Il turismo sul Lago di Como diventa materia di studio universitaria

Il Lario, il Cilento, la Valle dei Crati, Catania e Siracusa e la punta Trapanese oggetto della ricerca nazionale “Prin Itatour”.

Il Lago di Como è stato individuato quale caso di studio e sperimentazione all’interno di uno dei due progetti della ricerca nazionale “Prin Itatour”, interamente finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca con l’obiettivo di studiare e promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile attraverso l’individuazione di forme innovative di offerte turistiche capaci di valorizzare le risorse territoriali/paesistiche e promuovere la mobilità sostenibile. Le località di interesse di questa ricerca sono quattro (oltre al Lario) e si trovano tutte nel sud d’Italia: il Cilento, la Valle dei Crati, Catania e Siracusa e la punta Trapanese.

Questa ricerca si inserisce in stretta sinergia con i progetti in corso di realizzazione da parte del Sistema Turistico del Lago di Como. Un periodo fortunato quindi per il Lago di Como, dopo che anche il Financial Times ha pubblicato un articolo sul mercato immobiliare di lusso, in cui si parla dei prezzi delle case nelle località più esclusive d'Europa spesso molto elevati, ma che in alcuni casi consentono di fare dei buoni affari, in particolare sul lago di Como.

Il Financial Times non è stato il primo giornale a promuovere il mercato immobiliare sul Lario: lo scorso settembre, sul Daily Telegraph, Alec Lom spiegava come gli inglesi in cerca di una seconda casa siano sempre più interessati al lago di Como, considerato “un tranquillo paradiso”.

Il risultato è che la domanda di immobili sul lago di Como è in continua crescita, soprattutto per le seconde case e inizia a spostarsi da Bellagio - dove i prezzi restano elevati e si paga soprattutto il
prestigio della località - verso altre zone meno conosciute ma altrettanto affascinanti: Ossuccio, Sala Comacina, Colonno, Argegno e Dizzasco.

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