Il Maestro Giuseppe Menozzi apre la terza edizione dello Spoleto Festival Art
La mostra si potrà visitare presso l’Ex Museo Civico fino al 14 ottobre
E’ stata la mostra antologica del Maestro Giuseppe Menozzi che ha ufficialmente aperto i battenti della terza edizione dello Spoleto Festival Art. La presentazione dell’esposizione, che si potrà visitare presso l’Ex Museo Civico di Spoleto fino al 14 ottobre, si è tenuta al teatro Caio Melisso alla presenza del Presidente dello Spoleto Arte Festival Luca Filipponi, della rappresentante del consiglio provinciale Laura Zeppa e dei critici d’arte Giammarco Puntelli e Sonia Terzino.“Per noi – afferma Filipponi – è un grande onore avere il Maestro Menozzi a Spoleto, con una mostra antologica che ripercorre il suo cammino artistico e poterla ospitare in uno dei luoghi più belli e magici della nostra città. Inoltre Menozzi sarà anche l’ospite d’onore della terza edizione dello Spoleto Arte Festival”.
L’esposizione, curata dal critico Giammarco Puntelli, presenta le fasi salienti della ricerca pittorica svolta in oltre trent’anni di carriera da Menozzi. L’artista, scoperto giovanissimo da Federico Zeri, ha tenuto mostre personali in tutte le parti del mondo per approdare infine nella città del Festival dei Due Mondi.
“Sono felice di essere qui – afferma – ho avuto tanti successi e riconoscimenti prestigiosi, ma posso annoverare questo di Spoleto tra gli eventi più belli ed emozionanti della mia vita. Nella pittura ho sempre cercato il Senso del Sacro, che poi è anche il titolo della mostra, inteso nell’accezione più alta e sublime del termine. Ovvero quell’essenza che da’ un significato a tutte le cose della vita. Chi visiterà l’esposizione potrà notare che è divisa in tre periodi, quello dei Cavalieri dell’Apocalisse, quello dell’Evento ed infine quello del Tau. Mai luogo poteva essere più appropriato per presentare le mie opere. A Spoleto San Francesco si è convertito, da qui si scorge Assisi con la sua immensa vallata e poi Norcia con San Benedetto e Cascia, la terra di Santa Rita. Comunque il mio vuole essere un messaggio di sacralità universale che unisce tutti i popoli e le religioni del mondo”.
Menozzi e l’arte, un connubio inscindibile, un uomo che ha dedicato con coerenza e passione tutta la vita a rincorrere un sogno ed infine il sogno è divenuto realtà.
“Ho vissuto momenti di grande sofferenza – afferma ancora Giuseppe – dei quali avrei volentieri fatto a meno, ho veramente pensato di impazzire, ho passato cinque anni pieni di dolori e tormenti ma finalmente poi ho trovato la luce ed è nato il periodo del Tau”.
In questa mostra è tangibile l’evoluzione che ha subito negli anni il creativo.
“Abbiamo il primo periodo – afferma Sonia Terzino – che è caratterizzato da un figurativo subliminale dove le cromie sono forti, accese, la luce pulsante è il tratto distintivo di ogni lavoro. E’ l’inizio del cammino, non sa dove approderà, ma in Menozzi, come un moderno Ulisse, c’è la voglia della conoscenza, di scoprire quel mondo nascosto che alberga dentro ognuno di noi. Ci vuole coraggio. E Menozzi ha accettato la sfida. Infatti c’è stato il periodo della crisi, dei tormenti, dove per un attimo sembra che l’artista abbia per sempre perso se stesso. Il colore domina su tutta la tela è un rosso color del sangue, vi è comunque una piccola via di fuga, delle figure appena accennate che si inerpicano su una strada bianca. Per poi arrivare al ciclo della rinascita totale, qui i colori si fanno tenui, quasi evanescenti ed è un profondo senso di equilibrio, pace ed armonia ciò che emana ogni tela”. Sono queste profonde ed intense energie, quelle di un uomo che si è dedicato sempre con correttezza e pulizia mentale all’arte, la prima sensazione che si prova appena si varca la porta dell’Ex Museo Civico.
“Davanti a Menozzi - afferma Giammarco Puntelli – possiamo affermare di trovarci di fronte ad un astro nascente della pittura italiana contemporanea. Ed è questo il ruolo che dobbiamo svolgere noi critici, quello di scoprire e portare alla conoscenza del grande pubblico artisti viventi, figli del nostro tempo e della nostra epoca. Basta guardare sempre ai nomi del passato, ormai storicizzati, Menozzi è un uomo di soli cinquant’anni, più di trenta passati nel mondo dell’arte. Questo è ciò che conta e che segnerà sicuramente una grande svolta nelle avanguardie contemporanee”.
La mostra si potrà visitare fino al 14 ottobre con ingresso libero ed orario 10,00 -13,00 / 16,00 – 19,00.
Sonia Terzino
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