022: nel centenario della nascita di Ugo Tognazzi”. Attore, regista conduttore televisivo e radiofonico, comico e sceneggiatore italiano è considerato uno dei volti più importanti della commedia alla italiana, insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Mariangela Melato.

FotoCon il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Cremona, il prossimo 10 giugno sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “1922-2022: nel centenario della nascita di Ugo Tognazzi”. Nato a Cremona il 23 marzo del 1922 ed all’età di 14 anni inizia a lavorare in fabbrica e, successivamente, diplomatosi in Ragioneria, diventa impiegato. Nel frattempo recita in varie compagnie di filodrammatici. Nel 1946 si trasferisce a Milano e si afferma come uno fra i protagonisti del teatro di rivista. Le sue grandi capacità mimiche, l’arte nel tirar fuori la battuta e nel raccontare una scenetta, e la singolare voce dalle tonalità stridule ne fanno uno fra i più apprezzati attori giovani di quel genere di spettacolo. È stato un attore, regista conduttore televisivo e radiofonico, comico e sceneggiatore italiano è considerato uno dei volti più importanti della commedia alla italiana, insieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Mariangela Melato. Gli inizi televisivi nella trasmissione «Un due tre», in coppia con Raimondo Vianello, in onda dal 1954 al 1959, sul Programma Nazionale: un varietà di satira che inciampò nella censura quando uno sketch prese di mira l’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi per un incidente accaduto alla Scala di Milano. Così Vianello e Tognazzi furono esclusi dalla Rai per diversi anni. Più di 150 film, decine di lavori teatrali, radiofonici e televisivi. Gli inizi sul piccolo schermo nella trasmissione «Un due tre», in coppia con Raimondo Vianello, in onda dal 1954 al 1959, sul Programma Nazionale: un varietà di satira che inciampò nella censura quando uno sketch prese di mira l’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi per un incidente accaduto alla Scala di Milano. Così Vianello e Tognazzi furono esclusi dalla Rai per diversi anni, e successivamente lo troviamo sul proscenio della commedia di costume, assumendo così il ruolo di uno fra i maggiori interpreti, recitando insieme ad altri “mattatori” quali Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Alberto Sordi. Fra i tanti film ricordiamo Guardatele ma non toccatele (1959), Non perdiamo la testa (1959), (1961) di Mario Mattoli, La paura fa 90 (1951), La moglie è uguale per tutti (1955), Marinai, donne e guai (1958), Noi siamo due evasi (1959), Un dollaro di fifa (1960 - parodia del celebre western Un dollaro d’onore, diretto da Howard Hawks -, e I magnifici tre (1961 - parodia del western I magnifici sette, diretto da John Sturges, - entrambi usciti l’anno avanti, di Giorgio Simonelli, Una bruna indiavolata (1951), Le cameriere (1959) di Carlo Ludovico Bragaglia, Siamo tutti milanesi (1953) di Mario Landi, Se vincessi cento milioni (1953) di Carlo Campogalliani e Carlo Moscovini, Café Chantant (1953) - primo film in cui recita con Raimondo Vianello - , Domenica è sempre domenica (1958), Genitori in blue-jeans (1960) e I motorizzati (1962) di Camillo Mastrocinque, Totò nella luna (1958), Mia nonna poliziotto (1958), A noi piace freddo! (1960 - parodia della celebre commedia A qualcuno piace caldo, diretta da Billy Wilder, interpretata da Jack Lemmon, Tony Curtis, Marilyn Monroe -, Psycosissimo (1962) - parodia di Psyco di Alfred Hitchcock -, di Steno, La sceriffa (1959) e La Pica sul Pacifico (1959) di Roberto Bianchi Montero, Policarpo, ufficiale di scrittura (1959) di Mario Soldati, Il principe fusto (1960) di Maurizio Arena, Il mio amico Jekyll (1960) di Marino Girolami, Le olimpiadi dei mariti (1960) di Giorgio Bianchi, Pugni, pupe e marinai (1961 - parodia del western Pugni, pupe e pepite, diretto da Henry Hathaway-, di Daniele D’Anza, Una domenica d’estate (1962) di Giulio Petroni, La cuccagna (1962) di Luciano Salce, Il giorno più corto (1963 - parodia del celebre Il giorno più lungo di Ken Annakin e Andrew Marton) di Sergio Corbucci, Il pollo ruspante (1963) di Ugo Gregoretti, episodio di RoGoPaG (gli altri tre episodi sono diretti rispettivamente da Roberto Rossellini - Ro -, Lean-Luc Godard - Go - e Pier Paolo Pasolini - Pa), Gente moderna (1964) di Mario Monicelli, episodio di Alta infedeltà, Liolà (1964) di Alessandro Blasetti, La vita agra (1964) di Carlo Lizzani, Il magnifico cornuto (1964) di Antonio Pietrangeli, Il complesso della schiava nubiana (1965) di Franco Rossi, episodio di I complessi, Satyricon (1969) di Gian Luigi Polidoro, Ménage all’italiana (1965) di Franco Indovina, Una questione d’onore (1966) di Luigi Zampa, Il padre di famiglia (1967) di Nanni Loy, Barbarella (1968) di Roger Vadim, Nell’anno del Signore (1969) di Luigi Magni, Cuori solitari (1969), La supertestimone (1971) di Franco Giraldi, Questa specie d’amore (1972) di Alberto Bevilacqua, Il maestro e Margherita (1972) di Aleksandar Petrovic, tratto dal libro omonimo di Michail Bulgakov, Il generale dorme in piedi (1972) di Francesco Massaro, Vogliamo i colonnelli (1973) e Romanzo popolare (1973) di Mario Monicelli, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1974) di Pupi Avati, La smagliatura (1975) di Peter Fleischman, Al piacere di rivederla (1976) di Marco Leto, Signore e signori, buonanotte (1976) di Luigi Comencini, N. Loy, L. Magni, M. Monicelli e E. Scola, I nuovi mostri (1977) di M. Monicelli, D. Risi e E. Scola, Il gatto (1977) e L’ingorgo (1979) di L. Comencini, Nené (1978) di Salvatore Samperi, La mazzetta (1978) di S. Corbucci, La terrazza (1980) di E. Scola, Scusa se è poco (1982) di Marco Vicario, Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada (1983) di Lina Wertmüller, Dagobert (1984) di D. Risi, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984) di M. Monicelli, Fatto su misura (1985) di Francesco Laudadio, Yiddish Connection (1986) di Paul Boujenah, Ultimo minuto (1987) di P. Avati, Arrivederci e grazie (1988) di Giorgio Capitani, I giorni del commissario Ambrosio (1988) di S. Corbucci, la sua ultima grande interpretazione, Tolérance (1989) di Pierre-Henri Salfati, La battaglia dei tre tamburi di fuoco (1990) di Souheil Ben-Barka e Uchkun Nazarov.
Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme dei Social Network presenti nella rete, a far data dal 10 giugno.

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Circolo Culturale L'Agorà - Reggio Calabria
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Giovanni Aiello (Presidente Circolo Culturale L'Agorà - RC)
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