ECONOMIA e FINANZA
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Immobili e truffe. Acquistare casa senza correre rischi. Manovre poco chiare a danno di anziani. Il ruolo del Notaio

L'argomento interessa anche il potenziale compratore che non volesse venire coinvolto (esempio liti fra eredi , impugnazioni e revocazione degli atti compiuti in danno di buona fede etc. )da manovre poco chiare a danno dell'anziano proprietario dell'immobile oggetto di promessa di vendita


La stampa in diverse occasioni ha informato delle intollerabili truffe a danno degli anziani perpetrate da abbietti lestofanti che si introducono nelle abitazioni camuffati da funzionari di vari enti o simili. Queste truffe generano giusta indignazione nella pubblica opinione e grave trauma emotivo all’anziano .

Meno si parla delle truffe a danno degli anziani concepite all’interno delle mura domestiche . Fragili prede quei soggetti soli, senza figli e fratelli, facili ad “attaccarsi” affettivamente ed emotivamente a coloro che riservano premure ed attenzioni . Molto spesso la cura ad anziani è prestata da brave e degne persone a cui la società deve un grosso grazie ; altre volte divengono vittime di soggetti senza scrupoli che puntano ad impossessarsi della casa di abitazione.

L’ azione dei “furbetti del quartierino” si caratterizza per la strana tempistica e l’improvvisa disponibilità e attenzioni mai avvertite prima : si và dai parenti-coltelli , alla troppo giovane moglie , alla vicina disponibile per urgenza e commissioni, alla badante eccessivamente premurosa, alla figlia della lontana cugina latitante da anni che d’un tratta fa visita mattina e sera alla “ cara nonnina” coccolandola e viziandola

Chi manovra con costanza e mala fede in genere punta di convincere “la cara nonnina” ad “andare dal notaio” per fare testamento o sottoscrivere una “procura a vendere” a proprio favore , magari senza obbligo di rendiconto, cosi che egli divenutoprocuratore possa disporre a piacimento del bene dell’ anziano .

Per dar seguito a tali propositi dopo aver esercitato continue e sottili pressioni psicologiche si deve ricorrere al Notaio. Qualche giorno prima si sottopone la “nonnina” a visita neurologica tal chè uno specialista attesti l’ integrità psichica e la totale capacità di intendere e volere..

Così allorquando si manifestasse qualche lontano parente o erede , i male intenzionati potranno dimostrare in ogni tempo che non c’è stato abuso opponendo la prova che la persona all’atto della donazione ( o della procura o del testamento, etc) era capace e sana di mente, e come tale poteva disporre a proprio piacere dei suoi beni.

In sintesi la pressione c’è , eppure il ricatto, ma è difficile la prova : spesso l’anziano viene ospitato a casa del furbetto e coperto da mille attenzioni. Tanto più si sente in colpa del disturbo arrecato tanto piu' si sente in dovere di ripagare tanto amore (es: gli viene assegnata la stanza del figlio costretto a dormire in salotto sul divano – ci si precipita dal medico a ritirare le ricette , si ritira la pensione consegnando fino all’ultimo euro- si cambiano le lenzuola tutti i giorni etc;.... le astuzie sono infinite) e tanto piu’ sarà disponibile a fare il passo; in questo clima la persona anziana si presta a sottoscrivere procure, donazioni , testamenti o quant’altro .
Evidentemente dopo la sospirata firma i furbetti cambiano radicalmente atteggiamento: la persona viene relegata in un angolo della casa “a pane ed acqua” e privata della gestione della sua pensione

Un “baluardo“ importante affinché non si operino impunemente le suddette speculazioni è rappresentato dal Notaio in quanto professionista qualificato e passaggio obbligato
Il Notaio serio non si limita a fare il burocrate ; sa che persone affette da particolari problematiche di salute in determinare condizioni sociali sono soggetti facilmente convincibili e suggestionabili visto lo stato di dipendenza anche affettiva cui sono sottoposti . Pertanto avrà cura di applicare con estremo rigore quanto la legge ,il regolamento notarile, il codice deontologico, prevedono, ovvero dovrà indagare, in modo approfondito e completo, con la proposizione di domande e scambio di informazioni per individuare le reali circostanze e ragioni che inducono il soggetto a volere eseguire quel determinato atto o le cause che hanno determinato la volontà di modificare una precedente disposizione (es. testamento) o ancora vorrà conoscere le motivazioni che hanno indotto il soggetto a rilasciare una procura speciale ad un terzo che non sia legato da stretta parentela
Speciali cautele, nel senso di cui sopra , il Notaio le riserverà ad atti effettuati da persone anziane, o da persone sole a favore di soggetti che, apparentemente, non hanno alcun vincolo significativo con il disponente.

Il Notaio burocraticamente attento e scrupoloso sa bene che gli atti “particolari” di cui si è detto non potranno mai generare per lui responsabilità alcuna, né motivo di censura ( si pensi ad una procura speciale a vendere un immobile stipulata nel suo studio da parte di un anziano , rilasciata a favore di un terzo estraneo ma supportata da certificato medico).

Ciononostante preferirà adottare la forma dell’atto pubblico con l’inserimento in atto di clausole particolarmente curate ed approfondite sulla giustificazione pratico-concreta dell’atto, sia per serietà professionale sia perché così operando in un futuro, sarà impossibile contestare la capacità della parte disponente di esternare un proprio volere riscontrato cosciente e libero da condizionamenti o pressioni. Come pure nel caso di un negozio donativo, il notaio avrà cura di esigere la presenza all’atto di testimoni ,che egli d’altra parte è sempre libero di far intervenire ove ne ritenga la necessità e l’opportunità.

I testimoni, nell’atto notarile, hanno la funzione di presenziare all’atto, assistere alla formazione del documento, rendendosi garanti del contenuto di esso e delle menzioni ivi contenute, corrispondenti alla realtà di quanto accaduto: in ciò si esaurisce la loro funzione. Per avvalorare la loro neutralità si ritiene preferibile ricorrere a terzi escludendo da tale ruolo i collaboratori o gli impiegati dipendenti dal pubblico ufficiale.














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