Il sapone di Aleppo: un antico rimedio dall’Oriente
Il Sapone di Aleppo è un sapone proveniente dalla tradizione siriana della città di Aleppo. I suoi ingredienti e la sua lavorazione artigianale millenaria sono rimasti invariati nel tempo creando così, un prodotto unico nel suo genere.
La prima testimonianza dell’esistenza del sapone risale al 2800 a.C. e proviene da scavi nella zona dell’antica Babilonia. In quella zona fu ritrovato un materiale simile al sapone conservato in cilindri d’argilla che recano incise delle ricette per la preparazione.
Nella Bibbia (Antico Testamento – circa V secolo a.C.) viene usato il termine ebraico borith traducibile con la parola sapone. (Giobbe – Anche se mi lavassi con la neve e mi pulissi le mani con il sapone; Geremia – Anche se ti lavassi con il nitro e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe una macchia …).
La produzione dei saponi proveniva esclusivamente dall’olio di oliva e di conseguenza le saponerie sorsero in zone coltivate ad olivo.
Aleppo, città della Siria nord-occidentale, è cinta di mura con numerosi quartieri e sobborghi etnici e vasti bazar coperti. L’importanza economica di Aleppo è dovuta alla posizione sulla via che unisce la Mesopotamia al mare Mediterraneo. Gli arabi, già nell’antichità, utilizzando materie prime naturali (olio di oliva e di alloro) che abbondavano nei loro territori, avevano creato dei saponi molto fini e profumati.
Dopo l’800 d.C., sull’onda dell’espansione araba in Europa, questi prodotti si diffusero in tutto il bacino mediterraneo, raggiungendo la Spagna e la Sicilia.
I primi saponifici d’Europa furono impiantati nel XII secolo in Castiglia (Spagna) e in Italia (Savona, Venezia), poi in Francia dove nacque il Sapone di Marsiglia, che deriva direttamente da quello di Aleppo.
Le tecniche di lavorazione non sono state variate negli ultimi duemila anni. La lavorazione inizia a novembre dopo la raccolta delle olive. L’olio di oliva è cotto a fuoco lento, a fine cottura sarà aggiunta una percentuale di olio di alloro che potrà variare dal 1% al 16%.
A seconda della percentuale si otterrà un olio più o meno pregiato. Alla fine di questo processo produttivo vi sarà il taglio in panetti e l’essiccazione all’aria aperta che dura da 10 a 12 mesi.
Fin dall’antichità, il sapone di Aleppo viene utilizzato nei bagni turchi d’Oriente come trattamento di bellezza prima del tradizionale massaggio, infatti applicato per 3/4 minuti sul viso ha un effetto molto simile, se non migliore, di una maschera cosmetica.
Le proprietà emollienti dell’olio di oliva e di alloro, rendono il sapone di Aleppo indicato per l’igiene della persona ( corpo e capelli ). Il suo uso è altresì raccomandato per il lavaggio della biancheria, per chi necessita dell’utilizzo di detergenti naturali, per soggetti affetti da patologie della pelle ( eczemi, allergie, psoriasi, ecc. ).
Sapone di Aleppo SENZA SODA CAUSTICA.
In generale, la soda caustica (idrossido di sodio) costituisce uno degli ingredienti di base di un sapone solido, ma non è presente nella composizione finale. Serve come base forte per scatenare la reazione di saponificazione tra i grassi vegetali (olio di oliva ad esempio).
Gli oli sono costituiti principalmente da trigliceridi degli acidi grassi. Quando vi si aggiunge la soda, quest’ultima viene completamente trasformata in sapone (ovvero sali di acidi grassi ) e glicerina: trigliceridi + soda -> sali di acidi grassi + glicerina
Nella vera ricetta del sapone di Aleppo la soda caustica non viene usata direttamente, perché come base per innescare la saponificazione si utilizzava la lisciva, una soluzione alcalina ottenuta dall’ebollizione delle ceneri di legna (contenenti grandi quantità di carbonato di sodio) in acqua.
La lisciva così ottenuta contiene un composto basico (come idrossido di sodio o idrossido di potassio) e un composto salino (come carbonato di sodio o carbonato di potassio).
Sapone di Aleppo con LISCIVA.
In generale per la saponificazione dei grassi è necessaria una sostanza basica. Si può usare la lisciva, ricavata come detto, dalla cenere di legna setacciata e lasciata bollire per due ore. Questa sostanza contiene comunque della soda caustica e, già da sola, ha un alto potere sgrassante. Per questo in passato era usata pura per fare il bucato e per le pulizie di casa.
Ma, essendo troppo corrosiva, non era utilizzata per l’igiene personale.
Oggi non si usa più la lisciva nel processo di fabbricazione del sapone solido, bensì direttamente l’idrossido di sodio (cioè la vera soda caustica) e l’idrossido di potassio (potassa caustica) per il sapone liquido.
Anche nella fabbricazione del sapone di Aleppo oggi rientra tra in suoi ingredienti l’idrossido di sodio.
PRODUZIONE
Solo l’uso di ingredienti naturali, l’opera di abili artigiani e una grande attenzione alle singole fasi di preparazione permettono di realizzare il Sapone di Aleppo. La produzione inizia a novembre dopo la raccolta delle olive e termina dopo quasi un anno di essiccazione.
La cottura: questo processo di lavorazione prevede l’uso di grossi emulsionatori riscaldati con fuoco alimentato a legna. Legno rigorosamente di olivo, in quanto permette una temperatura più costante è regolare. L’olio di oliva viene cotto a fuoco lento per più giorni, nel corso di questa operazione si aggiunge una percentuale variabile di olio di alloro e di sodium hydroxide che permette la trasformazione delle sostanze grasse, nel prodotto che noi conosciamo come “sapone”.
La solidificazione: la fase successiva prevede la solidificazione del sapone, steso dagli addetti su pavimenti appositamente adibiti.
Il taglio: dopo qualche settimana il sapone acquista la giusta consistenza per procedere al taglio in panetti e successivamente alla timbratura. Il sapone viene raccolto ed impilato, in questo modo si da inizio all’ultima fase di produzione.
L’essiccazione: l’aria penetra all’interno dei magazzini di stoccaggio attraverso grosse aperture, permettendo la stagionatura del prodotto impilato ad arte. L’essiccazione nei magazzini di stoccaggio nel corso degli anni è stata preferita a quella esterna, nei cortili dei saponifici, perché permette di proteggere l’intero ciclo di saponificazione dalle intemperie. Il sapone può considerarsi pronto per la vendita quando acquisisce il caratteristico colore paglierino (ossidazione) che può essere più o meno intenso. Le basse temperature possono determinare un ritardo nell’ossidazione, questo spiega perché alcuni lotti di produzione mantengono un colore verde più a lungo nel tempo.
Il Sapone di Aleppo proposto dall’Erboristeria Arcobaleno viene dalla bottega Fadel Fadel di Aleppo. Una bottega che produce questo leggendario sapone da ormai quasi 400 anni! 400 anni in cui nulla di sostanziale è cambiato. Oggi come allora i saponi vengono prodotti secondo la stessa antica ricetta, tagliati a mano, marchiati a mano con il timbro del produttore, e quindi essiccati nelle secolari catacombe aleppine.
Nel 1937 l’impresa familiare passa nelle mani di Mohammad Fadel Fadel e oggi è portata avanti dai suoi tre figli Mohammad, Amor e Fadel. Tutti e tre, come i loro avi, continuano a produrre con la stessa dedizione e lo stesso amore, un sapone proprio per questo prezioso e unico al mondo.
Il Sapone di Aleppo è un prodotto naturale al 100%, costituito esclusivamente da olio d’oliva e olio di bacche d’alloro. Non contiene profumi, coloranti, conservanti o altri additivi, fa a meno di sostanze di origine animale e non è testato su animali. Non contiene sodio lauryl solfato.
Gli oli, oltre che idratanti ed emollienti, sono apprezzati per le loro qualità anallergiche, antinfiammatorie e antisettiche. Il sapone di Aleppo risulta così particolarmente dermocompatibile e adatto per l’igiene personale (viso, corpo e capelli). Ogni tipo di pelle ne trarrà un reale beneficio, in particolare quelle secche e delicate.
Molto consigliato in caso di psoriasi, forfora, eczemi e allergie. L’alloro distende la pelle e ne apre i pori, e fa di questo sapone anche un’ottima schiuma da barba – in particolare per persone dalla pelle delicata! Pur bruciando leggermente negli occhi è apprezzato anche dai più piccoli perché idrata naturalmente la loro pelle delicata.
Da secoli il sapone di Aleppo viene impiegato nei bagni turchi d’Oriente come vero trattamento di bellezza prima del tradizionale massaggio. Applicato per tre-quattro minuti sul viso ha un effetto comparabile a una maschera cosmetica! Oltre a ciò un pezzo di questo prezioso sapone ha una virtù quasi sconosciuta o dimenticata in Occidente: è un antitarme dall’efficacia indiscussa. Un panetto nell’armadio tiene lontano tarme e camole.
Molte delle proprietà del Sapone di Aleppo dipendono dall’olio di alloro. L’olio di alloro annovera proprietà antibiotiche, anti-fungine ed è un ottimo detergente oltre che agente anti-prurito. L’olio d’oliva, altro ingrediente costituente del sapone di Aleppo, è conosciuto da sempre per le sue proprietà curative e benefiche: idrata a fondo la pelle e dona una nota di morbidezza, riesce a rigenerare la pelle svolgendo un’azione emolliente. Da questo matrimonio vegetale emerge una potente sinergia, preziosa soprattutto per la cura della pelle e dei capelli.
Ecco perché questo sapone è considerato uno dei più apprezzati al mondo. La percentuale di miscela tra i due oli può variare: è l’alloro a renderlo più pregiato, quindi quanto più alta è questa componente, tanto più il detergente è di qualità e, quindi, più costoso. Però, per pelli secche è meglio che ce ne sia una presenza esigua (12%). Se invece hai una cute grassa, dirottati senz’altro su miscele che ne abbiano anche il 35%.
In sintesi:
• sapone con olio di alloro al 12% è ideale per pelli secche
• sapone con olio di alloro al 20% è perfetto per le pelli normali e miste
• sapone con olio di alloro al 35% è utile in caso di pelle grassa
• sapone con olio di alloro al 50% è ottimo in caso di acne e pelle seborroica
• sapone con olio di alloro al 70%, molto concentrato e costoso, è consigliato in caso di eczemi, psoriasi e eritemi, e per la forfora ostinata. Ha la particolarità di non galleggiare.
Il sapone di Aleppo trova largo impiego per il lavaggio e la detersione di CUTE e CAPELLI. Esso, infatti:
• Ha effetti benefici rispetto agli stati infiammatori e alle patologie della pelle grazie alle sue proprietà antisettiche e antibatteriche. Trova infatti ampio uso nel trattamento di macchie sul viso, acne, psoriasi, eczemi, dermatiti cutanee e ustioni.
• Si può utilizzare come shampoo per i capelli per la capacità di rinforzare il bulbo, nutrire il capello e contrastare l’insorgenza della forfora grazie alle proprietà nutritive; inoltre ne previene la caduta, grazie alla capacità di attivare il microcircolo del cuoio capelluto. Dona lucentezza e volume alla chioma. Dopo il lavaggio, si consiglia di risciacquare con acqua e aceto per ripristinare il pH ottimale.
• È spesso utilizzato dagli uomini per la rasatura.
• Ha importanti proprietà emollienti per il post depilazione.
• È un ottimo struccante, morbido e nutriente.
• Se lasciato agire sulla pelle dopo la detersione svolge una vera e propria funzione di maschera purificante e nutriente.
• Può essere utilizzato per il bagnetto di bambini e neonati. Attenzione però agli occhi, che potrebbero irritarsi.
Il sapone di Aleppo è anche un prodotto versatile, che può essere pratico anche per chi si occupa di faccende domestiche.
• In piccole quantità, negli armadi o nei cassetti, svolge una funzione antitarme.
• Può essere grattugiato e dosato direttamente in lavatrice come detersivo per il bucato.
• Alcuni lo ritengono persino un rimedio naturale contro l’agitazione. Soffri di nervosismo? Annusalo profondamente per ottenere un effetto distensivo e rilassante. Il profumo del sapone di Aleppo è delicato e caratteristico e richiama la fragranza dell'olio di alloro, cui molti attribuiscono la capacità di rilassare la mente e il corpo.
A differenza di molti saponi, il sapone di Aleppo riesce a galleggiare in acqua.
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