GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

Il Verdicchio di Tombolini al Prowein

La storica azienda vitivinicola delle Marche presenta al mercato tedesco le nuove annate dei suoi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore

Photo fonte ufficio stampaTombolini sarà al Prowein di Düsseldorf per presentare le annate 2020 di Castelfiora e Doroverde, entrambi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore frutto di un lavoro di ricerca e sperimentazione che l’azienda sta portando avanti sul vitigno simbolo delle Marche.

Dal 15 al 17 maggio, presso il Padiglione della regione Marche (Hall 17 - Booth B05) sarà possibile assaggiare i due vini che raccontano il nuovo corso della storica azienda di Staffolo (AN) inaugurato da Carlo Paoloni, pronipote del fondatore Sante e figlio di Fulvia Tombolini, che oggi guida lo sviluppo dell’attività di famiglia portando avanti un progetto improntato al recupero di una storia centenaria che ha pochi eguali nelle Marche e all’esaltazione del carattere unico del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Cura estrema dei 30 ettari di vigneti di proprietà (di cui 8 già certificati bio e i restanti 22 in conversione), raccolta manuale solo dei migliori grappoli e sperimentazione in cantina sono gli ingredienti alla base dell’annata 2020 di Castelfiora e Doroverde che rivela un cambio di stile epocale. A rendere ancora più speciali i vini è la bottiglia che rivisita in chiave contemporanea l’iconica Anfora verde del Verdicchio adottata da Tombolini già nel 1954. Una scelta di rottura per tornare orgogliosi della propria storia e rendere immediatamente riconoscibile il territorio e la denominazione nei contesti più prestigiosi del vino.

Tombolini sarà presente nella Hall 17 - Booth B05. Per prenotare la degustazione scrivere a: delia@zedcomm.it

Tombolini: un secolo di storia nel segno del Verdicchio
Oltre ad essere stata tra i fondatori delle DOC storicamente più importanti delle Marche, il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Rosso Conero, la famiglia Tombolini è stata pioniera nel valorizzare i Castelli di Jesi utilizzando sin dagli anni ’50 l’iconica bottiglia ad anfora, che ha reso il Verdicchio riconoscibile in tutto il mondo, e scegliendo di vinificare in acciaio a temperatura controllata, Verdicchio in purezza già nei primi anni ’70. Oggi, sulle colline di Staffolo, Tombolini produce Verdicchio con cura artigianale, che va di pari passo con l’impiego delle tecniche più avanzate in cantina, e in armonia con l’ambiente.

Per maggiori informazioni: www.tombolinivini.it




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