ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Il Circolo Culturale “L’Agorà” ricorda Vittorio Gassman

Reggio Calabria: il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una conversazione sul tema “1922-2022: nel centenario della nascita di Vittorio Gassman”. Vittorio Gassman, all'anagrafe Vittorio Gassmann, è stato un attore, regista, sceneggiatore, scrittore, doppiatore e conduttore televisivo italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo.

 Con il patrocinio della Città Metropolitana di Genova e del Comune di Genova, il prossimo 17 giugno sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “1922-2022: nel centenario della nascita di Vittorio Gassman”. Natonel quartiere genovese di Struppa il primo settembre 1922, Vittorio Gassman era figlio dell'ingegnere civile tedesco Heinrich Gassmann e della casalinga pisana Luisa Ambron, che aveva avuto qualche esperienza come attrice alle spalle.A cinque anni visse un anno a Palmi, (provincia di Reggio Calabria), dove il padre era impegnato nella costruzione di una nuova area abitativa, denominata “Ferrobeten”. Vittorio Gassman raccontò spesso di ricordi legati a quella breve esperienza vissuta nella cittadina reggina e di come vi rimase legato, tanto da citarla nel film “Il mattatore” (1960) del regista Dino Risi.Si iscrisse a giurisprudenza, ma la madre sentiva che non era la carriera giusta per lui, così ne chiese l'ammissione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, spingendolo a lasciare gli studi legali. Nel frattempo, continuò a coltivare il fisico da atleta. Venne tesserato per la S.S. Parioli e arrivò a diventare un Azzurro universitario. Furono questi gli anni in cui Vittorio Gassmann diventò Vittorio Gassman, con una "n" in meno. Una "n" finale venne elisa perchè tutti la dimenticavano. Nel 1943, andò in scena a Milano in "La Nemica" e si spostò al Teatro Eliseo per formare un trio con Tino Carraro ed Ernesto Calindri. Poi arrivò Luchino Visconti che si innamorò della sua fisicità mascolina tanto da sceglierlo per il ruolo di Kowalski nel già citato "Un tram che si chiama Desiderio", accanto ai compagni di studi Paolo Stoppa e Rina Morelli. Grazie alla compagnia di Luchino Visconti Vittorio Gassman consolida il suo talento e la sua gloria, sempre come interprete dei classici e nel 1956 interpreta “Otello” al fianco di Salvo Randone. Nel cinema, siamo nel 1949 lo troviamo presente in “Riso amaro” del regista Giuseppe De Santis e nel 1958 con il regista Mario Monicelli lo troviamo sul set de “I soliti ignoti”, nel ruolo di Peppe er Pantera e, sempre con Monicelli in un’altra celebre opera del cinema italiano “La grande guerra”, film che riceve il Leone d’oro a Venezia.Gli anni sessanta furono un periodo alquanto prolifico e gratificante per il Mattatore, interprete di diverse pellicole come “L’armata Brancaleone” (1966) e “Brancaleone alle crociate” (1970), ma sempre nel decennio degli anni sessanta si ricordano, tra gli altri “Il mattatore” (1960), “Il sorpasso” (1962), “La marcia su Roma” (1962), “I mostri” (1963), “Il gaucho” (1964), “Il tigre” (1967) e “Il profeta” (1968). Nel 1969 co-diresse “L'alibi”, film autobiografico realizzato con i suoi compagni d'accademia Adolfo Celi e Luciano Lucignani. Negli anni settante “In nome del popolo italiano” (1971), “Profumo di donna (1974), “C’eravamo tanto amati” (1974). Nonostante i tanti successi nel mondo cinematografico, Vittorio Gassman non ha mai abbandonato il teatro. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione culturale, organizzata dal sodalizio culturale reggino, parteciperà in qualità di relatore Antonino Megale (vice Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”). Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme dei Social Network presenti nella rete, a far data dal 17 giugno.



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Circolo Culturale L'Agorà - Reggio Calabria
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Giovanni Aiello (Presidente Circolo Culturale L'Agorà - RC)
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